Tre preziosi antichi volumi tornano all’archivio storico vescovile
Terminati i laborosi restauri condotti a Fabriano
Sono tornati nell’Archivio Storico Vescovile della Diocesi di Senigallia, dopo un elaborato restauro, tre antichi volumi manoscritti, carichi di tanta storia del territorio. Nell’anno dedicato a “I Della Rovere” e celebrati nell’intera Regione con una grande mostra appena conclusa, la Diocesi di Senigallia presta una speciale attenzione al “periodo roveresco” il quale sensibilmente caratterizzò la storia della città e dell’intera Marca.Ecco dunque, grazie alla preziosa sponsorizzazione operata da parte della Banca Popolare di Ancona, che è oggi possibile rileggere nella loro intera bellezza volumi carichi di significato, quale il Tiraboschi. Si tratta infatti delle Arme gentilizie de Vescovi di Senigaglia, che si sono potute trovare, raccolte e Blasonate dal Sig. Tiraboschi, secondo le regole della scienza Araldica, miniate con i suoi colori […]e metalli realizzato nel 1735.
Il preziosissimo volume conserva le principali gesta di tutti i Vescovi del periodo Roveresco e, cosa di primaria importanza, è la fonte dalla quale è possibile trarre le “arme gentilizie” a colori, ovverosia gli stemmi vescovili dei “Della Rovere”, splendidamente acquerellati da sapienti decoratori, nonché gli stemmi vescovili della gran parte dei prelati che, sino ad oggi, hanno guidato la Chiesa senigalliese. Ma, accanto a questo volume, la storia dei Della Rovere si inserisce pure con l’accurato restauro di un volume cartartaceo di cm. 28×41,5 che accoglie una serie di “atti notarili” dal 1429 al 1473, quale prodromo all’avvento dei savonesi nella storia di Senigallia e, soprattutto, con il minuto recupero di un volume particolarmente segnato dal tempo, quale erano le Ordinanze, Editti, Decreti, Bolle concernenti Affari e Oggetti della Giustizia, dal 1608 al 1661: gli Editti sono del Duca d’Urbino Luogotenente. “Il Laboratorio di Restauro del Monastero di San Silvestro di Fabriano, diretto da Don Vincenzo Fattorini osb – ha spiegato il can.co Pier Domenico Pasquini, Delegato Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici – ha condotto un sapiente lavoro di restauro che consente nuovamente di godere appieno la bellezza di questi volumi e, al contempo, ne consente una migliore consultazione da parte dei tanti storici e studenti che, proprio nell’Archivio Storico Vescovile trovano un importante luogo di ricerca. Va dunque dato merito al Banca Popolare di Ancona di aver sponsorizzato questo lavoro di restauro che consente il recupero scientifico di tre manufatti, effettuato sotto la direzione della competente Soprintendenza Archivistica per le Marche”. L’Archivio Storico Vescovile si conferma come un prezioso contenitore di storia locale. “Concordiamo col dire che la Curia vescovile, nel corso dei secoli, ha conservato importanti tracce di storia attraverso i documenti presenti nei propri archivi. Tutt’oggi, attraverso un’apertura regolare degli stessi al pubblico degli studiosi, si dà la possibilità di approfondire la conoscenza delle vicende delle città e paesi di questa Diocesi di Senigallia; è evidente come l’intervento di restauro in questione consente di leggere volumi prima di difficile consultazione, stante il precario stato di conservazione”. Ovviamente resta ancora molto da fare.
“E’ un patrimonio immenso quello degli archivi ecclesiastici della Diocesi e delle Parrocchie: siamo appena all’inizio dei restauri ma, grazie alla presenza di importanti mecenati, si potrà evitare la dispersione di fondamentali notizie che ci permettono di conoscere con accuratezza il nostro passato”.
dalla Diocesi di Senigallia


























Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!