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Senigallia: al via venerdì 1° giugno una mostra fotografica di Mario Giacomelli

"Sotto la pelle del reale" intende proporre alcuni aspetti meno noti dello scomparso artista

Manifesto "Mario Giacomelli. Sotto la pelle del reale"

Scoprire, e far conoscere, alcuni aspetti meno noti di Mario Giacomelli, fotografo, ma pure artista a tutto tondo e uomo sensibile alla realtà circostante.

Sono questi alcuni principi che hanno guidato la realizzazione di una mostra dal titolo ”Mario Giacomelli. Sotto la pelle del reale”, dedicata al grande fotografo senigalliese scomparso nel 2000, che si inaugurerà venerdì 1° giugno, alle ore 18 a Palazzo Del Duca ed alle 19 alla Galleria Arearte: fino al 28 giugno infatti entrambi i luoghi saranno coinvolti offrendo in visione, ad ingresso gratuito, circa sessanta fotografie, tutte del periodo della maturità.

Il palazzo ducale sarà aperto tutti i giorni tranne il lunedì, con orario 21-24, mentre la galleria privata farà orario 17-20.

A curare l’intera personale, Katiuscia Biondi, che spiega: “la mostra nasce da un volume con titolo omonimo (Edizioni 24 Ore Cultura), da me curato, ed intende riprenderne l’obiettivo, cioè approcciarsi a Giacomelli in maniera diversa dal solito. Le fotografie esposte destano stupore perché presentano un Mario Giacomelli nuovo e non da tutti conosciuto. Un fotografo che attraverso la sua arte intende cercare un suo percorso, dando spazio al proprio inconscio ed alle proprie paure».

C’è molto di autobiografico dunque e questo emerge in ogni fotografia – puntualizza la curatrice – dai venti inediti autoritratti esposti alla Galleria Arearte, dove Giacomelli si presenta sia come autore che come regista e attore della propria opera, ai lavori esposti a Palazzo Del Duca, una quarantina di immagini scattate e stampate dallo stesso fotografo negli ultimi anni di attività, e che appaiono la conclusione di un percorso di ricerca interiore e artistica, durato tutta la vita”.

Tra queste, le foto di “Bando”, serie del periodo 1998-1999 ispirata dalle poesie del poeta crepuscolare Sergio Corazzini, ma vi sono anche testimonianze dell’apprezzamento dell’autore per altre correnti, come l’astrattismo.

Le fotografie provengono dall’Archivio Giacomelli di Sassoferrato.

«Con questa iniziativa proseguiamo il lavoro attorno allo studio e alla valorizzazione dell’opera di Giacomelli – evidenziano il Sindaco Maurizio Mangialardi e l’Assessore alla cultura Stefano Schiavoni – In tal senso, altri eventi sono già in programma per il futuro».

Al mese di esposizione, si accompagneranno anche degli incontri pubblici con personalità del settore, come il critico d’arte Achille Bonito Oliva, il fotografo Franco Vaccari e l’esperto di body art Maurizio Cesarini, che approfondiranno alcuni aspetti della fotografia del celebre artista senigalliese.

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