Si è svolta l’assemblea della scuola di pace di Senigallia
Mancini e Sbriscia Fioretti presidenti

Con l’assemblea del 29 novembre scorso, tenutasi presso il Centro d’ascolto della Caritas di Senigallia, si è concluso il biennio 2023-2025 “Terra e pace”.
Un biennio, quello trascorso, che ha visto aumentare ogni oltre immaginazione la corsa della comunità internazionale verso il baratro di una nuova guerra mondiale, e il diritto internazionale divenire carta straccia, con le maggiori potenze mondiali che ne hanno messo in discussione apertamente l’autorità. La strage del 7 ottobre in Israele da parte di Hamas, la decennale persecuzione dei palestinesi che è sfociata in un genocidio, la guerra in Ucraina, lo sterminio quotidiano di civili in Congo, quello in Sudan che ha generato quasi 30 milioni di profughi, le stragi di cristiani in Nigeria sono le situazioni più eclatanti di un elenco degli oltre 50 conflitti armati che infestano ad oggi le vite degli esseri umani. Dopo una breve introduzione dei presidenti uscenti, Daniele Marzi e Emanuela Sbriscia Fioretti, in cui sono state menzionate le tante iniziative messe in campo dalla Scuola di Pace, l’intervento di Sergio Labate, filosofo dell’Università di Macerata, ha cercato di mettere a fuoco le cause di una crisi così profonda, i motivi di questo nuovo vento bellicista che sembra contagiare tutti i governanti e mettendo in crisi la pace nel mondo.
L’aumento ulteriore delle spese militari a scapito degli investimenti per scuola e sanità, la militarizzazione della scuola e dell’università per preparare i giovani all’idea della guerra, i problemi di un’informazione asservita alla propaganda bellica, i rischi che tutto ciò comporta per la democrazia sono stati i temi affrontati e messi di fronte alla necessità urgente di sviluppare politiche di pace e strategie nonviolente.
Al termine del dibattito, come previsto dallo Statuto, è stato eletto il nuovo Comitato Direttivo.
L’assemblea è terminata con la celebrazione della Giornata Internazionale di Solidarietà per il popolo palestinese indetta dalle Nazioni Unite proprio il 29 novembre. Un corteo dei partecipanti all’assemblea ha raggiunto Piazza Roma dove il presidente uscente, Daniele Marzi, ha rendicontato pubblicamente lo stato dell’arte relativo alla risoluzione per il riconoscimento dello stato di Palestina da parte del Comune di Senigallia. Ciò si è reso necessario perché, dopo la redazione del testo da parte della commissione formata da Sindaco, viceSindaco, consiglieri membri del Direttivo e presidenti della Scuola di Pace, il percorso si è arenato nel silenzio totale, disattendendo clamorosamente alla delibera del Consiglio Comunale del 28 agosto 2025.
Successivamente all’assemblea, martedì 9 dicembre, il Comitato Direttivo si è riunito per eleggere i nuovi presidenti, individuati in Roberto Mancini e nella riconfermata Emanuela Sbriscia Fioretti.
Una Scuola di Pace che, nel trentesimo anniversario della sua istituzione, rinnova pertanto il suo impegno per la promozione di una cultura di pace e di una prassi noviolenta, uniche vie per un futuro di giustizia e di pace.


























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