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A Fano per la stagione Concertistica il Trio Chitarristico di Roma

Alla sala Verdi del Teatro della Fortuna giovedi' 16 dicembre


Trio ChitarristicoLa chitarra può senz’altro contare su un fascino indiscutibile e su un pubblico giovane e presente, appassionato di uno strumento che è stato il protagonista assoluto della musica del Ventesimo secolo e simbolo di decenni di cultura giovanile attraverso cui sono passati messaggi e comunicazioni tra generazioni. Per appassionati e neofiti l’appuntamento è per giovedì 16 dicembre alla Sala Verdi del Teatro della Fortuna con un concerto del Trio Chitarristico di Roma, ospiti della Stagione Concertistica organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Fano con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, direttore artistico Fabrizio Festa.
Il Trio Chitarristico di Roma è un ensemble che gode di una ventennale e consolidata reputazione. Attualmente formato da Fabio Renato d’Ettorre, Marco Cianchi e Fernando Lepri, diffonde il repertorio esistente per questo insolito organico e propone la rivisitazione in chiave chitarristica di opere destinate in origine ad altri strumenti. A Fano presenta un programma particolarmente interessante, giocato proprio sul riarrangiamento, ad opera di Fabio Renato d’Ettorre, di songs e brani provenienti da diversi repertori.
Si comincia con quattro canzoni latino americane, repertorio nel quale la chitarra gode di una posizione privilegiata: Je consagre del compositore messicano Manuel Maria Ponce, Lundù da Marquesa de Santos e O Veliero di Heitor Villa-Lobos, brani popolareschi del principale esponente della musica colta brasiliana e infine Modinha del brasiliano Jayme Ovalle. Ancora Sudamerica, precisamente Argentina, con Oblivion e Libertango di Astor Piazzolla, musicista di origine italiana che fuse le caratteristiche del tango popolare argentino con la sensibilità musicale colta europea; due brani che rappresentano i poli opposti di questo genere, il primo intriso di un sentimentalismo tenue ed evanescente, il secondo di pulsante istintività. Ci spostiamo poi in Europa, prima nella Spagna del celebre chitarrista Andres Segovia nelle vesti di compositore di una suite, Remembranzas, nata da una libera ristesura per tre chitarre di alcune delle sue composizioni. Poi nella Germania di Kurt Weill ancora con una suite, Lieder Parade, costruita sui temi di brani dall’Opera da tre soldi, Happy End e Marie Galante. Ed infine nella nostra Italia con Cinevisioni, fantasia su musiche di Nino Rota dai film La bisbetica domata, Casanova, La strada, Il Gattopardo, La dolce vita, Otto e mezzo. Un acquerello del melodismo italiano dal periodo barocco all’opera buffa sino alla realtà popolaresca oscillando fra una cantabilità ora nobile, ora villereccia, che alterna sentimentalismo e ironia.Uno sguardo al Novecento musicale attraverso la chitarra che viene così presentata nella sua completezza, strumento che esprime un grande virtuosismo ed insieme che accompagna la nostra quotidianità, con la sua capacità di evocare passioni e sentimenti.
dall’Ufficio Stampa Teatro della Fortuna

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Mercoledì 15 dicembre, 2004 
alle ore 10:33
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