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Sibilla, stoccaggio co2 e trivellazioni in mare: mozione a Senigallia

L'opposizione chiama in causa sindaco e giunta per fare pressioni "incisive" sul governo Renzi

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I gruppi consiliari di opposizione: Alan Canestrari (Forza Italia), Roberto Paradisi e Luigi Rebecchini (Unione Civica) e Daniele Messersì (Lega Nord)

L’opposizione chiama in causa sindaco e giunta comunale contro il progetto Sibilla e contro le trivellazioni nell’Adriatico. Con una mozione rivolta agli esponenti politico-amministrativi senigalliesi Luigi Rebecchini e Roberto Paradisi (Unione Civica), Alan Canestrari (Forza Italia) e Daniele Messersì (Lega Nord) tornano ad accendere i riflettori sulla questione dello stoccaggio di CO2 nel sottosuolo davanti le coste di Senigallia e sulle nuove autorizzazioni alla ricerca di petrolio attraverso diverse trivellazioni nel mare Adriatico.

Una questione su cui già in passato si è intervenuti ma su cui spesso è calato del silenzio, accusano dall’opposizione, e per cui quindi vale la pena attivarsi con iniziative incisive nei confronti del governo Renzi, responsabile del decreto legge c.d. “Sblocca Italia“.

Di seguito riportiamo il testo integrale della mozione presentata al presidente del consiglio comunale Dario Romano.

Senigallia 6 Luglio 2015
al Presidente del Consiglio Comunale di Senigallia

Sig. Presidente,
Le inviamo la seguente mozione affinché la comprenda all’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio comunale.

MOZIONE CONTRO LE TRIVELLAZIONI NEL MARE ADRIATICO E CONTRO LO STOCCAGGIO GEOLOGICO DI CO2 – PROGETTO SIBILLA

Premesso che
– il decreto legge del governo Renzi detto “Sblocca Italia” promuove le trivellazioni nel mare Adriatico e lo stoccaggio di CO2, con il rischio altissimo di mettere in pericolo l’economia turistica, la pesca e l’ecosistema del Mare Adriatico;

– questa Amministrazione si è già occupata del problema dello stoccaggio geologico di CO2 davanti alla costa senigalliese con interpellanza e interessamento del consigliere Dario Romano, con conseguente interrogazione al Consiglio d’Europa di Debora Serracchiani e con una netta e ufficiale posizione, assunta dal Sindaco in quella occasione in merito al proposito della Independent Gas Management s.r.l (ma correva l’anno 2012 e al governo non c’era Renzi…);

– vi è stata un’ulteriore interpellanza, in consiglio comunale, in data 19 marzo 2015 da parte del consigliere Luigi Rebecchini, che denunciava oltre ai terribili rischi dei progetti anche la mancanza assoluta di notizie dal 2012 al 2015;

Considerato che
– è mancato ogni coinvolgimento della città che invece aveva ed ha pieno diritto di sapere;

– non può rassicurarci in nessun modo il ricorso promosso dalla Regione Marche alla Corte Costituzionale per violazione degli articoli 117 e 118 Cost. relativi alle competenze decentrate, perché il “progetto Sibilla” sta andando comunque avanti, come va avanti anche la volontà di trivellazione;

– i motivi per temere simili attività sono già noti grazie a copiosa letteratura scientifica e, per quanto riguarda Senigallia, aggravati dal fatto che il progetto “Sibilla” classifica l’area di Senigallia come caratterizzata da “minima o nulla sismicità”, affermazione che contraddice in pieno la realtà e la storia di questo territorio. La stessa area prevista per lo stoccaggio è, secondo le carte geologiche, attraversata da una faglia.

Premesso e considerato tutto ciò,

Il consiglio Comunale di Senigallia

Impegna il Sindaco, anche in qualità di Presidente Regionale Anci e l’intera Giunta a farsi promotori di incisive iniziative nei confronti del governo Renzi, coordinando anche i comuni della costa Marchigiana, affinché il governo cancelli i progetti di trivellazione e stoccaggio, perché il mare possa continuare ad essere ancora nostro preservando l’ecosistema dell’Adriatico.

Luigi Rebecchini e Roberto Paradisi (gruppo Unione Civica)

Alan Canestrari (gruppo Forza Italia)

Daniele Messersì (gruppo Lega Nord)

Commenti
Ci sono 2 commenti
un povero tra i poveri (di politica) 2015-07-07 15:27:56
"UN RICORDO" Anni fa il governo centrale decise e deliberò che le scorie nucleari nazionali fossero chiuse ed interrate in un sito strategico dove la conformità del terreno era indicato per tale bisogna. Il sito fu individuato sulla costa calabrese ionica una delle più belle zone vergini d'Italia. Prima di dare inizio alle operazioni di scavo tutti i comuni coinvolti e limitrofi calabresi scesero in strada con tutti i cittadini organizzando dei blocchi stradali ad oltranza. Non si entrava o usciva se i cittadini presenti ai blocchi non davano il permesso di passaggio. Sindaci in testa ai cittadini nei blocchi, con fascia tricolore al collo, organizzarono più staccionate su tute le strade di acceso. Non si entrava o usciva da quella grossa zona della calabria. Forze dell'ordine presenti nei vari blocchi stradali ma non ci fu nessuno scontro. I primi giorni non passarono neanche i politici calati da Roma, i calabresi erano tutti uniti e ben intenzionati, i blocchi stradali sorvegliati dalla popolazione giorno e notte a suon di tarantella e profumi della cucina calabrese, insomma in allegria ma pronti a non mollare se quella sciagurata idea del sito di conservazione delle scorie nucleari italiane senza che fosse ritirato definitivamente dal governo. Dopo 10 giorni circa furono fatti passare tre persone mandate dal governo e vennero ricevute dai sindaci della zona dove doveva sorgere il sito. Tornarono a Roma dopo aver solo ascoltato, e senza proferir parola, il comitato dei cittadini della calabria che si era costituito (non erano i sindaci della zona). Dopo 5 giorni da quell'evento fu ritirato il decreto ed il sito non si fece più senza nessun incidente e nessuno si fece male. Il tutto riprese come se nulla fosse successo. Questo per significare che le chiacchiere politiche stanno a zero servono i fatti e non trattare con un idea o progetto scellerato del genere.
Paperinik
Paperinik 2015-07-07 18:36:09
Carrozzone politico imbarazzante e ridicolo... Mai nulla potranno fare i Sindaci che scodinzolano a Renzi, specialmente quelli che sono sulla rampa di lancio alle prossime politiche nazionali per uno scranno in Parlamento... Questa mozione è totalmente inutile, serve solo per mettersi in mostra.
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