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Il Consiglio di Senigallia è comunale solo per un terzo

Solo un'ora dedicata ai problemi cittadini: due ore, invece, a quelli della "casta"

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Aula consiliare di SenigalliaSi apre come di consueto, anche questo Consiglio Comunale del 26 ottobre 2011 con l’appello nominale. Logicamente non alle 16,30 bensì alle 16,58. Malgrado tenti di arrivare in ritardo rispetto all’orario fissato, come la buona educazione sembra qui insegnare, arrivo sempre in anticipo rispetto a quello d’inizio. Dico questo, non per una mia smisurata, ossessiva pignoleria o per fare della polemica, ma solo per riferire anonimamente, il malumore che ivi regna (malgrado la tanta coesione di cui sempre si parla) di quanti arrivano puntuali, con il desiderio di potersene andare prima e che vedono questo pio desiderio, restare tale.

Il Presidente Monachesi, una volta controllata l’esistenza del numero legale, giustifica gli assenti Paci, Memè, Colocci, e Romano, chi per malattia, chi per lavoro e impegni istituzionali.

Il primo autorizzato a parlare è PAZZANI che pone la sua interpellanza, o meglio una sulla riflessione, rivolta al problema dell’architettura del Lungomare di Levante rispetto a quella del Centro Storico, dal momento che dovranno essere collegate. C’è insomma un’esigenza di rinnovamento ed in merito a ciò, chiede se si sia pensato ad un "Concorso di Idee" che, se così fatto, sarebbe oltretutto a costo zero.
A rispondere è il SINDACO che sottolinea subito come già qualche cosa si venga facendo, se si pensa alla recente ed approvata Variante dell’Hotel Marche, del rifacimento dell’area portuale, della Ex Sacelit (di cui è stato avviato anche l’appalto per le opere di urbanizzazione e con quelli che saranno i due previsti collegamenti dei due lungomari di cui uno ciclo-pedonale ed uno veicolare). Indispensabile quindi sarà avere un percorso da seguire tramite un "Concorso di Idee" o meglio un appalto di concorso aperto anche a privati, per individuare nuove idee atte a collegare il lungomare con la Ferrovia, la Rocca, il Foro Annonario, la Biblioteca, la Rotonda. Poi però si dovranno vedere anche i volani economici, con il coinvolgimento di soggetti privati. Certo è che attualmente è un Lungomare desueto, rispetto alle idee innovative attuate nel Centro Storico.
La replica di Pazzani è quella di condividere con Mangialardi che è obbligatorio intraprendere la strada che conduce verso nuove idee rinnovative.

L’interrogazione successiva vede GIACCHELLA che anticipa che la sua sarà una domanda telegrafica. Nessuno si sarebbe atteso che avrebbe preso alla lettera questa sua affermazione e che dall’indomani il suo nome sarebbe stato inserito sul libro dei Guinness dei Primati. Infatti con il suo: "Rigassificatore di Falconara, capitolo chiuso?" credo sia stato e resterà l’intervento più breve nella storia del Consiglio Comunale e di cui, chi scrive, sentitamente ringrazia.
A rispondergli logicamente è ancora il SINDACO che dice sarà anche lui telegrafico, ma cosa che poi non dimostra: "La partita è ancora aperta…". Certamente è una partita che è stata gestita male, con errori di valutazione come quello che l’occupazione sarebbe stata salvaguardata, senza considerare l’attuale situazione, tanto che non sappiamo se quei 12 posti di lavoro perduti siano stati poi recuperati. Come sindaco, dice di non essersi sentito mai solo in questa battaglia contro la pericolosità di un luogo inadatto ad ospitare il Rigassificatore. Crede però anche che la Regione possa ritornare sui suoi passi rivedendo le primarie decisioni.
Anche nella replica Giacchella non è che si dilunghi più di tanto: "Dunque la partita continua e sono felice!".

A seguire, l’altra interrogazione viene così posta da GIROLAMETTI. Spiega subito però che il suo intervento più che una vera interrogazione trattasi di una richiesta di informazioni che intende rivolgere al Sindaco: "Ho letto che la Regione Marche vorrebbe fare un ’Patto di Stabilità Regionale’ che contrasti quello Nazionale… Che ne sa?".
Pronto il SINDACO nel rispondere come infatti è grazie all’Assessore Regionale Marcolini che in base a questo patto regionale ci permetterà di ottemperare ad alcuni degli impegni che avevamo preso con alcuni imprenditori. Cosa che fa vedere un piccolissimo spiraglio di luce per il 2012. Sincera, immediata e forse per qualcuno polemica (ma per me, oltremodo giusta) la replica di Girolametti: "…E’ un assist per parlare bene della Regione…mentre per il Rigassificatore restiamo del nostro punto di vista…non c’è piaciuta neanche a livello di Sanità Pubblica…".

La prossima interrogazione, viene posta da MANCINI al Sindaco e riguarda il problema delle Discariche Provinciali. Da quello che sembra, anche per i rifiuti la parte Sud della Provincia di Ancona rinuncia ad avere una sua discarica ed in sostanza essi saranno portati in quelle di Maiolati Spontini e Corinaldo. Le discariche quindi resteranno 2 e non più 3 come si era programmato: "…avremo quindi – prosegue Mancini – una concentrazione dello stoccaggio di rifiuti su queste due discariche, con un maggior transito di camion e di conseguenza maggior inquinamento… ed una scelta fatta senza consultare i comuni… malumore anche nella maggioranza Provinciale (SEL)…quindi chiedo il perché di questa sua scelta e se essa era condivisa sia dalla Giunta che dalla maggioranza".
Risponde ancora una volta il SINDACO, che ringrazia Mancini perché la domanda gli dà modo di informare anche tutta la cittadinanza sugli atti e sulle decisioni prese. Sottolinea subito che quello che il Sindaco fa, lo fa sempre con la condivisione della sua Giunta e della sua maggioranza. Conferma che ci sono due consorzi di cui uno è il CIR33 e l’altro è Conero Ambiente. E’ ancor vero che la parte Sud della Provincia non ha fatto assolutamente nulla, ma questa sua inerzia alla fine si è rilevata un’opportunità del territorio, perché ci si è accorti che le discariche sono sufficienti quelle due già esistenti. Si deve infatti cominciare a parlare per Area Vasta anche a livello di rifiuti e bisogna anche cominciare a vederli non solo come differenziati, ma anche al pensare come produrne di meno: "…io quindi – conclude Mangialardi – la difendo con grande decisione".
Non soddisfatto invece Mancini che gli ribatte: "…questi rifiuti che viaggiano da sud a Nord, per l’impronta ecologica non vanno bene… Ma è’ stato fatto un calcolo di quanti camion viaggeranno in più e del maggior inquinamento a livello di polveri (PM10)?".

L’interrogazione di REBECCHINI, invece è rivolta a Ceresoni ed è abbastanza sintetica nel contenuto: Palazzo Gherardi. Ora non sembra si parli più di alienazione, quindi chiede quale sia il nuovo progetto di questa Amministrazione sul futuro di questo palazzo.
La replica di CERESONI è altrettanto sintetica con un: "Abbiamo in animo di concretizzare…si parlava tempo fa che si volesse vendere ad Angelucci, ed invece, oggi, è lui che sta vendendo la sua parte…voci smentite, dunque dai fatti… la volontà è quella di non alienare questo palazzo, ma di trovare finanziamenti presso enti interessati…con il fine di restaurarlo, …darlo in concessione per un 20 anni … destinandolo ad edilizia popolare… restandone però sempre proprietari…". Sembra che questo oggi può divenire una cosa possibile con un ente sicuro come lo è la Cassa Depositi e Prestiti con la quale si è in contatto. Comunque Ceresoni conclude la sua risposta, assicurando che non si sottrarrà all’impegno di dare ulteriori aggiornamenti.
La contro risposta di Rebecchini contiene un suo progetto che vedeva in quel luogo "culturalmente vivace" la sede di un museo. Conclude infatti l’ex Assessore con una delusa riflessione a voce alta: "…è stato commesso e state commettendo un grave errore!".

E’ di GREGORINI la nuova interrogazione, che viene rivolta a Schiavoni e che ha per tema la somministrazione dei pasti alla Scuola dell’Infanzia della Cesanella. Fa notare come questi, che vengono dal centro di Piazza d’Armi, qualitativamente vanno bene, solamente che le maestre ed il personale della scuola vogliono far presente che il personale che li distribuisce è in numero ridotto. Cosa questa che comporta una eccessiva celerità nel consumo dei pasti da parte dei bambini. Non tutti mangiano in fretta ed a volte si corre il rischio che qualcuno lascia il pranzo sul piatto e non riesca a finirlo in tempo. Poi chiede lumi anche per sapere a che punto è il Piano degli Orti, ma MONACHESI lo ferma subito facendo presente che il regolamento prevede un solo quesito per ciascuna interrogazione. Gregorini ne prende atto e dice che la presenterà di nuovo al prossimo Consiglio.
Anche SCHIAVONI ringrazia per la domanda (come ormai sembra essere entrato a far parte del galateo parlamentare e che fa tanto "bravo politico") che permette di informare tutti di come stanno funzionando i punti cottura: "…quello che le hanno comunicato è stato oggetto di verifica come avvenuto per altri due casi…In questi due primi mesi abbiamo veduto i punti da aggiornare per quanto ci sarà possibile … soprattutto nelle scuole dove maggiore è il numero dei bambini presenti…".
Gregorini si ritiene soddisfatto della risposta.

L’interpellanza della BUCARI, rivolta al Sindaco, riguarda i distributori di Latte Fresco. Ce ne sono già due di cui uno in Via dei Gerani ed un altro in Via Abbagnano, con risultati più che positivi. Suggerirebbe quindi di installarne uno anche a Nord magari al Parco della Pace.
"E’ nei nostri obbiettivi – risponde il SINDACO ma è anche vero che ci dobbiamo rimettere alle volontà delle aziende…comunque inoltreremo la domanda… ci deve però essere sempre un ritorno economico…".
La Bucari ringraziando: "Mi ritengo pienamente soddisfatta per la concretezza della risposta".

L’ultimo prenotato a parlare è SARDELLA che avrebbe voluto indirizzare la sua interrogazione a Memè, che essendo però assente avrà come suo interlocutore supplente Ceresoni. Il tema è la viabilità di Borgo Passera, che era stato promesso sarebbe stato messo in sicurezza, vista la sua pericolosità, nei pressi della fermata dell’autobus. Memè ne aveva constatato i problemi, ma ancora oggi, da quanto risulta non è stato modificato nulla. Se ne sollecita quindi la messa in sicurezza e si chiedono entro quali tempi ciò avverrà.
CERESONI afferma che Memè se ne è infatti occupato, come del resto se ne sta occupando anche Campanile. Memè ha dato compito di trovare una progettualità all’Ufficio competente che è quello Strade. Cosa che poi è stata girata per l’autorizzazione e magari anche per un contributo, alla Provincia. I tempi dell’autorizzazione si pensa che rientrino nel corrente anno e per i contributi nel 2012.
Sardella si ritiene soddisfatto per il finanziamento, ma educatamente, come è suo stile, si permette di sollecitare, perché l’intervento presenta tutte le caratteristiche di vera urgenza.

A questo punto ci sono da assolvere le solite pratiche burocratiche che vedono le votazioni per l’approvazione dei verbali dell’ultimo Consiglio e subito a seguire, la votazione per la designazione dei consiglieri per le mense scolastiche. Eletti per la maggioranza Bucari, Fiore, Girolametti, per la minoranza Battisti, Rimini, Mazzarini. Poi quella per i consiglieri della LUAS (L’università degli adulti) che vede eletti Salustri per la maggioranza e Rimini per la minoranza.

Si passa quindi al primo Ordine del Giorno, presentato da PAZZANI che illustra la sua richiesta di portare il tempo globale degli interventi sulle interrogazioni ed interpellanze da 60 a 90 minuti di tempo. Cosa che si risolve immediatamente con il passaggio della pratica in Commissione, mediante votazione e con la relativa approvazione di tutti i 26 presenti e votanti.

Il secondo OdG che viene presentato dal SINDACO ha come oggetto la "necessità di un nuovo assetto istituzionale e l’eliminazione dei privilegi". Insomma, dette con parole povere, con l’abbattimento di tutti i privilegi della tanto vituperata "Casta". Il SINDACO dunque, nei panni di un novello Don Chisciotte, in abiti moderni, con tanto a bordo ring, anche del fedele Sancho Panza. Ma con la stessa consapevolezza, che il suo tentativo, comunque sia, procurerà i suoi effetti. Appare inoltre incontestabile i progressi del lavoro svolto dal suo tutor del Cepu Comunale, che non lo abbandona mai, ma che sta dando risultati positivi. La sua oratoria infatti, appare ad ogni Consiglio sempre più sciolta e di parecchio, tanto che assistendo alla sua calorosa, convinta introduzione odierna, unita alla sua solita elegante presenza, pensavo se questa non fosse più una prova pratica per un futuro accesso in Parlamento. Impossibile non condividere con lui i contenuti della sua tesi, un po’ meno il pensare che il suo intento colpisca al cuore, certe coscienze oramai paralitiche o quantomeno fin ad oggi rimaste refrattarie a qualsiasi pungolo ancor di maggior impatto. E ce anche da chiedersi come se la prenderanno le anime incartapecorite delle nostre politiche senigalliesi, dopo il suo intervento. Una cosa comunque è certa, tanti sono stati gli interventi dei Consiglieri che hanno replicato (si fa per dire!!), ma quelli concreti sono stati, almeno per me, solo tre.

Il primo a rispondere, comunque, è CICCONI MASSI: "Voterò quanto hai presentato, caro Sindaco, ma credo che quanto voteremo non verrà ascoltato… La politica ha un costo, la politica la facciamo anche noi e gratis…è vero è arrivato il momento della riflessione ed è venuto quello di fare un gesto che non risolva i problemi di cassa statali, ma elimini quelli almeno morali…Ora, in questo momento, gli italiani non vorrebbero impegnare nei politici neppure 1 €….dobbiamo togliere questo paracadute del vitalizio…bisogna scandalizzarsi e lottare…forse noi come consiglieri comunali, non avremo neppure il nostro gettone, perché sembra che non ci siano i fondi in quanto sembrano siano esauriti…in Regione hanno detto no al vitalizio, senza specificare che chi rinuncerà ad esso, li porterà nel contempo ad avere un aumento di stipendio (per via del rimborso dei versamenti fino ad oggi fatti) … un consigliere regionale a cui contestavo ciò, mi ha definito Patetico, Provocatore di Provincia… ed è a queste persone che bisogna far capire che il paese c’è".

A questo intervento fa seguito quello della BUCCI. Con tutta sincerità, colpa logicamente tutta mia, confesso che non ne ho assolutamente compreso il contenuto. Emozione? Difficoltà oratoria? Non so quale sia stato il motivo che l’ha bloccata, ma è stato un intreccio di sorrisi, frasi mozze, pause, un intrecciarsi ed un ripetersi di parole, il tutto tra i sorrisini alla Sarkozy & Merkel dei colleghi.
Un consiglio, mi si permetta, meglio la prossima volta scriversi il contenuto per poi leggerselo.

FIORE la segue a ruota, ma almeno lui denuncia coraggiosamente la sua fede (come il Fede nazionale) nei confronti di quello che è il "suo sindaco" e di qualsiasi cosa egli faccia, Inoltre ha il buon senso di scriversi sempre il suo pistolotto, che se anche non condivisibile è quanto meno comprensibile dagli umani di lingua italiana.

RIMINI afferma: "Lo voto, ma rimarrà fine a se stesso, perché rimarrà qui…", Porta l’esempio del commerciante che si sente ladro per non aver magari fatto uno scontrino, mentre con pochi anni di servizio i politici percepiscono i vitalizi, senza provare la stessa sensazione. Ed è difficile da smantellare simili comportamenti!

MANCINI si chiede: "…dove sta il confine tra Demagogia e non Demagogia… il confine può essere segnato da quello che facciamo noi…un confine che dimostra come la Politica si fa anche fuori da questa…anche coloro che sono fuori della Politica, ma siedono su posti dirigenziali hanno stipendi non certo proprio minimi…mi sembra un po’ un documento in bilico… andiamo a toccare anche quel mondo che è a contatto della politica e di cui possiamo modificare i meccanismi…".

Per REBECCHINI: "E’ un OdG un po’ generico". E prende una copia dell’Unità, perché dice (spiritosamente!): "…bisogna leggere anche la stampa della concorrenza, dove si suggerisce invece di dimezzare il numero dei Parlamentari, perché non dimezzare gli emolumenti?" Anche lui, come Mancini punta l’indice anche sugli emolumenti dei dirigenti.

Anche QUAGLIARINI si accoda agli apprezzamenti per quanto detto e proposto dal Sindaco, con una nota che viene letta, ma che ricorda a grosse linee già quelle di altri suoi colleghi di maggioranza.

GIROLAMETTI: "Condividiamo le motivazioni di questo OdG….che non è il problema stipendio, ma sono i benefit che risultano insopportabili, sono i leader che non ascoltano nessuno…per questo bisogna fare attenzione alle scelte che si fanno…non è il dimezzamento del numero dei parlamentari, ma è la loro scelta…la riduzione del numero dei consiglieri o la cancellazione delle circoscrizioni non è una scelta del precedente Governo, ma di quello attuale… e la riduzione del numero dei consiglieri comunali comporta anche una riduzione della rappresentanza dei cittadini…".

Segue MAGI GALLUZZI con un contenuto similare, ben vestendo i panni del Capezzone del Sindaco, a quello di altri colleghi incensatori che lo hanno preceduto.

A questo punto prende la parola anche MONACHESI ricordando che in qualità di Presidente non si è mai permesso di entrare in problemi politici nel corso delle sedute, però in questo caso gli si permetta che in molte occasioni l’Italia dei Valori si è fatta promotrice di eventi politici e mai come in questo caso si sente vicina all’OdG proposto dal Sindaco.

Terminato il giro di interventi, riprende la parola il SINDACO per rispondere un po’ a tutti o meglio a quelli che valevano una risposta. "Ringrazio l’intero Consiglio Comunale, perché credo che si sia capito il senso dell’OdG… questa assise ha le carte in regola per dare…qui diamo il buon esempio proprio per dare un senso alla politica, perché questa non la si demanda agli altri (e lo dice rivolgendosi alla Bucci)… La politica non è un tema, è l’analisi, la proposta, guarda a tutti i cittadini… non c’è solo consenso, non c’è solo demagogia… si può vivere di Politica, ma non di privilegi… ci affasciniamo spesso del nulla, del qualunquismo che ci porta all’anarchia, un pericolo da non dimenticare mai… checché se ne dica e pensi, nelle Marche la spesa ed il numero di dirigenti è la migliore, però possiamo fare meglio, certo!…da considerare anche che alcuni dei dirigenti sono obbligatori, quindi bisogna documentarsi e verificare…".

A questo punto segue il solito balletto degli emendamenti (due) seguito anche da un subemendadamento. Alla fine tutto viene approvato.

Banchi dell’opposizione vuotiQuindi si passa alla proposta di delibera che viene presentata da GREGORINI, per la convocazione di un Consiglio Grande con l’obbiettivo puntato alla manovra governativa centrale. Nel frattempo però alcuni consiglieri della minoranza se ne sono andati, lasciando i granitici Mancini e Rebecchini soli sui loro scranni (vedi foto). Il numero legale potrebbe essere in discussione ed allora tempestivamente la RAMAZZOTTI chiede il rinvio della discussione al prossimo Consiglio Comunale, e mai e poi mai, questo suo intervento fu tanto apprezzato!

Sono le 20,45 quando Monachesi saluta e ringrazia tutti dichiarando chiusa la seduta.

di Franco Giannini

Franco Giannini
Pubblicato Venerdì 28 ottobre, 2011 
alle ore 8:15
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Commenti
Solo un commento
Anonimo2011-10-28 12:03:47
DIMETTETEVI INVECE DI RUBARCI I SOLDI !!!!!!!!!!!!!!
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