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Senigallia Bene Comune: “Perché segretario e sindaco non danno accesso a banca dati?”

La denuncia del consigliere Giorgio Sartini: "mi si accusa di intasare gli uffici, ma non viene applicato il regolamento"

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Giorgio Sartini

Da quando siedo in Consiglio comunale, assieme al gruppo di cittadini che compongono Senigallia Bene Comune, ho voluto svolgere con responsabilità il ruolo di Consigliere di opposizione.


Per poter controllare l’operato del Comune, occorre avere conoscenza di ciò che l’amministrazione decide e verificare come viene svolta l’azione comunale; per far questo uno strumento è l’accesso agli atti e dal giugno 2015 ad oggi ne ho depositati 89 (qui)

Il sindaco e qualcun altro mi ha tacciato di intasare gli uffici comunali, con le mie richieste di documenti; sempre il sindaco e qualcun altro mi hanno apostrofato in malo modo, reo del solo fatto di voler svolgere fino in fondo il ruolo di Consigliere.
Ma se il sindaco volesse esentare gli uffici dal rispondere ai miei accessi atti, un modo ci sarebbe; ed è previsto dall’attuale “Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari”.

L’art.7/7°co del citato Regolamento prevede che “Al fine dell’esercizio da parte dei Consiglieri Comunali del diritto loro spettante di accesso agli atti del Comune, ciascun Consigliere può avvalersi delle banca dati e delle funzioni previste nel sistema informatico comunale a disposizione degli organi istituzionali dell’Ente” (qui).

Considerato che tale facoltà non è resa possibile, il 21/11/2016 ho richiesto (doc. 01) all’IT Manager dell’ufficio sistemi informativi del Comune di Senigallia, dott. Sergio Cingolani, di potermi avvalere “delle banca dati e delle funzioni previste nel sistema informatico comunale a disposizione degli organi istituzionali dell’Ente”.

Celermente, l’IT Manager dell’ufficio sistemi informativi inoltrava la richiesta ai propri dirigenti di riferimento: Dott. Morganti Stefano, Dott. Mirti Paolo e D.ssa Filonzi Laura (doc. 02).

Sottolineo che tecnicamente attuare tale facoltà è banale e veloce, tanto che l’accesso da remoto al P.E.G. mi è stato già autorizzato da tempo.

Non avendo avuto un riscontro da parte dell’ IT Manager dell’ufficio sistemi informativi, il giorno seguente (22/11/2016) ho inoltrato una richiesta di convocazione della 1° commissione consigliare per “Chiarimenti urgenti sulla modalità di applicazione dell’ART. 7 comma 7 del Regolamento Comunale per il Funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Comunali” (doc. 03).

Dopo circa tre mesi, il 19/01/2017 in 1° commissione si è discusso quanto da me richiesto ed il segretario comunale si prese l’impegno che quanto prima avrebbe valutato le modalità di accesso (doc. 04 registrazione video al link qui).

Considerato che nulla avveniva, il 07/02/2017 ho scritto al Segretario Comunale, e per conoscenza al Prefetto di Ancona, per sollecitare quanto previsto dal Regolamento Comunale (doc. 05).

Successivamente, ogni qualvolta ho incontrato il Segretario Comunale ho verbalmente sollecitato l’apertura della Banca Dati del Protocollo Comunale ottenendo però sempre la medesima risposta: “Consigliere Sartini mi scuso sono impegnatissimo quanto prima ci metto mano per regolamentare come modificare lo Statuto Comunale: Statuto Comunale ormai datato; in realtà l’ultima modifica dello statuto comunale è del 21 dicembre 2015.

Considerato che sono passati tre mesi e nulla, a parte le parole, è stato fatto, ho scritto al Prefetto e per conoscenza anche al Ministero degli Interni ed all’A.N.A.C. per porre allo loro attenzione la grave situazione di mancata trasparenza (doc. 06).

Il persistente ed immotivato rifiuto da parte dell’amministrazione comunale, in particolare del Segretario, di fatto mi priva di poter utilizzare uno strumento fondamentale, quale è il Protocollo Comunale, per poter aver conoscenza dell’attività amministrativa dell’Ente, avendo anche il beneficio di esonerare gli Uffici comunali a dover riscontrare parte delle innumerevoli istanze di accesso atti depositate dal giugno 2015 ad oggi.

Sindaco e segretario, perché non applicate il Regolamento? Perché non dare la possibilità ai Consiglieri di accedere alle banche dati?

Giorgio Sartini

Commenti
Ci sono 3 commenti
BlackCat
BlackCat 2017-05-10 10:38:35
Chissà perché.... La finta trasparenza spacciata per trasparenza serve a far percepire al cittadino la bontà dell'operato ma, se si scava pochino sotto la superficie, ecco che emergono le trincee in difesa dello status quo.
iz6qzm 2017-05-11 00:06:01
Dovremmo ormai aver capito che Senigallia è una città in stato comatoso dove tutto è fermo:-viabilità, lavoro, economia, pulizia, funzionalità etc.non è un limone da spremere!. Anche le varie Amministrazioni sul territorio risentono o sono causa di tale fermo. Serve un rinnovamento radicale e soprattutto cancellare quel detto cittadino che si sente dire (mezza ebrea e mezza canaglia)ogni volta a scusante, invece di affrontare il problema. Il rinnovamento o parte dai cittadini o non parte affatto. Ragionateci sopra ed alle prossime elezioni non fate scelte.sul meno peggio.Altrimenti saremo sempre qui a lamentarci. Il perseverare è diabolico!
favi umberto 2017-05-11 08:15:32
Purtroppo avverto spesso che c'è molta gente scontenta e che non ne può più. Alle prossime alezioni mancheranno molti voti ma per ora sembra non interessi anessuno; tuttavia
il malcontento aumenta vertiginosamente, Tra tasse in aumento, servizi in diminuzione e strade sconnesse molti sperano che questo periodo nero passi presto,
Però c'è anche da augurarsi che una cambiato il vento non arrivi il peggio......
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