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“Che ne sarà del Micile di Senigallia?”

L'Associazione Gattofili Anonimi esprime preoccupazione

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Gatti

Cosa ne sarà del Micile?
Veniamo oggi a sapere, tramite i media locali, che la nostra colonia, regolarmente censita ma che non opera con il supporto dell’Asur veterinaria, verrà spostata nel luogo scelto dall’Amministrazione Comunale: il bosco di Topolino.


Fino ad oggi, venerdì 14 agosto 2020, non avevamo certezza che tale progetto, ancora allo stadio embrionale, si potesse concretizzare nel breve periodo.
Ci fa piacere che l’Amministrazione attuale si interessi alla problematica dei nostri gatti, ma lo spostamento deliberato dalla Giunta non può essere messo in correlazione con la sicurezza nostra e dei gatti ospiti del Micile, poichè gli atti vandalici di cui noi volontarie e gli stessi gatti siamo stati vittime potrebbero reiterarsi anche nel “Bosco di Topolino”, in quanto presumibilmente legati al nostro operato e (almeno, si spera) non al luogo che ospita il Micile, e da noi legittimamente goduto in forza di contratto di comodato.

Il bosco di Topolino è attualmente un’area verde boschiva e per potere utilizzare la parte promessaci dalla giunta uscente, dovrà essere attuato un cambio di destinazione d’uso, modifica che non sappiamo se e quando verrà decisa; parimenti, non abbiamo potuto ancora visionare la delibera della Giunta comunale con cui è stato deciso il nostro definitivo spostamento. Non solo. La delibera di Giunta è un atto d’indirizzo che, come noto, non vincola la futura giunta ad attenervisi.

Ci piacerebbe conoscere i tempi entro cui la Giunta uscente prevede di effettuare lo spostamento della colonia, in quanto entro fine anno è prevista l’asta pubblica per la vendita del terreno, attualmente concesso in comodato gratuito al Micile.
Sfugge probabilmente agli organi comunali che il trasloco di oltre 80 gatti, di cui alcuni poco inclini al contatto umano, non può essere effettuato in poco tempo né può avvenire nel periodo invernale; inoltre, tale spostamento sarà possibile solo se e quando sarà pronta la nuova struttura, che, come detto, non sappiamo ancora quando e se verrà realizzata.

Ma perché il Micile deve essere spostato?
Sia chiaro, noi non vorremmo opporci, anzi siamo disponibili – come del resto abbiamo sempre fatto – a collaborare fattivamente con l’amministrazione comunale per individuare un’area idonea ad ospitare i “nostri” gatti. Il fatto è che questa esigenza dell’amministrazione comunale ci è piombata addosso, cogliendo tutte di sorpresa, solo alla fine del mese di dicembre 2019 quando la stessa amministrazione ha iniziato a paventare la necessità di spostare la colonia in altro luogo, poichè la casa confinante con il terreno comodatoci era stata venduta all’asta ad un prezzo di poco superiore a € 50.000 (trattandosi di casa non agibile avevamo fatto regolare richiesta a luglio per ottenerla in comodato, con l’impegno da parte nostra di risanarla e renderla agibile, l’Amministrazione ha però declinato la nostra richiesta preferendo venderla). Successivamente, il 19 dicembre 2019 apprendevamo che anche il terreno che ospita i nostri gatti era stato inserito tra i beni alienabili dal Comune.

Nel mesi successivi, siamo state più volte rassicurate dall’assessore Monachesi e dallo stesso Sindaco sul fatto che si trattava di un atto meramente burocratico; che sicuramente l’asta non si sarebbe svolta nel corso dell’anno 2020 e che era altamente probabile che tale terreno venisse eliminato dalla lista dei beni alienabili; che, infine, c’era volontà da parte del Comune di occuparsi di noi e di trovare una soluzione alternativa se non fosse stata possibile una convivenza tra il Micile e i nuovi proprietari della casa confinante.

Pur dandoci queste rassicurazioni l’assessore Monachesi, con le indicazioni dello stesso Sindaco Mangialardi, ha deciso di iniziare a lavorare su un progetto che prevedesse lo spostamento del Micile in un termine breve e in un’area secondo lui più idonea: il bosco di Topolino alla Cesanella.

Quello che abbiamo chiesto allora all’ Assessore Monachesi e allo stesso Sindaco sono delle garanzie: tempi idonei per poter effettuare il trasloco e un’area che non fosse un terreno incolto poiché non saremmo in grado, né economicamente nè fisicamente, di sostenere il trasloco e la realizzazione di una nuova struttura in altro luogo (per creare il Micile ci abbiamo impiegato oltre 10 anni, costruendo pezzo dopo pezzo grazie alle donazioni di privati e al 5×1000).

E adesso veniamo alla situazione attuale: il 26 luglio la casa è stata finalmente venduta e da quel momento abbiamo ricevuto incessanti richieste per fornire copia della chiave di ingresso ai nuovi proprietari in virtù di una servitù di passaggio di cui noi, però, non eravamo a conoscenza e che non è menzionata nel nostro contratto, stipulato nel mese di marzo 2020.

L’intento dell’amministrazione comunale è chiaro: vogliono vendere il terreno e noi dobbiamo andarcene e non importa se la legge vieta lo spostamento di colonie feline, ma forse ignorano che lo spostamento di una colonia felina e la costruzione ex novo di una struttura sono di sicuro più onerosi del costo del mero terreno su cui insiste la colonia attualmente…

Come dicevano i latini “pecunia impetrat omnia”: i soldi ottengono tutto.

Commenti
Ci sono 3 commenti
francesco. 2020-08-14 17:57:09
È più vera una banconota da trenta euro che una promessa di Monachesi...
Mario2 2020-08-14 21:16:27
Gente ignobile, un insulto alla razza umana.
carlo65 2020-08-15 12:06:44
Giù le mani dai gatti!
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