Massimo Olivetti, ritengo necessario intervenire pubblicamente rispetto alle recenti dichiarazioni sul raggiungimento del milione di presenze turistiche a Senigallia sotto la tua amministrazione. A sentire i discorsi che fai sembra che tu abbia raggiunto dei risultati storici straordinari, e invece hai deluso in quello che negli ultimi anni (a detta tua) è stato il comparto più attenzionato dalla Giunta. Olivetti spendere il doppio dei soldi per ottenere gli stessi risultati di 10 anni fa, è un fallimento.

I numeri, da soli, non raccontano tutta la verità. Senigallia aveva già raggiunto risultati analoghi negli anni precedenti alla pandemia (superato il milione di presenze nel 2013-14-15-16-17, poco sotto il milione nel 2018 e 2019), in un contesto in cui le risorse pubbliche destinate alla promozione e agli eventi erano nettamente inferiori. Presentare oggi questo dato come una conquista eccezionale, significa ignorare la storia recente della città e il lavoro svolto per decenni dagli operatori del territorio.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un utilizzo massiccio di fondi pubblici per l’acquisto di eventi e format promossi nei circuiti fieristici e nazionali. Eventi spesso scollegati dall’identità locale, calati dall’alto e privi di un reale coinvolgimento del tessuto economico, culturale e associativo di Senigallia. Una strategia che ha privilegiato la quantità e l’effetto annuncio, a discapito della qualità e della continuità.

Molti di questi eventi hanno prodotto benefici limitati e temporanei, favorendo in larga parte soggetti esterni, mentre le imprese locali, le associazioni culturali e le realtà storiche del territorio sono state marginalizzate o coinvolte solo in modo accessorio. Questo approccio non costruisce un sistema turistico solido, ma genera dipendenza da iniziative costose e ripetitive.

Ritengo inoltre scorretto attribuire l’aumento delle presenze esclusivamente all’azione amministrativa.

L’introduzione del CIN – Codice Identificativo Nazionale – ha contribuito in modo significativo all’emersione e alla regolarizzazione di strutture ricettive e locazioni brevi, incidendo direttamente sui dati ufficiali. Si tratta di un fattore normativo nazionale che ha avuto un impatto oggettivo e che non può essere ignorato senza offrire una rappresentazione parziale della realtà.

Il turismo non è uno slogan né un numero da esibire, ma lavoro, investimenti, identità e futuro. Come Movimento 5 Stelle avremmo auspicato una politica più attenta alla valorizzazione delle competenze locali, alla costruzione di eventi nati dal territorio e a una visione condivisa, capace di lasciare un’eredità duratura alla città.

Il Summer Jamboree è nato ed è cresciuto con una forte identità culturale cittadina, e per questo motivo è esploso e ancora dura dopo 25 anni. Il Caterraduno fu portato a Senigallia niente di meno che dall’allora Assessore alla Cultura Rebecchini, che Lei in maniera irriguardosa ha tentato, nell’ultimo Consiglio Comunale, di denigrare.

Olivetti, non hai trovato neanche una persona nel centro-destra che fosse in grado di gestire il turismo, e hai chiesto ad un ex Assessore del Pd di aiutarti. Ma senza nessun risultato degno di nota. Andare in giro a comprare con i soldi nostri format pre-confezionati, come per esempio i 122mila euro dei soldi nostri spesi per far giocare a Padel sulla spiaggia l’ex calciatore Vieri ed i suoi amici sconosciuti…… Che ideona!

Prima di celebrare traguardi che Senigallia aveva già conosciuto senza spendere tutti quei soldi, crediamo sia doveroso aprire una riflessione pubblica su come sono state utilizzate le risorse dei cittadini, su quali risultati strutturali siano stati realmente ottenuti e su quale modello turistico si intenda lasciare in eredità.

Paolo Battisti, M5S Senigallia – parte del Gruppo Territoriale Valmisa