“Ballava tutto, attimi di paura, ma stiamo bene”. Questa la sintesi di ciò che ci hanno detto alcuni ragazzi di Senigallia che, principalmente per motivi di studio, si trovano in molte città del nord Italia, colpito nella mattina del 29 maggio da ripetute scosse di terremoto.

Da Senigallia, com’è noto, sono moltissimi i ragazzi che “migrano” per alcuni anni verso le città del nord Italia per frequentare l’università, scegliendo di iscriversi a facoltà degli atenei di Bologna, soprattutto, ma anche di altre grandi città come Milano, Ferrara e Venezia.

Dalla redazione di Senigallia Notizie abbiamo raggiunto alcuni di loro tramite chat e telefoni, per raccogliere le loro testimonianze a poche ore dalla scossa delle 9 del mattino, avvertita anche nella nostra città, ma che è stata decisamente più di impatto nelle città emiliane, lombarde e venete, dove ha lasciato anche una tragica scia di vittime e feriti. Fortunatamente, tutti coloro che abbiamo sentito stanno bene.

Alcuni ragazzi erano in casa, alcuni ancora sul letto dopo una notte di studio, altri in ateneo o in strada: per tutti un grosso spavento, condiviso con gli abitanti delle città. A Venezia, dove è crollata una statua in centro, ci raccontano di anziane che urlavano per la paura, a Ferrara e Bologna si è avvertito un terribile boato accompagnato da grosse oscillazioni, a Milano ci hanno raccontato di tanta gente scesa in strada.

Ma Senigallia e le Marche sono già in moto anche per portare soccorso nelle zone colpite e per gestire il post-emergenza: abbiamo infatti avuto testimonianze di professionisti che stanno prendendo contatto con le zone colpite dal sisma, che avevano lanciato un appello per ricevere aiuto da architetti e ingegneri. In particolare, il Comune di Mirandola è contattabile ai numeri 0535/611039 e 800/197197.