La rassegna Senigallia Sotterranea si chiude con lo spettacolo “Erotico Veneziano”
In scena domenica 28 settembre presso l'Area archeologica La Fenice

Domenica 28 settembre alle ore 18 presso l’Area Archeologica La Fenice di Senigallia l’ultimo appuntamento della rassegna Senigallia Sotterranea 2025: lo spettacolo EROTICO VENEZIANO Giacomo Casanova e Giorgio Baffo con Renata Zamengo e Beatrice Gregorini, drammaturgia e regia di Lucia Poli.
L’ingresso è gratuito.
Lo spettacolo rende omaggio alla Venezia del Settecento, affascinante con la sua gioia di vivere, il suo sfrenato edonismo, la sua dolce decadenza…. Venezia: città anfibia, umida, che Apollinaire definisce “la vulva d’Europa”.
L’intento è quello di far rivivere dei frammenti di quel mondo attraverso le parole di due veneziani illustri: Giorgio Baffo e Giacomo Casanova. Il primo negli innumerevoli sonetti, l’altro nelle Memorie della sua vita, regalano immagini vivaci e inconsuete della Venezia libertina del Settecento. Piccole e grandi bische, osterie, monache lascive, feste grandiose, maschere e travestimenti.
Il Baffo, detto l’ “osceno” o il “poeta scandaloso” per il contenuto fortemente erotico dei suoi versi, non vide mai pubblicata la sua opera in vita, anzi fu osteggiato dalle Autorità cittadine, tuttavia, come testimoniano i contemporanei, era conosciuto da tutti, anche dalle signore che lo leggevano nei salotti o ai tavoli dei caffè gustando sorbetti. Perché insieme al realismo più irriverente la sua poesia esprimeva una forte carica di lirismo e una sapiente ironia.
Casanova, di cui quest’anno ricorre il trecentenario dalla nascita (1725), conosce il Baffo fin da bambino e lo considera un genio, una sorta di padrino, di ispiratore e di mentore. Anch’egli si dichiara vittima dei sensi per la formidabile vitalità, il temperamento sanguigno e la curiosità intellettuale. Ha viaggiato freneticamente in tutta Europa e ha dipinto un mondo denso di luoghi e persone, di eventi e intrighi, dove spesso si è trovato ad agire con assoluta spregiudicatezza.
Le differenze tra questi due autori sono notevoli. Quello che li accomuna però è la visione del mondo, la loro filosofia: un inquadramento sensistico-illuminista che si fa beffa dei pregiudizi e della morale corrente per affermare sempre l’ “edonismo” e la supremazia del “piacere di vivere”.
Nello spettacolo ci sono due donne che interpretano le parole di due uomini, particolarmente espliciti sul sesso. La scelta non è casuale, ma intende aggiungere una dose di distacco al tono già ironico degli scrittori e offrire una lettura leggiadra e giocosa di una materia incandescente.
Il gioco dei ruoli si amplia e diventa gioco di palcoscenico quando le avventure citate si animano in momenti di pura fantasia e i toni crudi si fondono con toni poetici. In sintesi l’intento dello spettacolo è offrire allo spettatore un tipo di divertimento raffinato e intelligente.
da: Associazione LaboratorioCentroVoce


























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