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Il Dirigente scolastico Elena Giommetti sulla mancata gita per lo studente disabile

"Difendo il mio operato e quello dell’intero corpo docente"

Prof.ssa Elena Giommetti

In merito alla visita d’istruzione, svoltasi a Pesaro il giorno 29 Aprile, che ha coinvolto alunni di due classi, prime della Scuola Media “Marchetti”, la Dirigente scolastica afferma con decisione che non vi è stata alcuna forma di discriminazione nei confronti del minore!

La Dirigente scolastica, Prof.ssa Elena Giommetti, si vede costretta ad intervenire con queste dichiarazioni per confutare le immotivate e reiterate accuse mosse alla scuola, da parte di forze politiche e media.

Il non parlare fino ad ora di questa incresciosa situazione rispondeva ad una condotta volta a tutelare la serenità del ragazzo coinvolto e dei suoi compagni di classe, evitando di esporre tutti ad una attenzione mediatica che appare più una strumentalizzazione di alcune forze politiche che autentico interessamento alle problematiche dell’inclusione di minori disabili nel mondo della scuola.

Gli ultimi interventi ed articoli sul caso hanno però pesantemente messo in discussione la disponibilità umana, la professionalità del corpo docente e l’organizzazione stessa dell’Istituto Marchetti, rendendo necessario un intervento chiarificatore per salvaguardare l’onorabilità del Nostro Istituto e di chi vi opera con serietà e dedizione a favore di tutti i ragazzi.

Questo impegno ha ricevuto un riconoscimento istituzionale che lo ha reso sede, oramai da decenni, del Centro Territoriale Permanente per le Disabilità.

Per quando riguarda la situazione in merito, la Dirigente fa presente che, al contrario di quanto è stato malamente asserito in questi giorni, la visita d’istruzione era stata organizzata richiedendo al vettore privato, tramite il bando emesso a inizio anno scolastico, di fornire un mezzo dotato di pedana sollevatrice.

La ditta vincitrice del bando aveva già fornito, per la stessa classe, lo stesso mezzo idoneo al trasporto del minore disabile per una precedente gita scolastica, svolta positivamente il 27 aprile scorso. In quella occasione, le due classi coinvolte, si erano recate a Ranco Spinoso per visitare un’oasi naturale e ad Urbania.

La visita d’istruzione del 29 aprile scorso, era stata programmata fin dall’inizio dell’anno ed inserita nel piano educativo-didattico delle due classi coinvolte.

All’arrivo dell’autobus, gli insegnanti e gli studenti hanno scoperto, con rammarico, che la pedana sollevatrice questa volta non risultava funzionante.

Gli insegnanti hanno allora preteso, telefonando alla ditta dei trasporti, l’invio di un mezzo sostitutivo e sono partiti con la certezza che il secondo mezzo li potesse raggiungere, come da accordi, presso la stazione di Pesaro, per ritrovarsi insieme all’alunno disabile allo spettacolo di musica sinfonica a cui avrebbero dovuto assistere, sebbene con ritardo.

Gli autisti avevano assicurato che, una volta giunti a Pesaro, avrebbero sistemato il meccanismo malfunzionante del primo autobus per consentire al ragazzo il rientro a Senigallia insieme ai suoi compagni.

Giunti ormai a Fano, i docenti hanno appreso, con incredulità, che anche la seconda pedana si era imprevedibilmente bloccata, attivandosi immediatamente, insieme all’autista, con i propri cellulari per reperire un mezzo idoneo presso altri enti e associazioni. Purtroppo nessuno di essi si è dichiarato in possesso di un veicolo disponibile per risolvere la situazione al momento.

La madre del ragazzo, su sollecitazione dei docenti, ha redatto una lettera di reclamo nei confronti del vettore privato e la scuola ha provveduto in modo analogo.

Spiace constatare l’atteggiamento estremamente critico e strumentale assunto da varie parti, senza conoscere la reale dinamica dei fatti.

L’Istituto Marchetti, nonostante questa campagna denigratoria mossa nei suoi confronti, rassicura tutti gli studenti e le loro famiglie che continuerà ad operare per favorire l’inclusione di ogni alunno e, in particolare, di chi affronta la disabilità, pianificando e mettendo in atto percorsi educativo-didattici personalizzati, come è stato fatto in questa circostanza, ed in ogni circostanza, organizzando spazi idonei, scegliendo progetti educativi finalizzati all’espressione delle potenzialità di ogni studente disabile.

E’ proprio entrando nel dettaglio di questa situazione incresciosa che la Dirigente ha potuto accuratamente valutare e apprezzare ancora una volta l’estremo impegno, la grande dedizione al proprio lavoro, le competenze, la profonda passione e l’amore con cui i docenti dell’Istituto curano, in ogni minimo dettaglio, le loro programmazioni didattiche e progettuali.

In base a queste considerazioni ed alla sensibilità da sempre riconosciuta unanimemente al nostro Istituto, sfuggono le ragioni per cui si sia giunti, cogliendo spunto da un imprevedibile ed isolato disguido tecnico, a puntare il dito contro la Scuola attribuendo ad essa colpe inesistenti.

Questo accanimento, derivante da dolo o da superficialità ugualmente inaccettabili, risulta ancor più doloroso in considerazione proprio della particolare situazione personale dell’incaricato del servizio in questione, in ordine alla quale si invita a consultare una chiarificatrice pagina facebook, e cioè //wittywheels.blogspot.it/ Elena e Chiara due sorelle in carrozzina: come si può pensare che un padre che vive sulla propria pelle e affronta quotidianamente le problematiche dei diversamente abili non adotti nel suo lavoro comportamenti idonei a soddisfare nel miglior modo possibile le loro esigenze?

Si auspica da un lato che queste precisazioni e chiarimenti possano metter fine, una volta per tutte, alle infondate e inutili polemiche, per assicurare ai ragazzi, alle famiglie e al personale scolastico la necessaria serenità che conduca ad una positiva conclusione dell’anno scolastico, dall’altro che tutti si contribuisca, ciascuno per quanto di propria competenza, a rimuovere ogni ostacolo che leda i diritti dei diversamente abili.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Elena Giommetti

Commenti
Solo un commento
tedesco
tedesco 2016-05-11 17:52:31
Queste affermazioni "Gli insegnanti hanno allora preteso, telefonando alla ditta dei trasporti, l’invio di un mezzo sostitutivo" vanno però provate, se si fosse aspettato il mezzo sostitutivo senza partire la prova non sarebbe stata necessaria.
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