A Senigallia la polemica sulle case popolari viene raccontata come un problema tecnico: manutenzioni, graduatorie, competenze che si rimpallano tra Comune, Unione dei Comuni ed ERAP. È una narrazione comoda, ma parziale e fuorviante. Il problema vero è politico. Ed è enorme.

A questa amministrazione manca completamente una visione dell’abitare. La casa continua a essere trattata come un bene da assegnare e amministrare, non come un’infrastruttura sociale decisiva, dentro cui si concentrano fragilità, disuguaglianze, nuove povertà, ma anche possibilità di inclusione e coesione. Governare l’abitare oggi significa governare la città. Qui, semplicemente, non accade. Non esiste una strategia di housing sociale, non esiste un’idea di quartiere, non esiste un progetto che tenga insieme casa, servizi, lavoro e relazioni. Si gestisce l’esistente in modo difensivo mentre il disagio cresce e il patrimonio pubblico invecchia. Le emergenze vengono affrontate solo quando esplodono, mai prevenute.

Colpisce il ruolo ormai marginale dei servizi sociali, una volta eccellenza del nostro territorio e da ringraziare quotidianamente per l’impegno e l’abnegazione dei dipendenti, ora ridotti a condurre una mera gestione burocratica e privati della funzione di lettura e governo dei cambiamenti sociali. La pandemia aveva mostrato con chiarezza l’inadeguatezza dell’abitare: alloggi rigidi, isolati, sovraffollati. Nessuna lezione è stata raccolta. In questo vuoto di programmazione, il conflitto sociale non è un’anomalia: è una conseguenza diretta.

Noi proponiamo un cambio netto: nuove case pubbliche con patto di futura vendita; quartieri integrati con servizi, spazi comuni e verde; una riserva di alloggi per giovani, lavoratori e famiglie oggi espulse dal mercato; una gestione pubblica trasparente con un ruolo centrale dei servizi sociali nell’accompagnamento e nella prevenzione del disagio. Difendersi dietro le procedure non è governo, è rinuncia. Questo è il vero scandalo politico delle case popolari a Senigallia.

Dario Romano
Consigliere comunale