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In Consiglio Comunale ecco la voce di unA Consigliere stranierA aggiuntA

E per 4 anni mi sono chiesto che cosa ci facessero!

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Nataliya Shikova

Colpa mia sicuramente. Ma loro non hanno di certo fatto mai nulla per far capire perché occupassero quei due scranni. Ricordo che l’unica volta che uno dei due parlò, era meglio che si fosse astenuto.

Le sue parole, se solo non avesse avuto l’alibi della poca conoscenza della lingua italiana, avrebbero potuto essere fraintese risultando offensive. Poi hanno entrambi ottenuto la cittadinanza italiana e la surroga è stata affidata alla Signora di nazionalità russa Nataliya Shikova (spero di aver scritto bene!). Onestamente con la surroga davo per scontato che la cosa finisse lì, come per gli altri che l’avevano preceduta.

Ma la sera del 26 ottobre dovevo ricredermi e pubblicamente confesso di essermi sbagliato facendomi coinvolgere nel “pregiudizio” che nulla sarebbe mutato.

Devo dire che, invece, in un Consiglio fatto di denunce, di arrampicate sugli specchi, di interpellanze che fanno arrabbiare e allora si innesta la retromarcia e ci si dichiara soddisfatti della risposta, di OdG atti a farci “sentire” importanti a livello nazionale, beh, io sono rimasto toccato solamente dall’intervento di questa signora.

Mi è piaciuta intanto per il suo italiano ben comprensibile. Mi è piaciuta non perché rientri in una “quota rosa” bensì per cosa ha detto e per come l’ha detto: la “quota” è certamente quella di una persona intelligente e preparata. Che è la “quota” che più dovrebbe interessare!

Con educazione e modestia ha chiesto di poter aiutare tutti quei cittadini stranieri che prendono la residenza a Senigallia, facendo in modo che alla consegna della Carta d’Identità venga loro anche distribuito un opuscolo in cui vengano riportati i servizi e la loro localizzazione che il Comune mette a disposizione. Depliant tradotto nelle varie lingue delle comunità presenti nel nostro territorio. Offrendosi, nel contempo, anche disponibile per organizzare le varie traduzioni che si renderanno necessarie.

Una piccola idea, si dirà, ma a cui nessuno fin ad ora aveva pensato, che potrei dire piccola si, anche a livello di costo, ma di notevole importanza. Tanto che il Sindaco, confermando la sua disponibilità per metterla in atto, riteneva utile, vista la validità del suggerimento che l’idea fosse ampliata anche a quei cittadini italiani che potrebbero richiedere la residenza nel nostro Comune. Nella speranza che, considerando che il banco piange, l’Amministrazione non ci voglia creare su un’opera d’arte. Priorità sono l’immediatezza e la funzionalità.

Forse, anzi senza forse, sicuramente, la frase più importante che ha pronunciato è stata quando ha spiegato l’ulteriore (e forse oggi principale) scopo di questa necessità, suggerendo anche di legarlo ad un invito a queste nuove famiglie in cerca di aggregazione con un incontro con qualche incaricato del Comune che spieghi loro, quali sono i Servizi offerti a cui hanno diritto, in quale modo usufruirne e dove è possibile trovarli. Facendo però seguire e sottolineandolo con calore, che come dovrebbero essere spiegati i Diritti, altrettanto dovrebbero essere ben definiti e illustrati anche i Doveri a cui dovranno adeguarsi. Perché, ha aggiunto, con l’osservanza dei doveri si verrebbe a salvaguardare principalmente il nostro buon inserimento, il nostro buon nome, la nostra rispettabilità, di tutte le etnie e comunità straniere a cui voi date la vostra ospitalità.

Altra seria e coraggiosa denuncia della signora Nataliya Shikova verso casi di “mediatori culturali” che tutto sono fuori che questo e che chiedono soldi in cambio di promesse di posti di lavoro o ricerca di domicilio. Cose di cui si sapeva, ma che lei ha denunciato pubblicamente.

La mia nota di rammarico è solo che anche da loro, sono stati “bruciati” quattro anni senza che nulla fosse fatto e che quindi c’è stata integrazione politica anche in Consiglio Comunale, si, ma all’italiana. Segno evidente che sono partiti con il piede dell’immobilismo, purché seduti su di uno scranno, copiando inizialmente proprio le brutture del nostro sistema.

Mi auguro per loro, ma ad onor del vero anche per noi, che con la Sig.ra Nataliya Shikova le cose abbiano a cambiare non lasciando isolato questo che è stato il suo primo e buon intervento. Auguri, quindi, di buon lavoro e nell’interesse di tutti.

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