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“Questa Amministrazione ha una politica abitativa chiara e concreta”

L'assessore Cinzia Petetta risponde al consigliere Dario Romano

Cinzia Petetta

Rispondo al consigliere Romano che, pur apprezzando la passione che anima un giovane consigliere, non posso fare a meno di notare quanto il suo intervento sia distante dalla realtà quotidiana che affrontiamo noi nei Servizi Sociali.

Il consigliere parla di “assenza di una politica per l’abitare” e di un’Amministrazione che si limiterebbe a gestire l’esistente in modo difensivo. Mi permetta di dissentire con decisione: questa Amministrazione ha una politica chiara e concreta, che va ben oltre la semplice assegnazione degli alloggi. Il consigliere afferma inoltre che “la pandemia aveva mostrato con chiarezza l’inadeguatezza dell’abitare: alloggi rigidi, isolati, sovraffollati. Nessuna lezione è stata raccolta”.

Mi permetta di ricordare al consigliere Romano chi governava la Regione Marche e il Comune di Senigallia fino al 2020, ovvero fino alla pandemia e per tutti gli anni precedenti: le stesse forze politiche di cui oggi il consigliere fa parte. L’eredità in tema di politiche abitative (come in ambito sanitario) è quindi proprio quella lasciata da chi amministrava allora. In soli tre anni da quando la pandemia è finita, noi ci siamo trovati a gestire un’eredità disastrosa e, nonostante questo, abbiamo messo in campo azioni concrete. Pretendere di risolvere in tre anni problemi accumulati in decenni è quantomeno pretestuoso, o forse indica che il consigliere non ha proprio idea di quanto sia complesso intervenire sul patrimonio abitativo esistente e sulle dinamiche sociali che lo riguardano.

Mentre si costruiscono tipologie diversificate di alloggi ERP (edilizia agevolata a canone concordato e sovvenzionata, non semplicisticamente e solo case popolari tradizionali come lei le definisce), noi ci occupiamo ogni giorno di ciò che viene dopo: sostenere famiglie assegnatarie che, pur pagando canoni minimi o nulli, spesso non riescono – o non vogliono – far fronte alle spese ordinarie. Parliamo di manutenzione, bollette, quote condominiali: costi che gravano sulla collettività quando non vengono onorati. I Servizi Sociali del Comune di Senigallia, lungi dall’essere “marginali”, intervengono costantemente con contributi economici straordinari, piani di rateizzazione, accompagnamento personalizzato proprio per evitare che il disagio si trasformi in morosità cronica o, peggio, in degrado del patrimonio pubblico. Lo facciamo stanziando fondi comunali – risorse dei cittadini senigalliesi – per coprire buchi che non dovrebbero esserci.

Personalmente ritengo che l’assegnazione di un alloggio pubblico dovrebbe tenere in maggiore considerazione chi, nella propria vita, ha contribuito almeno con un minimo di tasse e versamenti previdenziali. Non è accettabile che si riceva tutto – casa, servizi, sostegno – senza aver mai contribuito in alcun modo al sistema che lo rende possibile. La solidarietà deve essere verso chi è realmente in difficoltà, non verso chi ha scelto di non partecipare mai.

Il consigliere propone, tra le altre cose, nuove case pubbliche con patto di futura vendita. Sono felice di constatare che anche il consigliere Romano si stia finalmente allineando alla linea che io e questa Amministrazione abbiamo sempre sostenuto con convinzione: quella degli alloggi a canone concordato o con patto di futura vendita, strumenti più efficaci per favorire l’autonomia abitativa e premiare chi ha una capacità reddituale stabile.

A proposito: al Cesano sono già in fase di ultimazione 22 alloggi ERP di 44, proprio con questa formula del patto di futura vendita. Tuttavia, se l’obiettivo dichiarato è supportare i più fragili e le nuove povertà, vorrei chiedere al consigliere Romano perché, in passato, non abbia condiviso questa visione, visto che tali alloggi richiedono un ISEE superiore a 13.000 euro e una capacità reddituale per il riscatto, anziché concentrarsi esclusivamente sull’edilizia residenziale pubblica tradizionale. Idee suggestive, quelle del consigliere, ma che rischiano di rimanere slogan se non si parte dalla realtà: costruire alloggi è necessario, ma non basta. Serve anche la responsabilità di chi li riceve e, soprattutto, serve allocare risorse ingenti per sostenere chi davvero non ce la fa, distinguendo con attenzione chi è in difficoltà da chi approfitta del sistema. Per confrontarsi seriamente su questi temi serve conoscere i numeri, altrimenti si rischia di fare pura propaganda.

Resto comunque disponibile per un confronto diretto e documentato. Senigallia merita una politica dell’abitare responsabile, che non lasci indietro i più fragili ma che, allo stesso tempo, tuteli il patrimonio comune e i contribuenti onesti.

Cinzia Petetta
Assessore Servizi Sociali Comune di Senigallia

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