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“A tre anni dalla tempesta, quale sicurezza per il nostro territorio?”

PD Senigallia: "E’ ora di fare un bilancio e dire come stanno le cose"

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Maurizio Mangialardi - Candidato Consigliere Regionale - Elezioni Regionali Marche 2025
Via Carducci dopo l'alluvione del 15-16 settembre 2022

A tre anni dalla tempesta climatica, che si è abbattuta su parte delle Marche e in maniera gravissima anche su Senigallia e sulla valle del Misa e Nevola, ricordiamo e sentiamo le sofferenze individuali e quelle collettive, le difficoltà, i problemi ed i rischi che sono ancora tra noi.

Quale sicurezza è stata raggiunta in questi 3 anni di attività del commissario Acquaroli e sub commissario Babini?

I centri urbani del nostro comune e degli altri otto in pianura e in collina, le aree residenziali e produttive, i servizi pubblici e privati e le infrastrutture si possono ora dire in, relative, condizioni di sicurezza nel caso arrivasse di nuovo un fenomeno di quella portata e intensità?

E’ ora di fare un bilancio e dire come stanno le cose a tutti i cittadini, alle imprese e al tessuto delle comunità locali.

La propaganda della Regione Marche è molto attiva, soprattutto in questo periodo elettorale: assieme al sindaco Olivetti e ad altre figure di candidati a varie poltrone istituzionali si affannano a proclamare che “va tutto bene”, “abbiamo fatto”, “stiamo facendo” e, soprattutto, “faremo”. Ma la realtà è ben diversa.

La tanto proclamata, devastante e non selettiva “pulizia del fiume” fatta fino ad oggi, va ora rifatta, come disposto dal decreto n.168/18 luglio 2025, con altri 13 milioni di euro; questi si aggiungono ai 15-20 milioni già spesi per i fiumi, finanziamenti che non hanno seguito un progetto organico ed integrato. Ma non sarebbero dovute essere queste le prime opere di somma urgenza per garantire una maggiore sicurezza alla nostra città?

In aggiunta ai precedenti finanziamenti sono stati stanziati oltre 110 milioni di euro per una serie di interventi, tra cui cinque vasche di espansione di cui una, quella di Bettolelle, inaugurata mesi fa dallo stesso Assessore Aguzzi e da Babini; doveva rappresentare un’opera primaria per la salvaguardia della nostra città, in realtà non è ancora conclusa, anche questa si aggiunge ai tanti cantieri inaugurati in queste settimane elettorali, tutti fermi.

Questa volta, a differenza del passato, i soldi ci sono: ma i tempi di realizzazione quali saranno? L’avvio dei cantieri, le imprese, i funzionari tecnici, il loro coordinamento amministrativo, politico, istituzionale e tecnico dove sono?

Tre anni fa era stato proposto un Comitato Interistituzionale della valle Misa Nevola, un forte ufficio tecnico del Commissario e della Protezione Civile, una costante campagna di informazione ai cittadini per garantire tempi certi, organizzazione, efficienza dei cantieri e coinvolgimento dei cittadini e del territorio: tutto ciò non si è realizzato ed infatti i cantieri non ci sono.

Ma ora si scopre un altro motivo per cui non ci sono ancora progetti e cantieri, esplicitato dal presidente Acquaroli in Consiglio regionale: circa 100 milioni verranno affidati alla SOGESID, società tecnica del Ministero dell’Ambiente, che sembra si trovi in precarie condizioni finanziarie e operative, proprio per la realizzazione delle cinque vasche di espansione. Questa scelta determinerà un allungamento dei tempi di progettazione e realizzazione delle opere necessarie.

Con quest’ultimo elemento si chiude il cerchio della incompetenza e della propaganda facile e si vanificano anche le speranze delle comunità di vedere presto, anzi prestissimo, aumentare il livello di sicurezza per case, imprese, attrezzature, servizi e beni.

Esistono esempi virtuosi di efficienza, organizzazione e velocità: ricordiamo il modello Genova per la ricostruzione del Ponte Morandi che ha visto un investimento di 200 milioni di euro, con 350 persone al lavoro e soli 15 mesi per il taglio del nastro. Si può riproporre ovunque in Italia: basta avere la volontà, la visione, la cultura politica e tecnica del coordinamento a tutti i livelli. Non è questo purtroppo il caso del triumvirato di Acquaroli, Babini, Olivetti per la Regione Marche e per il nostro territorio.

Commenti
Ci sono 2 commenti
concetta 2025-09-15 23:06:51
Vanno capiti, loro dopo l'alluvione del 2014 non fecero nulla, ma proprio nulla, sia come lavori sui fiumi che come rimborsi che nessuno mai prese, tranne qualche ridicolo spicciolo. Differentemente questo governo ha messo sul piatto della bilancia ben 400 milioni di euro per i lavori e per i rimborsi, che questa volta ci sono stati e sono stati già pagati. Detto questo, il loro comunicato è semplicemente patetico, forse loro pensano che i cittadini non siano in grado di capire, ma lo capiranno il 28 e 29 settembre, quando i marchigiani gli daranno l'ennesimo schiaffone politico.
sauro 2025-09-15 23:11:20
Finalmente un articolo su un argomento che riguarda i Senigalliesi: la sicurezza idrogeologica. Vi domandate quali saranno i tempi di realizzazione delle 5 vasche di espansione. Io come posso votarvi se non siete in grado di darmi dei dati concreti. Se tutto va per il verso che desiderate fra meno di un mese avrete il comando della giunta regionale e ancora vi chiedete quali saranno i tempi, ma uno straccio di programma l'avete? oppure solo frasi con verbi al condizionale ed al futuro. Il Sig. Mangialardi ad una mia osservazione sul fatto che di vasche di espansione in questa campagna elettorale non se ne è parlato, mi ha risposto dicendomi: "....evidentemente lei non ha seguito i miei lavori di questi ultimi tre anni....". Bene ce ne parli di questi suoi lavori riguardanti le vasche di espansione.
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