Negli ultimi giorni l’Unione dei Comuni “Le Terre della Marca Senone” è stata oggetto di polemiche tanto gravi quanto infondate.

La richiesta di convocazione del Consiglio, sottoscritta da tutti i Capigruppo per audire la Giunta sulle prospettive dell’Ente, è stata messa in discussione con l’accusa – non formalizzata da alcuno dei diretti interessati – di contenere firme “false”.

In realtà, ogni sottoscrizione è frutto di un’assunzione di responsabilità consapevole da parte dei Consiglieri, alcuni dei quali hanno conferito “delega informale” al primo firmatario, per meri motivi organizzativi.

Nessuno ha mai smentito o revocato la propria adesione. Parlare di “firme false” è quindi del tutto scorretto e fuorviante.
Grave e inspiegabile è stata la scelta della Segretaria dell’Unione di non presenziare alla seduta, rifiutandosi di fornire chiarimenti regolamentari e spingendosi a rassegnare le dimissioni.

Un gesto che, anziché chiarire, ha contribuito ad alimentare un clima tossico.
Ma ancora più allarmante è la corsa, da parte di alcune forze politiche, a strumentalizzare l’episodio con comunicati allarmistici, usando parole come “reato”, “firme false”, “ombra sulla legalità”, senza che vi sia una sola denuncia formale, né alcun riscontro oggettivo.

Le Istituzioni non sono scatole vuote da usare per la propaganda personale: sono arterie e vene del vivere comune, il sistema circolatorio di una democrazia che funziona.
Scendere a questi livelli, mentre i cittadini affrontano difficoltà reali ogni giorno, è imbarazzante per chi è stato eletto proprio per rappresentarli.

Ci si chiede: per fare cosa, davvero?
Un ringraziamento va ai tanti dipendenti dell’Unione, che con responsabilità, competenza e generosità continuano ogni giorno a garantire servizi essenziali per i cittadini, anche in un clima avvelenato da inutili polemiche.

Lì, 23 Luglio 2025
Fiorenzo Quajani
Presidente del Consiglio
Unione dei Comuni Le Terre della Marca Senone