Caccia: il TAR delle Marche anticipa la chiusura di quattro specie cacciabili
Esultano le associazioni ambientaliste

Ancora una volta il Calendario venatorio regionale viene modificato per decisione del Tribunale Amministrativo Regionale delle Marche per quanto riguarda il periodo di caccia di molte specie selvatiche.
Ad esso si erano rivolte, con l’avvocato Tommaso Rossi dello Studio Rossi, Copparoni &. Partners di Ancona, le associazioni ambientaliste WWF-LAC-LAV-LUPUS IN FABULA-LEGAMBIENTE-LIPU-ENPA. Alla camera di consiglio dell’11 settembre si era discussa la sospensiva e l’ordinanza, depositata sabato 13 settembre, confermando il valore del parere dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale), segna un importante successo delle associazioni ambientaliste, riducendo il periodo di caccia delle specie Cesena, Tordo Bottaccio, Tordo Sassello e Beccaccia, che era stata inizialmente prevista dalla Regione Marche al 31.01.2026, fermando le doppiette già il 10 gennaio 2026. Molto importante anche la difesa costituzionale di una norma introdotta dal Governo che voleva depotenziare il potere giurisdizionale dei TAR ma che, anche a seguito dell’eccezione di legittimità costituzionale proposta dall’Avv. Rossi, i Giudici del TAR Marche hanno ridefinito in un modo costituzionalmente conforme.
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