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Grande interesse per l’incontro “Percorsi borderline”

Ciclo d'incontri organizzati da PrimaVera e Camminiamo Insieme


Nel programma del ciclo di incontri organizzato dalle associazioni PrimaVera e Camminiamo Insieme, giovedì 29 marzo si è svolta al Centro Sociale Saline la conferenza del prof. Mario Rossi Monti ordinario di Psicologia Clinica all’università di Urbino, sul tema “Percorsi borderline: il difficile confine tra normalità e follia”.
Anche questa volta, a dimostrazione dell’interesse per le problematiche attinenti il disagio psichico, la saletta del Centro Saline, era piena di un pubblico attento e partecipePresentato dal Dirigente del Dipartimento di Salute Mentale dott. Leo Mencarelli, il prof. Mario Rossi Monti, attraverso immagini elaborate al computer, ha mostrato alcuni quadri di un pittore surrealista che, raffigurando volti e lineamenti deformati, possono ben rappresentare, simbolicamente, gli aspetti inquietanti del disagio borderline.
Il disturbo borderline della personalità rappresenta una figura relativamente nuova nell’ambito psichiatrico.
“Quando ero giovane – ha detto il professore – tale disturbo veniva considerato un aspetto del carattere, della persona, come ad esempio essere scontrosi o avere gli occhi azzurri, per cui i medici non l’avevano ancora classificato come patologia”.
In questi ultimi decenni è emerso, con rilevanza sociale, probabilmente per due motivi:
– lo psichiatra non lavora più all’interno del manicomio, ma si apre a rapporti con familiari e operatori esterni per cui riesce meglio a comprendere gli aspetti ondivaghi e contradditori del disturbo;
– la “cultura narcisistica” della nostra società lo ha sviluppato favorendo una incapacità di adattamento ad ogni soggetto che, fragile e vulnerabile, non si ritiene in linea con il modello dettato dall’omologazione sociale.
Il borderline è un disturbo che impedisce di stabilire rapporti di amicizia, affetto, amore, stabili nel tempo.
Questi soggetti sperimentano emozioni molto intense e le manifestano in modo esasperato e drammatico, sembrano vittime ed invece sono persecutori creando spesso complessi di colpa tra le persone che hanno relazioni con loro, operatori sanitari, amici, familiari “Dottore se lei va in ferie mi ammazzo”.
I sentimenti esasperati verso la stessa persona possono essere contrastanti ed opposti, anche in un breve periodo, oscillando tra idealizzazioni e svalutazioni “Lei è il miglior terapeuta che ho conosciuto” – e dopo poche settimane “Lei è incapace, è la mia rovina”.
Ben nove sintomi possono inquadrare il disturbo, ma l’aspetto saliente sembra consistere in un deficit del sistema di regolare le emozioni, in una incapacità di filtrarle attraverso il pensiero, e quindi anche una piccola contrarietà, a volte anche immotivata, può scatenare atteggiamenti aggressivi ( il relatore ha raccontato il caso di un paziente che, entrato in un pasticceria, ha notato che il titolare casualmente toglieva le paste dal banco e, interpretando il gesto come il tentativo ostile di non servirlo, lo ha aggredito)Un lungo applauso ha salutato l’illustre ospite al termine dell’incontro.
Il prossimo appuntamento è all’Auditorium S.Rocco, giovedì 27 aprile alle ore 21, dove il Dirigente del DSM dott. Leo Mencarelli terrà una relazione sul tema: “Percorsi del paziente: passato, presente e futuro della psichiatria.”

Le Associazioni
PrimaVeraCamminiamo Insieme

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Lunedì 3 aprile, 2006 
alle ore 10:17
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