“Vergognosa la strumentalizzazione delle paure di chi ha subito gravi danni dall’alluvione”
"Adombrando la possibilità (inesistente) che il ricorso al TAR presentato dalle associazioni ambientaliste possa comportare la sospensione dell’erogazione dei contributi ai senigalliesi"

Vergognosa la strumentalizzazione delle paure di chi ha subito gravi danni dall’alluvione, adombrando la possibilità (inesistente) che il ricorso al TAR presentato dalle associazioni ambientaliste possa comportare la sospensione dell’erogazione dei contributi agli alluvionati o addirittura la necessità di restituzione dei contributi (purtroppo ancora parziali e in perenne ritardo) ricevuti fino ad oggi.
Un terrorismo ingiustificabile e ingiustificato. Olivetti e Acquaroli dovrebbero al contrario rassicurare i cittadini dicendo la verità, ovvero che nessuno dovrà restituire nulla e che se gli alluvionati non hanno ancora ricevuto quanto spetta loro è per i ritardi della “filiera”, non certo per un ricorso al TAR su Ponte Garibaldi.
Ancora ad oggi molti alluvionati sono costretti a vivere in albergo senza poter tornare nelle proprie case. Cittadini e imprese (diversamente da quanto accade in Emilia Romagna) non avranno il 100% dei ristori, ma solo una parte, per una scelta consapevole e precisa del Governo nazionale e Giunta regionale. Le infrastrutture su tutta la vallata da Arcevia fino a Senigallia non sono ancora state ripristinate, con interventi a macchia di leopardo, senza alcuna coerenza, e in forte ritardo. Tutta colpa del ricorso al TAR?
Da sempre prediligo le aule istituzionali a quelle giudiziarie, tenendomi sempre lontano da esse preferendo dare battaglia sul piano politico evitando querele, denunce, ricorsi, atti giudiziari. Preferisco sollecitare attraverso interrogazioni, interpellanze e mozioni, senza appellarmi alla giustizia amministrativa. Ho presentato decine di atti consiliari sulla situazione della valle del Misa e del Nevola, sulle cose da fare per la ricostruzione post- alluvione, su Ponte Garibaldi così come sul cronoprogramma di tutti i ponti da Arcevia fino a Senigallia a fronte di nessun ricorso né esposto.
Ho sempre agito così, da sempre. Ritengo tuttavia ingiusto e ingeneroso incolpare le associazioni ambientaliste. Al contrario, è proprio il fatto che ci siano ricorsi a rappresentare in modo plastico (purtroppo) il fallimento della politica, dovuto all’incapacità di ascoltare e intessere qualsiasi tipo di dialogo da parte del Sindaco Olivetti e del Presidente e Commissario Acquaroli.
Il ricorso è il risultato della decisione di Olivetti e Acquaroli di evitare il confronto, di dire no a qualsiasi suggerimento e proposta, di rinchiudersi in modo solipsistico a difesa dell’indifendibile progetto di obbrobrioso ponte autostradale.
Escludendo ogni possibilità di modifica, andando avanti per la loro strada senza interloquire con nessuno, avendo liquidato in modo brutale le associazioni e i cittadini, non ci si può stupire adesso se qualcuno ha deciso di ricorrere al TAR.
Un ricorso che avrebbe potuto agevolmente essere evitato se solo Olivetti e Acquaroli avessero praticato ascolto, dialogo discutendo in modo aperto le proposte dei cittadini e delle associazioni, a cui invece hanno preferito sbattere la porta in faccia pur di tentare di realizzare in modo maldestro un ponte indigeribile da tutti i punti di vista.
Maurizio Mangialardi
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