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Comitato Difesa Ospedale chiede lumi su quanto sta accadendo a Senigallia

Il Comitato si proclama neutro politicamente e chiede di venire informato

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Ospedale di Senigallia
Oggi, i giornali hanno ufficializzato, che  i vertici dell’Asur hanno deciso di utilizzare, per il ricovero di pazienti contagiati dal Coronavirus, ed in particolare provenienti dalla Provincia di Pesaro Urbino, altri spazi dell’ospedale di Senigallia.
 

Da venerdì il numero dei posti letto destinati ai malati di coronavirus  non è più di 85 posti COVID-19 più gli 8/10 posti di terapia intensiva (limite oltre il quale, appena pochi giorni fa il Dott. Volpini, in una intervista ad un giornale online locale, garantiva che  “non si sarebbe potuto andare”), ma  è aumentato, stando alle fonti di stampa, giungendo a ben 130  posti.
 
Sempre da venerdì, a quanto abbiamo appreso da fonti ospedaliere, oltre alla vecchia palazzina ove erano posizionati i reparti di ortopedia e chirurgia, anche il primo piano del monoblocco dell’Ospedale (quello che sempre il Dott. Volpini nel predetto articolo garantiva sarebbe rimasto NO COVID-19) è stato destinato ai malati provenienti dalla provincia di Pesaro, ed a quanto apprendiamo anche il secondo piano  sembrerebbe essere stato destinato a tale fine, mentre nei piani superiori rimarrebbero aperti gli altri reparti.
 
Ci è giunta notizia che il personale sanitario già stremato per le cure offerte ai pazienti nel vecchio padiglione, è stato impiegato anche in questa nuova organizzazione e quindi sottoposto  a condizioni davvero stressanti.
 
A tutto il personale medico, infermieristico, sanitario e logistico impegnato all’Ospedale di Senigallia vogliamo rivolgere nuovamente  un profondo “GRAZIE” per tutto quello che ha fatto, che sta facendo e che sarà chiamato a fare 
 
Sin dall’inizio dell’emergenza i professionisti ed i lavoratori del nostro Ospedale, pur esposti ad un così grave pericolo sanitario, si sono impegnati senza mai risparmiarsi per garantire indefessamente ai pazienti le loro cure ed i loro servizi, nonostante le continue modifiche organizzative, la carenza dei dispositivi, la stanchezza, gli ovvi timori sanitari, le difficoltà che incontrano tutti i giorni quando rientrano in famiglia. 
 
Tutta la popolazione della nostra valle si è perfettamente resa conto del sacrificio di questi operatori, ed ha manifestato verso di loro veri gesti di solidarietà e di vicinanza, tra cui il più eclatante è stato quello del passaggio sonoro effettuato dagli autisti della Ditta Autotrasporti pubblici Bucci.
 
Ma i ringraziamenti non possono bastare, è necessario porre attenzione a quanto sta accadendo nel nostro Ospedale e dare voce a quanto ci fanno trapelare.
 
Per questo, come Comitato, abbiamo pubblicato le tre lettere aperte al Consigliere Regionale di Senigallia Dott. Volpini. Volevamo provocare una risposta ufficiale che chiarisse il reale stato delle cose, perché riteniamo sia giusto ed opportuno che anche in questa circostanza ci sia la massima trasparenza nella gestione dell’evento e ciò sia per far conoscere ai cittadini in quali condizioni sono stati e sono costretti ad operare i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari tutti del nostro Ospedale sia per ottenere delle risposte serie, vere, quotidiane dai politici che conoscono come viene gestita la sanità a Senigallia
 
Fino ad ora le nostre lettere aperte non hanno sortito alcuna risposta da parte del Dott. Volpini né da parte dei vertici sanitari locali; siamo stati chiamati “sciacalli” da alcuni loro supporters, che, forse troppo presi dietro ai runners hanno forse prestato poca attenzione alla grave situazione del nostro Ospedale.
 
Abbiamo sempre chiesto se quanto ci veniva narrato in via riservata, per essere poi diffuso, corrispondesse al vero, cercando di tenere un ruolo il più possibile neutro, per poter avere notizie oggettive sull’attuale situazione del nostro Ospedale, sulle condizioni in cui lavorano gli operatori sanitari, sugli eventuali rischi che i cittadini stanno correndo.
Questo il nostro unico fine e state tranquilli, non cesseremo il nostro impegno, che proseguiremo con la solita tenacia.
 
Lo dobbiamo a tutti quegli operatori che stanno lavorando incessantemente in Ospedale, che ci chiedono di diffondere notizie, lo dobbiamo ai tantissimi cittadini che ci seguono e ci incoraggiano a proseguire su questa strada.
 
Da
Comitato Difesa Ospedale Senigallia
 
 
 
 
 
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