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Terremoto in Emilia, salgono a 7 le vittime dello sciame sismico

Almeno 50 i feriti, 3000 gli sfollati. Ingenti i danni a case, chiese e monumenti

Terremoto del 20 maggio 2012 in Emilia Romagna: il municipio di Sant'Agostino

Lunga e intensa la scossa di terremoto che alle 4.04 della notte tra sabato 19 e domenica 20 maggio ha sconvolto l’Emilia Romagna. Quasi venti secondi di sisma ad una profondità di soli 6.3 km – praticamente in superficie – che ha fatto crollare diversi monumenti, chiese e campanili tra Reggio Emilia, Modena e Ferrara. E’ salito a 7 il conto delle vittime, almeno 50 i feriti, circa 3000 gli sfollati.

I centri più colpiti sono Finale Emilia, Sant’Agostino e Bondeno dove i crolli di alcune aziende hanno ucciso quattro operai e un’anziana colpita dai calcinacci della sua abitazione. Le altre due vittime, due donne, un’ultracentenaria e una 37enne, sono decedute per il terrore provato in quegli attimi.

Attimi per cui il Presidente del Consiglio Mario Monti ha interrotto la sua visita negli Stati Uniti e per la quale si chiederà lo stato di calamità, mentre il papa Benedetto XVI ha detto di pregare per le vittime e per il sollievo dei feriti.

Terremoto del 20 maggio 2012 in Emilia Romagna: la torre di Finale EmiliaIn totale sono oltre 115 le scosse di terremoto verificatesi nell’area padano emiliana tra le 19:40 di venerdì 18 e le 5:24 di lunedì 21 maggio, in un’area a pericolosità medio-bassa. Una serie di scosse di assestamento che oscillano tra 1.5 e 3.7 gradi di magnitudo secondo la scala Richter, ma con alcune punte di 4.1, 4.5, 5.1 e 5.9, quella disastrosa che ha fatto crollare numerosi palazzi e reso inagibili tante case.

Ingenti i danni sia a livello umano-sociale che artistico-culturale: oltre alle vittime e ai feriti per i materiali caduti e per lo choc, sono gravemente danneggiate non solo le case, ma anche chiese, torri e castelli.

Subito mobilitata la Protezione Civile di tutta Italia: dalle Marche è partita una colonna con tende e attrezzature varie, oltre ad una cucina e ad un ambulatorio medico, per il supporto all’ospedale da campo allestito subito dopo il sisma delle 4.04.

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