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Maltempo, arriva il conto economico dei danni

Senigallia al primo posto per danni stimati nella provincia di Ancona

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Neve in piazza del Duca a Senigallia

Dopo una settimana di emergenza neve è stato stilato un primo bilancio dei danni prodotti dal maltempo in tutta la regione: è di 462.731.825,44 euro. Questa è l’attuale somma complessiva per le spese sostenute dai vari comuni della regione per far fronte alle tante emergenze causate dall’ondata di maltempo che ha travolto tutte le Marche.

Le stima economica comprende le spese sostenute per la riparazione danni segnalati dalle Province a infrastrutture e beni di proprietà, ma anche quelle valutate dai comuni, per i danni riportati da privati e imprese. Al momento, dall’attuale stima sono esclusi i settori di pesca e agricoltura.

Il Comune più colpito della provincia di Ancona risulta proprio Senigallia che guida la classifica con una somma pari al 5,5 milioni di danni al proprio patrimonio, 3,4 milioni a quello delle imprese e 2,3 per i privati. Segue Arcevia, con 3,4 mln di danni solo per i beni comunali e Falconara Marittima (3,2 mln).

Tra le province più colpite sicuramente va menzionata Pesaro Urbino: l’ammontare è stimato sui 5,7 milioni di euro di danni a strade e beni del Comune di Pergola, 2 mln per il Comune di Cantiano, 1,8 mln per il Comune di Fossombrone e 1,5 milioni per il Comune di Urbino.

Nelle tabelle comunali spicca invece il caso Ascoli Piceno che ha segnalato 12 milioni di euro di danni a beni immobili e infrastrutture comunali e 20 milioni di danni alle attività produttive. Nel Maceratese Porto Recanati indica un danno al patrimonio comunale pari a 8,5 mln, 4 mln per i privati e 3,5 mln per le imprese.

Intanto la Regione Marche, non appena sarà terminata la lista dei danneggiamenti, farà richiesta per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per far fronte ai danni in agricoltura e zootecnia provocati dall’ondata di maltempo. Il Presidente della Regione Spacca ha sottolineato: “Non sarà richiesto formalmente lo stato di emergenza, perché questo significherebbe ”entrare nel meccanismo ‘perverso’ del Milleproroghe che fa ricadere – come già avvenuto per l’alluvione di marzo – i costi dell’emergenza sui cittadini“.

Commenti
Ci sono 2 commenti
isabel 2012-02-09 16:42:04
462.731.825,44 Euro?????????????????????????????I danni delle strade??? Esiste una strada senza danni da tanto tempo???
Pierluigi 2012-02-10 11:03:26
Avete messo anche il conto del fruttivendolo e del macellaio? Come al solito c'è qualcuno che mangia grasso a volontà su queste cose! Mettere 100.000 Euro in più per le scorte fa sempre comodo!!! Vorrei conoscere i ragionieri che lavorano nei comuni della nostra regione per congratularmi con loro!!!
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