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Tragedia in vacanza in Croazia

Stefano tradito dalla pioggia

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Rientrerà in Italia dopodomani mattina la salma di Stefano Secondini, 36 anni, il centauro che venerdì scorso è rimasto vittima di un incidente stradale nei pressi di Dubrovnik, in Croazia.
Dopo l’espletamento delle pratiche burocratiche il feretro del rappresentante di Pianello salirà a bordo di un traghetto che da Spalato mercoledì sera salperà verso il porto di Ancona, con l’arrivo previsto per la prima mattinata di giovedì.
Il funerale di Secondini dovrebbe svolgersi nel pomeriggio di giovedì nella chiesa di Pianello di Ostra dove per l’occasione sarà allestita una camera ardente. Successivamente la salma verrà tumulata nel cimitero di Corinaldo.
Ieri intanto il padre di Stefano, Gianfranco, e Fulvio Pianelli, uno dei soci della vittima nella conduzione della Plastica Valmisa, si sono recati sul luogo dell’incidente, un tratto in curva della statale che collega Dubrovnik a Spalato: “Le strade qui – racconta Pianelli dalla Croazia non sono un granché, in più il giorno del sinistro aveva appena piovuto rendendo l’asfalto, già accidentato, piuttosto viscido. Una cosa è certa, Stefano non andava forte, il tratto in curva non lo permetteva. E’ stato soltanto un tragico segno del destino.
Bastavano pochi centimetri più avanti e Stefano si sarebbe salvato, magari andando solo fuoristrada, invece è andato a sbattere diretto contro il guard-rail. Uno scontro terribile, Stefano ha urtato violentemente con la testa e da quanto ci hanno detto le autorità croate e del consolato, rompendosi l’osso del collo. Il casco era notevolmente danneggiato”.
Stefano e i suoi compagni di viaggio avevano lasciato Dubrovnik e stavano guidando verso nord. Lo schianto in sella alla moto enduro è avvenuto a 20 chilometri circa da Dubrovnik, lungo la strada di collegamento principale. Per il 36enne e gli altri centauri si doveva trattare di una vacanza mordi e fuggi: “Erano arrivati venerdì mattina – spiega Pianelli – e il loro giro non sarebbe durato moltissimo. Un week-end, appena tre giorni, con il rientro previsto per domenica. Purtroppo quella mini-vacanza è durata anche meno”.
«Il consolato – conclude Fulvio Pianelli – ci è stato molto vicino e ci ha seguiti con attenzione. Dobbiamo ringraziare tutti”.

di Pierfrancesco Curzi
dal Resto del Carlino

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Martedì 31 maggio, 2005 
alle ore 10:04
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