Sono entrato da poco nelle mio ruolo di consigliere regionale, provenendo dalla società civile e sinceramente ci sono meccanismi che difficilmente sono comprensibili.

 

È il caso recentissimo della polemica sollevata sui media dal consigliere Mangialardi sulle Case di Comunità di Corinaldo, Chiaravalle, Filottrano, Ancona e dell’Ospedale di Comunità di Jesi, finanziati con i fondi  del PNRR.

 

Sui media sostiene il consigliere Mangialardi, che a seguito di una sua interpellanza proposta all’assessore regionale alla sanità Calcinaro in consiglio regionale sarebbe emerso che tali opere non saranno realizzate nei termini indicati dalla Unione Europea mettendo a rischio la loro stessa realizzazione.

 

Riconosco il merito al consigliere Mangialardi di stimolare l’assessore alla sanità Calcinaro su tali problematiche svolgendo il suo ruolo di consigliere di minoranza.. 

 

Tuttavia nel suo intervento sui media il nostro consigliere non riferisce ciò che l’assessore Calcinaro ha affermato chiaramente, ovverosia che dette strutture non sono assolutamente rischio.

Da persona seria quale Calcinaro è, provenendo anche lui dalla società civile, in consiglio regionale ha ammesso che “alcuni interventi stanno procedendo più spediti, altri richiedono tempi più lunghi, com’è normale che sia di fronte a un numero consistente di cantieri, ma questo non significa che ci siano progetti abbandonati o finanziamenti a rischio. Il caso spesso citato di Corinaldo ne è un esempio”.

 

L’assessore ha ribadito che “ il target nazionale per ricevere il finanziamento delle Case di Comunità è stato rimodulato nel 2023 dall’Unione Europea con l’Italia, abbassandolo del 27%, il che significa che non vi è più un obbligo di completare nei tempi tutte le strutture inizialmente previste. Se su 29 Case di Comunità 5 sono più indietro nella loro esecuzione e su 9 Ospedali di Comunità 1 ha un percorso da monitorare, vuol dire che anche se alcuni interventi dovessero arrivare più tardi degli altri, il target resterebbe comunque pienamente centrato e quindi non ci sono problemi per la loro realizzazione. Anche laddove vi fossero problemi di copertura economica, e si parla di ipotesi non corrispondenti alla realtà, la Regione garantirà il completamento dell’opera, come avviene per tutti i progetti considerati strategici “

 

Chiara e’ la risposta dell’assessore regionale alla sanità, incomprensibile la posizione sui media del consigliere regionale Mangialardi forse più motivata da un desiderio di apparire politicamente che di fare chiarezza nell’interesse della comunità.

 

 

Del resto il nostro consigliere di opposizione ha sempre mostrato un’avversità forte alla conoscenza delle procedure amministrative e mi riferisco in particolare a quando lui assessore prima e sindaco poi della città di Senigallia non si accorse che il monoblocco ospedaliero cittadino era stato costruito senza rispettare la normativa edilizio- urbanistica per oltre quarant’anni !

 

Non ricordo un suo intervento concreto quando avrebbe potuto regolarizzare questa grave violazione di un’importante struttura dell’ospedale di Senigallia, ma anche lì occorreva conoscere le procedure amministrative e darsi da fare concretamente: per la cronaca il problema poi è stato risolto dal sottoscritto quale Commissario della Fondazione “Città di Senigallia”.

 

Non ricordo questo suo nuovo interesse per la sanità territoriale quando durante il suo mandato di amministratore della città abbiamo visto distruggere proprio la sanità territoriale con la chiusura di tanti presidi dell’entroterra per effetto di una strategia del suo partito che ha voluto i grandi ospedali a discapito dei piccoli presidi nei comuni dell’entroterra.

Non ricordo questo suo grande interesse per la sanità senigalliese e della sua vallata quando durante il suo mandato di amministratore della città l’ospedale di Senigallia è stato depotenziato nelle risorse finanziarie, umane e di attrezzature.

 

In questa consigliatura regionale è entrato come assessore alla sanità Paolo Calcinaro, che per anni ha lavorato come avvocato per poi prestarsi alla politica, e nel mio piccolo anche io ho seguito lo stesso percorso e quindi professionisti come noi fanno difficoltà a capire questi comportamenti di chi invece ha fatto della politica  un vero e proprio lavoro.

 

Questa continua contrapposizione tra finzione e realtà allontana la popolazione dal voto, ma la nostra comunità deve stare certa che l’assessore regionale alla sanità Paolo Calcinaro ed il sottoscritto lavoreranno per portare alla comunità obiettivi concreti.

Ne ricordo subito uno, che con un procedimento di giunta regionale sono stati previsti 3 ospedali di comunità: uno a Senigallia, uno ad Arcevia ed uno a Sassoferrato.

Seguiremo la realizzazione delle 5 case di comunità e dell’ospedale di comunità di Jesi la cui tempistica è più arretrata rispetto agli altri cantieri nell’ottica di arrivare alla realizzazione di tali opere.

Concretezza ed affidabilità, questo è il mio impegno preso con gli elettori e mi adopererò affinché tali strutture vengano portate a termine.

Gli abitanti di Corinaldo e degli altri comuni ove dovranno essere realizzate queste opere, di cui il nostro consigliere di opposizione parla, stiano tranquilli posto che in questo giochino tra finzione e realtà il sottoscritto lavorerà concretamente per portare a casa il risultato