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“La sepoltura di Cristo” del Barocci porta Senigallia in vetrina negli Stati Uniti

Migliaia di visitatori a Saint Louis, e il catalogo della mostra dedica la copertina all'opera

Il catalogo con la Sepoltura di Cristo di Barocci

Si è preso pure l’onore (e l’onere) della copertina dell’importante volume monografico dedicato al genio artistico di Federico Barocci il dipinto “La sepoltura di Cristo”, di proprietà della Confraternita della Croce nella cui chiesa omonima abitualmente si trova, nella pala d’altare.

L’opera, realizzata nel periodo 1579-1582, dallo scorso settembre è stata (temporaneamente) rimossa dalla chiesa senigalliese per andare prima a Saint Louis (Art Museum), negli Stati Uniti, e poi a Londra, nella prestigiosa sede della National Gallery (dove si troverà dal 27 febbraio), per una mostra itinerante realizzata in occasione dei quattrocento anni dalla morte del pittore, nato a Urbino nel 1535 e scomparso nella stessa città nel 1612.

Lo stesso Saint Louis Art Museum – dove l’esposizione è terminata il 20 gennaio – ha dato alle stampe un catalogo di 360 pagine (“Barocci. Renaissance Master of Color and Line, di Judith Mann e Babette Bohn), che ha concesso proprio alla “Sepoltura di Cristo” il privilegio della copertina oltre a due pagine all’interno, con un dettagliato commento che descrive il dipinto come uno dei punti più alti non solo dell’arte di Barocci ma di tutto il Rinascimento internazionale: in didascalia è chiaramente evidenziato che il quadro si trova nella città di Senigallia, presso la Chiesa della Croce. All’interno del catalogo, anche uno spazio dedicato ad un’altra opera di Barocci abitualmente sita in Senigallia (alla Pinacoteca Diocesana) e anch’essa facente parte della mostra itinerante, “La Madonna del Rosario”.

La pubblicazione è ora disponibile – in inglese – anche a Senigallia, alla quale il museo statunitense ha donato tre volumi disponibili all’Archivio storico della Confraternita della Croce. “Tra i tanti lavori di un maestro riconosciuto del Rinascimento si è scelta proprio la “Sepoltura di Cristo” per la prima pagina del catalogo, e questo la dice lunga sul gradimento dell’opera pure a livello internazionale. I visitatori sono stati migliaia“, spiegano il priore della Confraternita Giampiero Streccioni e l’assessore alla cultura Stefano Schiavoni.

Dopo l’esposizione londinese, la grande personale dedicata all’artista sbarcherà in Italia per trasferirsi ad Urbino alla Galleria Nazionale. Successivamente, sia “La sepoltura di Cristo” che “La Madonna del Rosario” torneranno definitivamente a Senigallia nelle abituali sedi della Chiesa della Croce e della Pinacoteca Diocesana.

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