La Polizia nega il presunto pestaggio nei confronti di una persona all’interno degli uffici del Commissariato di Senigallia. Se già sabato il vicario del Questore, Ferdinando Palombi, aveva ostentato serenità, da fonti senigalliesi esce una versione dei fatti che smentisce completamente quanto denunciato dagli aderenti al centro sociale autogestito "Mezza canaja" che l’altro giorno hanno inscenato una manifestazione di protesta proprio di fronte al commissariato per denunciare il presunto abuso.
Secondo loro un uomo coinvolto in un incidente stradale era stato prelevato in malo modo da due agenti al pronto soccorso e condotto al commissariato dove alcuni poliziotti avrebbero infierito su di lui. A confermarlo, secondo il "Mezza canaja", c’è il referto medico che parla di una contusione intercostale che invece non era stata segnalata nel precedente referto, quello rilasciato dopo la visita successiva all’incidente stradale.Tutt’altra è la versione della polizia secondo cui, anzi, la presunta vittima si sarebbe resa protagonista di una serie di reati: dalla resistenza a pubblico ufficiale al rifiuto di fornire le proprie generalità fino alle minacce. Minacce anche piuttosto gravi: a quanto pare, infatti, (uomo sarebbe sieropositivo e avrebbe urlato più volte in faccia agli agenti "attenti che vi sputo addosso". I lividi sul corpo dell’uomo e tutti i traumi che ha riportato sarebbero dovuti ad atti di autolesionismo.
Il protagonista della vicenda, infatti, in stato di evidente alterazione si sarebbe lanciato più volte contro il muro del pronto soccorso e sarebbero numerosi i testimoni in grado di confermare la circostanza. L’intervento degli agenti si sarebbe dunque limitato alla forza necessaria per bloccare le escandescenze dell’uomo che stava mettendo a soqquadro il pronto soccorso e poi caricarlo sulla volante per condurlo al commissariato.
Tutto si è verificato nel pomeriggio di giovedì, dopo che l’uomo aveva causato un incidente sul lungomare di Senigallia. L’incidente, rilevato dalla Polizia stradale, al contrario di quanto sostenuto dai ragazzi del "Mezza canaja", non si sarebbe affatto concluso con una constatazione amichevole. Anzi, l’uomo che poi è diventato protagonista della vicenda si sarebbe rifiutato di fornire i propri documenti agli agenti, e poi al pronto soccorso, prima di dare in escandescenza, si sarebbe anche rifiutato di sottoporsi all’esame alcolemico.

di Marco Benarrivo
da Il Messaggero