Sabato 27 e domenica 28 settembre si sono tenuti a Senigallia i lavori 71° Raduno nazionale dei Dalmati italiani nel mondo
Pure l’Assemblea nazionale del Libero Comune di Zara in esilio, a cui il Comune di Senigallia ha dato il proprio patrocinio

Sabato 27 e domenica 28 settembre si sono tenuti a Senigallia i lavori 71° Raduno nazionale dei Dalmati italiani nel mondo e l’Assemblea nazionale del Libero Comune di Zara in esilio, a cui il Comune di Senigallia ha dato il proprio patrocinio.
Due giorni di incontri con i massimi vertici del Consiglio e della Giunta del Libero Comune di Zara e con gli ospiti arrivati da tutta Italia. A rappresentare il Comune di Senigallia è stato il Presidente del Consiglio comunale, Massimo Bello, che è anche Presidente della Federazione AICCRE Marche e membro della delegazione italiana all’interno del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa.
Il Presidente Bello ha portato all’Assemblea nazionale dei Dalmati e al Consiglio Comunale del Libero Comune di Zara in esilio il suo saluto, quello dell’istituzione Consiglio e del Sindaco Massimo Olivetti.
Per diciassette volte, i Dalmati di tutto il mondo hanno scelto Senigallia come luogo ideale per svolgere la propria assemblea congressuale e la riunione generale del Libero Comune di Zara.
“E’ davvero un onore partecipare all’Assemblea nazionale dei dalmati, dei zaratini e degli istriani, nonché portare a tutti Voi il saluto delle nostre istituzioni cittadine”, ha esordito il Presidente Bello nel suo intervento. “Le comunità italiane di Zara, della Dalmazia, dell’Istria e delle terre irredenti – ha aggiunto – stanno portando avanti ovunque, con passione e puntualità, una causa importante e una verità storica, per ridare dignità e umanità alle tante pagine della storia d’Italia, per molti decenni dimenticate.”
“La vostra storia e quella delle terre Giuliano-Dalmate – ha aggiunto ancora il Presidente Bello – sono state taciute per tanto tempo, assieme alle grandi sofferenze patite da coloro che allora scelsero l’Italia, non la Jugoslavia comunista di Tito. Con la legge 92 del 2004, che ha istituito il Giorno del Ricordo, il Parlamento italiano, su proposta del sen. Roberto Menia, ha sancito una ricorrenza importante e ricca di molteplici significati, rammentando a tutti non soltanto la vicenda delle Foibe e dell’Esodo, ma anche le vicende legate a quel lungo periodo di oblio calato sulla storia degli italiani di quelle terre.”
“Il mio saluto affettuoso va a tutti i Dalmati, gli Zaratini e gli Istriani nel mondo – ha concluso Bello – alle loro famiglie e a tutti coloro che in questi decenni si sono spesi con straordinaria dedizione a ricordare, a condividere e a testimoniare la storia e il dolore degli esuli. Ricordo ancora il “fazzoletto”, simbolo onorifico del Libero Comune e della Comunità di Zara, donatomi nel 2000, a Senigallia, dall’allora Sindaco del Libero Comune di Zara, Ottavio Missoni. Fazzoletto, che tengo sempre con me, con orgoglio, rispetto e umiltà.”


























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