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Esodo per 25 Aprile e 1° Maggio: consigli della Polizia Stradale agli automobilisti

Una pratica lista di cose da fare e ricordare prima di mettersi alla guida in sicurezza

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Lunga fila sull'A-14 a Senigallia

Per chi dovesse mettersi in viaggio per i “ponti” del 25 aprile e del 1° maggio, la Polizia Stradale ricorda alcuni consigli pratici.


– consumare pasti sempre leggeri ed evitare completamente le bevande alcoliche;

– fare un check-up completo dell’autovettura. Particolare attenzione deve essere posta allo stato degli pneumatici (pressione, usura, fissaggio), al funzionamento di luci, freni, ed indicatori di direzione, al controllo dei livelli dell’olio e dell’acqua del radiatore e dell’efficienza delle spazzole dei tergicristalli;

– caricare i bagagli in modo che il peso sia bilanciato e lasciando liberi gli spazi per consentire una buona visione dagli specchietti retrovisori (ricordare che un bagaglio libero dentro l’abitacolo costituisce un vero e proprio “proiettile” in caso di collisioni o frenate improvvise);

– ricordare che i tempi e le distanze di frenata variano a seconda che il mezzo sia carico o scarico (aumentano, ovviamente, se è carico, mentre diminuiscono se è scarico);

– allacciare sempre le cinture di sicurezza, anche quelle dei sedili posteriori che, non va dimenticato, sono obbligatorie e più utili di quello che generalmente si pensa;

– tenere il cellulare del conducente spento e, se proprio ciò non risultasse possibile, utilizzarlo solamente mediante il viva voce o l’auricolare;

– tenere i bambini al riparo dai raggi del sole (se presenti), utilizzando sempre gli appositi seggiolini, mentre per chi si trova al volante usare occhiali da sole affinché i riflessi non disturbino la visibilità della strada;

– fare una sosta almeno ogni due ore di guida;

– essere sempre riposati prima di mettersi in viaggio;

– prestare particolare attenzione ai segnali di stanchezza e sonnolenza, considerando che normalmente ciò non risulta facile per chi si trova alla guida. Intorpidimento del collo, dolore alle spalle, sguardo fisso e difficoltà di concentrazione stanno segnalando l’opportunità di fare una pausa per sgranchirsi. Difficoltà a mantenere una velocità costante, disattenzione ai segnali e al traffico, difficoltà a mantenere la traiettoria, sbadigli e colpi di sonno, palpebre pesanti e calo dell’attenzione, desiderio frequente di cambiare posizione stanno invece evidenziando il bisogno di fermarsi più a lungo e di dormire;

– informarsi sulla situazione del traffico prima di mettersi in strada (televideo, 1518 -gratuito anche da telefono cellulare; siti internet: www.radio.rai.it/cciss, www.radio.rai.it/isoradio, www.poliziadistato.it), avendo però cura di continuare ad ascoltare i notiziari sul traffico anche durante il viaggio;

– prima di partire programmare un eventuale percorso alternativo in caso di traffico molto intenso o incidenti sull’itinerario;

– se a bordo del veicolo è presente anche un animale domestico bisogna pensare anche lui. Quindi occorre farlo viaggiare protetto (cinture di sicurezza apposite o trasportino omologato), fargli avere sempre aria e quando ci si ferma per una sosta farlo scendere a rigenerasi un po’ evitando assolutamente di lasciarlo in auto da solo sotto il sole;

– mantenere un’andatura costante, evitando frenate o accelerazioni improvvise;

– rispettare le distanze di sicurezza;

– segnalare per tempo i sorpassi, da fare sempre a sinistra e mai sulla destra (salvo i rarissimi casi previsti dal Codice della Strada);

– occupare sempre la prima corsia libera a destra impegnando quella centrale (3 corsie) o di sinistra (2 corsie) solo per effettuare eventuali sorpassi;

– tenere le luci accese anche di giorno (sempre per le moto, sulle strade extraurbane per le auto);

– non ingombrare mai la corsia di emergenza se non in caso di bisogno;

– rispettare i limiti di velocità (in autostrada il limite è di 130 km/h, che scende a 110 in caso di pioggia);

– indossare sempre il casco regolarmente allacciato adoperando, nel caso di motoveicoli, un abbigliamento idoneo a ridurre, per quanto possibile, le negative conseguenze delle cadute.

Buon viaggio a tutti.

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