Continua la distruzione del nostro patrimonio verde pubblico, e per l’amministrazione va tutto bene. Sembrerebbe che per questa amministrazione le sole reazioni possibili alle loro iniziative siano proteste in strada (alle quali magari poi inviare le forze dell’ordine?) oppure tutto va bene. Questo è il tenore del confronto democratico in questa città, dove discutere delle cose importanti portando argomenti solidi viene considerata polemica, e chi urla più forte fa quel che vuole.

Ancora una volta si parla di alberi ammalati, ma di cosa?

Non ci viene detto, come se fosse poco importante. Per saperlo ci costringono ad affrontare la solita trafila degli accessi agli atti, che gli uffici non consegneranno fino all’ultimo giorno utile, quando ormai è tutto abbattuto: una triste tattica di arretramento di fronte alla trasparenza e al diritto dei cittadini di sapere che cosa si decide del bene pubblico e perché.

Quali alberi verranno piantati e quando? Che fretta c’era di abbattere ora tutto, con il caldo intenso in arrivo e tenendo conto che è anche vietato abbattere alberi in questo periodo dell’anno, se non in caso di pericolo di caduta imminente? La perizia dice questo?

E i marciapiedi? Privati degli alberi e da mesi lasciati com’erano sono più impraticabili e pericolosi di prima, in barba alla sicurezza dei pedoni!

No, non va tutto bene, non è andato tutto bene: centinaia di altri alberi adulti sono stati distrutti (dopo quelli lungo via Cellini presso l’RSA, come quelli in viale A. Garibaldi, come quelli sul lungomare, su Stradone Misa, in viale dei Pini, le decine di grandi alberi all’ospedale, e ognuno potrebbe aggiungere altri esempi) e Senigallia è sempre più calda, sempre più triste, più grigia, più inquinata.

Oggi non si può ignorare il fatto che un albero messo a dimora adesso non può sostituire un albero adulto abbattuto, in nessuna delle sue funzioni, e non lo farà prima di 20 o 30 anni (dato anche il crescente riscaldamento globale che certo non risparmia Senigallia).

Il criterio della gradualità delle sostituzioni è totalmente sconosciuto all’Ufficio Verde del Comune di Senigallia.

Ci vengono promessi nuovi impianti di alberi, che poi spesso, se impiantati, vengono abbandonati e non curati. Gli impianti sono stati fatti spesso senza preparare adeguatamente il terreno, in piccole buche fatte tra i sassi o il cemento tanto per fare.

Sfalci e abbattimenti sono l’unica occupazione di questa amministrazione, che ricorre sempre alla paura e rarissimi casi di caduta per giustificare qualsiasi operazione di eliminazione di verde pubblico.

Chiediamo più trasparenza e condivisione nelle decisioni, e una gestione del nostro verde urbano che sia consapevole delle vere emergenze che stiamo affrontando e che riguardano la salute di tutti.

Da Comitato Alberincittà