Gli appassionati di calcio e al contempo di statistiche ricorderanno che l’Uruguay fu la prima nazionale ad aggiudicarsi i mondiali di calcio. Era il lontano 1930 e il successo venne bissato nel 1950.

Naturalmente l’Uruguay non ha solo ottimi calciatori ma si distingue per essere il paese dell’America Latina in cui i diritti e le libertà civili sono particolarmente garantiti. Questo aspetto è molto interessante se si considera che il piccolo stato sudamericano fino a 30 anni fa era retto da una dittatura militare.

Abitato in buona parte dai discendenti degli emigrati spagnoli e italiani, L’Uruguay concentra circa la metà della propria popolazione nell’area metropolitana di Montevideo, un po’ come se in quella romana vivessero 30 milioni di persone. La festa nazionale del Paese, “El dia dell’Indipendencia”, cade il 25 agosto e viene festeggiata già dalla sera prima con balli, canti e feste all’aperto. Un aspetto curioso riguarda la paternità del famoso cantante di tango Carlos Gardel. Uruguay e Argentina ne rivendicano l’appartenenza e a Tacuaruembó, in giugno, si festeggia il celebre artista con la “Semana de Carlos Gardel”.

Il paese sudamericano viene indicato anche come il luogo in cui si è diffuso e codificato il gioco del burraco, un popolare gioco di carte, solitamente giocato in quattro a coppie, che utilizza due mazzi di carte francesi. L’obiettivo è chiudere il gioco sbarazzandosi di tutte le carte in mano, formando combinazioni (tris o scale) e realizzando almeno un “Burraco”, una scala di minimo sette carte dello stesso seme.

La cucina locale risente naturalmente delle influenze spagnole e italiane, ragion per cui è facile imbattersi in un buon piatto di pasta o in un’ottima paella. Ma a fianco alle cucine allogene vi è quella tipica a base di carne: agnello alla brace condito con sale grosso, bue alla creola. Questo ultimo piatto, caratterizzato da una cottura lenta e dall’utilizzo di ingredienti freschi, risulta saporito e nutriente pur mantenendo una preparazione leggera, grazie alla limitata presenza di grassi non fritti.

Così come altri stati sudamericani, Gabriel Garcia Marquez per la Colombia, gli argentini Julio Cortázar e Jorge Luis Borges, per citarne alcuni, anche l’Uruguay celebra uno scrittore nazionale di fama mondiale, sottolineando una forte propensione alla letteratura nella cultura sudamericana. Si tratta di Juan Carlos Onetti (nato a Montevideo nel 1909 e morto a Madrid nel 1995). Onetti è considerato uno dei massimi esponenti della letteratura latinoamericana del XX secolo, noto per aver dato vita all’immaginario paese di Santa Maria, ambientazione ricorrente delle sue opere narrative. Tra i suoi romanzi più celebri figurano titoli come Per questa notte, La vita breve, Il cantiere e Raccattacadaveri.