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Asta per Libera: al Comune gli atti della Commissione Antimafia

Tra i cimeli anche un frammento del muro di Berlino

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Asta per libera

L’asta del Caterraduno non rappresenta solo un importante momento per contribuire concretamente al reperimento di risorse per i progetti di Libera. Nel caso del nostro Comune, è anche un’opportunità per arricchire il patrimonio di quel museo civile della legalità che a Senigallia venne inaugurato ormai diversi anni fa, quando acquistammo nella medesima occasione uno dei simboli di Tangentopoli, la valigetta appartenuta a Mario Chiesa. A questo nostro ideale museo abbiamo deciso di aggiungere un altro pezzo pregiato: la copia originale del 1976 degli atti parlamentari della Commissione Antimafia, testimonianza della lotta delle istituzioni contro la mafia che, lo dico con orgoglio, a Senigallia ha trovato sicuramente la sua giusta dimora”.


Così il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, sull’acquisizione da parte del Comune della copia originale del 1976 degli atti parlamentari della Commissione Antimafia, donata dall’onorevole Rosy Bindi all’asta del Caterraduno.

Ma il sindaco ha voluto ricordare anche il valore del piccolo frammento del muro di Berlino messo a disposizione dei conduttori di Caterpillar e acquistato personalmente dai componenti della giunta comunale.

Un quarto di secolo fa – ha detto Mangialardi – la caduta del muro di Berlino, chiudendo formalmente la lunga parentesi buia della guerra fredda, aveva rappresentato una grande speranza per l’umanità, in particolare per la coesistenza pacifica e la cooperazione tra i popoli. Non tutto è andato come ci aspettavamo e oggi, purtroppo, questo piccolo frammento continua ad essere un monito verso i nuovi muri eretti in ogni angolo del mondo per dividere e tenere separate le persone. Vorrei però che questo cimelio, che presto esibiremo nella residenza municipale, assumesse anche un altro nobile significato, strettamente legato all’impegno costante e quotidiano della nostra Amministrazione, quello di costituire idealmente la prima pietra di un nuovo ponte tra culture diverse, oltre ogni paura e diffidenza, per la pace e il dialogo”.

Commenti
Solo un commento
Alberto Diambra 2015-07-10 14:48:48
Tra i cimeli si dovrebbe esporre il D.P.Regionale 5794 ,mai fatto applicare per i già residenti della zona PEEP MISA costringendoli a convivere con ACQUA E FANGO non appena il fiume Misa sale di livello con pessima qualità di vita in quanto si continua ad approvare opere in zona PAI di pericolo R4 che degradano maggiormente la vita dei già residenti.
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