Se non è un record, poco ci manca. Abbiamo raccolto la testimonianza insieme rabbiosa e affranta di un lettore di Senigallia, che la sera di domenica 26 gennaio ha dovuto fare i conti per la settima volta con un’incursione in casa da parte di una banda di ladri.

“Le prime tre volte mi era capitato tra gli anni ’80 e i ’90 – ci racconta – poi più nulla fino a pochi anni fa. Ora, in poco più di quattro anni mi sono ritrovato per altre quattro volte la casa ‘visitata’ da topi d’appartamento: è una cosa che non so se mi fa più arrabbiare o rassegnare”.

Il nostro lettore abita in via Pescara, a Senigallia, in un appartamento al primo piano di un condominio, che nonostante gli interventi compiuti per impedire l’accesso, continua a rimanere attaccabile, come è successo la sera del 26 gennaio, arrampicandosi dal balcone.

“La cosa assurda – continua a spiegarci – è che questa volta non mi hanno rubato nulla, a parte cose di pochissimo conto, perchè in casa mia non c’è più nulla di valore da prendere: questi ladri cercano oro e a me d’oro è rimasta solo la fede che porto al dito. Però questi delinquenti sono passati da casa mia, forzandomi e danneggiandomi serrande e infissi, per poi entrare nell’abitazione di un vicino e fare razzìa in casa sua”.

E’ stata fatta denuncia ai Carabinieri, ma da quanto ci riferisce il nostro interlocutore, i militari non riescono ad incastrare i responsabili che, pur lasciando dietro di sè tracce che ne possono rivelare tecniche e, pare, anche provenienza, restano impuniti finchè non vengono presi con le mani nel sacco.

“Mi sento indifeso e non tutelato – conclude il nostro lettore – perchè mentre io cerco di condurre una vita onesta, convivo con lo stato d’animo di una persona attaccabile da individui che continuano a farla franca, nei confronti dei quali le forze dell’ordine possono poco e che anche quando riescono ad arrivare all’arresto, dopo poche ore i ladri vengono rimessi in libertà. Ci sono evidentemente troppe cose che non vanno in questa situazione”.