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Paradisi solidale con il Reparto Mobile di Senigallia, contro codice riconoscimento

Il Consigliere del Coord. Civico: "Nessun marchio per i poliziotti. Occorre stare dalla parte dei buoni"

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14 commenti
Auto della Polizia durante un controllo a Senigallia

Il nostro mondo va realmente alla rovescia se sotto accusa finiscono i poliziotti e gli aggressori mascherati e i violenti di piazza passano per martiri. L’idea di “marchiare”, come nei campi di concentramento, i poliziotti con un numero identificativo nei caschi non è solo balorda.

E’ incivile. Di più: è la consegna dei “buoni” (perché questo sono le forze dell’ordine) alla lista nera dei “cattivi”. E’ la segnalazione ai violenti e ai mascalzoni di piazza dei nomi e degli indirizzi dei ragazzi in divisa e delle loro famiglie.

Per questo esprimo piena solidarietà agli uomini del Reparto Mobile di Senigallia (e alle forze dell’ordine in genere) che si sono consegnati in caserma oltre l’orario di lavoro.  Solo chi alimenta l’odio verso le forze dell’ordine può condividere l’idea criminogena di “marchiare” i poliziotti che fanno il proprio dovere in piazza per arginare devastatori, violenti ed estremisti.

La gente per bene, non dimentichiamolo mai, è con la polizia e con i carabinieri. Nella sacrosanta battaglia per la dignità degli uomini in divisa e per la regolamentazione delle manifestazioni di piazza, auguro al Sap (il sindacato autonomo di polizia) di riuscire a far comprendere alle autorità governative ciò che appare ovvio ad ogni cittadino perbene.

Commenti
Ci sono 14 commenti
Roberto Garbin 2012-12-01 07:59:46
grazie Roberto, sono pienamente d'accordo e appoggio il tuo pensiero.
BlackCat
dionisio 2012-12-01 12:36:20
Non si può leggere questo articolo pieno di cavolate! Quindi i poliziotti inglesi, olandesi, tedeschi, francesi e di altri stati dell'Unione europea sono marchiati come nei campi di concentramento? Solo perchè hanno un numero matricola di riconoscimento che, in caso di eventuali abusi sui cittadini, possono essere identificati? Sig. Paradisi, non esiste da una parte il bene e dall'altra il male, purtroppo il marcio c'è nella divisa come in altri apparati dello Stato. Ci può essere nei cittadini come nelle forze dell'ordine ma queste sono al servizio stesso dei cittadino e il primo ad essere tutelato deve essere il cittadino. Non nascondiamo la testa sotto la sabbia e facciamo finta che non siano esistit fasi di abuso eseguiti con la divisa e il casco senza che questi possano essere perseguibili. Lei mi fa (...omissis...) Sig. Paradisi e si ricordi che se un giorno verranno a prendere lei poi non ci potrebbe essere più nessuno a difenderla. "Quando vennero per gli ebrei e i neri, distolsi gli occhi
Quando vennero per gli scrittori e i pensatori e i radicali e i dimostranti, distolsi gli occhi
Quando vennero per gli omosessuali, per le minoranze, gli utopisti, i ballerini, distolsi gli occhi
E poi quando vennero per me mi voltai e mi guardai intorno, non era rimasto più nessuno..."
Saluti
Man Ganello 2012-12-01 14:07:31
"La gente per bene, non dimentichiamolo mai, è con la polizia e con i carabinieri."
Chi si permette di criticare i metodi della polizia alla scuola Diaz (25 condannati definitivi vittime dei giudici comunisti) è cattivo e va all'inferno?
Rachele 2012-12-01 14:08:03
Parlare di “marchiare”, come nei campi di concentramento, è decisamente fuori luogo. In qualunque ufficio pubblico si vada gli impiegati sono identificati, io insegno e devo portare un distintivo con nome e cognome a scuola.
E' proprio per isolare chi ha reazioni estreme che bisognerebbe identificare i poliziotti, per evitare che le azioni di alcuni macchino tutti. Basterebbe un numero, a cui ricorrere in casi estremi. Perchè manganellare un ragazzo senza armi e già a terra non è da paese civile. E visto che non tutti i poliziotti sono così essi per primi dovrebbero essere d'accordo con l'idea. Se non lo sono hanno qualcosa da nascondere.
Questa è la solita uscita di un consigliere in odore di dittatura.
Cornelio 2012-12-01 16:05:17
Sig. Paradisi, si guardi TUTTI I FILMATI DI GENOVA, non solo quelli che le fa comodo per la sua propagando spicciola. Oltre a "facinorosi" manifestanti c'erano tanti "facinorosi" nelle forze dell'ordine. Per esempio un filmato di un giornalista straniero che stava filmando le cariche quando più di un poliziotto gli si scaglia addosso, lo butta nella siepe e iniziano a manganellarlo. Il giornalista URLAVA "Press! Press!" ma quei "facinorosi dello stato" (che scommetto hanno un santino del Duce nell'armadietto - ho amici poliziotti che possono confermare che è abbastanza comune trovare di questi santini appesi un pò avunque) continuavano a manganellarlo, inerme, solo con una telecamera contro tre poliziotti armati, con casco e tute antisommossa. Insomma, prima di predicare tali (...omissis...) la prego di accendere il cervello. So che ce la può fare, quando vuole riesce a essere abbastanza intelligente.
paolo 2012-12-01 17:14:18
Roberto, questa volta hai un pò esagerato. Così come nessun manifesante si deve permettere di scagliare un estintore contro un carabiniere (e se si becca un rivoltellata ben gli sta), allo stesso modo non deve accadere lo stesso eccesso al contrario. Quindi ben venga il numero identificativo. Sono sicuro che i poliziotti per bene non avranno nulla da temere.
Shlomo Yehuda 2012-12-01 17:44:07
Proprio perchè onesti ed integerrimi, i celerini dovrebbero essere a favore del numero identificativo. Siccome spesso i celerini, per i caschi e i fazzoletti a protezione dai fumogeni, sono di fatto irriconoscibili, il numero identificativo è una garanzia giuridica: dovessero essere rilevati abusi (anche i poliziotti possono farne...), il magistrato saprà con chi prendersela, e i poliziotti che non hanno subito abusi potranno non essere messi in mezzo. Il numero non serve a ledere la privacy di alcuno (nessun cittadino può essere autorizzato a sapere il nome della persona dietro il numero, serve al giudice in casi di ipotesi di reato) per cui il paragone è davvero ridicolo. Fosse così, per i tesserini col nome dei commesse e delle commesse dei grandi negozi, sarebbe lo stesso, ma nessuna e nessuno di loro, nè dei loro tifosi, ha parlato di marchiare. Perchè per i celerini deve essere diverso, visto che ogni lavoro ha dignità sociale?
rocco 2012-12-01 18:11:56
Da 2 anni a questa parte parecchi appartenenti alle forze dell'ordine sono finiti in fatti molto incresciosi,quali:droga,favoreggiamento delle prostituzione,corruzione,tentata rapina,violenza ecc ecc,quindi no dipingiamoli angeli quali non sono.Io sono anche per il test antidroga a sorpresa almeno vediamo quanti sono puliti...e al solo pensiero mi viene da ridere
Shlomo Yehuda 2012-12-01 22:33:33
Rettifico. Era ' i poliziotti che non hanno commesso abusi' e non 'subito'.
Mary C. 2012-12-01 22:34:24
Pretendere un cartellino di riconoscimento o una sigla non significa essere contro le Forze dell'ordine, anzi, sarebbe un'ulteriore forma di rispetto verso chi svolge questo lavoro e verso i cittadini. Rifiutando il codice di riconoscimento si rifiuta la trasparenza e la verità e si danno privilegi e sconti ad una categoria che di errori ne ha fatti fin troppi.
O. Manni
Paul Manoni 2012-12-02 08:01:46
I Militari di Aeronautica, Marina ed Esercito, hanno il loro cognome sul petto, anche in missione. Chiunque svolge un lavoro al pubblico, compreso il personale sanitario o i dipendenti pubblici, ha un cartellino di riconoscimento, quantomeno con un numero di matricola, se non addirittura con nome e cognome. Chi non ha nulla da nascondere, non dovrebbe farsi troppi problemi ad indossarlo, esattamente come non si fanno troppi problemi, coloro che vengono filmati da telecamere a circuito chiuso quotidianamente. Se non hai nulla da nascondere, le telecamere per te non dovrebbero essere un grosso problema, no? La sicurezza, quella vera che garantisce tutti, poliziotti e manifestanti, si fa anche attraverso quei strumenti. Chi poi la fa fuori dal vaso, viene giustamente punito.
Claudio 2012-12-02 14:28:35
"Occorre stare dalla parte dei buoni" e i buoni sarebbero quelli che ci stanno "rubando" tutto, lavoro, soldi, salute e dignità !!! No Paradisi, non sono per niente d'accordo, non sono questi i buoni da difendere, questi sono dei delinquenti, e le forze dell'ordine, se sono oneste, devono difendere le persone oneste, ma visto che (...omissis...)
rocco 2012-12-02 14:30:54
sanno di fare (...omissis...),per questo non li vogliono mettere,e poi perchè loro mi possono indentificare e io non posso identificare loro,cosa anno in più di me ,visto e considerato che i soldi per i loro stipendi da scalda sedile li paghiamo tutti ,e poi paragonare una toppa da applicare ad una giacca ad un marchio stile campo di concentramento ???(...omissis...),che l'unica cosa che fai e trovare problemi e quando non ci sono fai di tutto per crearli
Rachele 2012-12-02 18:38:04
"...che l'unica cosa che fai è trovare problemi e quando non ci sono fai di tutto per crearli". Ecco, direi che ciò mi trova perfettamente d'accordo... Quando "ce vo' ce vo'"!
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