Progetti alternativi per ponte Garibaldi: la quarta proposta presentata a Senigallia
Ancora una soluzione sviluppata da arch. Buratti e designer Pepe, ora al lavoro su un nuovo progetto di prossima divulgazione

Nell’annunciare che l’arch. Massimo Buratti e il designer Adriano Pepe stanno predisponendo un nuovo progetto di ponte a raso che renderemo noto nei prossimi giorni, oggi presentiamo il quarto progetto reso pubblico al convegno dello scorso giovedì a San Rocco.
La proposta, elaborata dall’arch. Massimo Buratti assieme al designer Adriano Pepe, si ispira al ponte originario, precedente alla demolizione, proponendo un sistema di sollevamento meccanico mediante martinetti azionati in seguito all’allarme alluvione.
Nel momento della salita, due paratie chiuderebbero il varco lasciato dal ponte per impedire la fuoriuscita di acqua in caso di piena.
Questa soluzione, dal carattere storico e simbolico, mira a conservare la memoria architettonica dell’opera esistente, integrandola con le esigenze funzionali e idrauliche attuali.
Il progetto prevede la riproduzione stilistica dei volumi e dei prospetti storici, in modo da garantire un forte richiamo alla tradizione urbana, pur rispettando i vincoli imposti dai requisiti di sicurezza.
I percorsi ciclopedonali e la terrazza panoramica, già presenti nelle altre soluzioni (soluzione 1 – soluzione 2 ndr), sono mantenuti, assicurando la continuità della vista verso il Foro Annonario e il mare.
Nel complesso questa soluzione punta a unire memoria storica, funzionalità e sicurezza.
Caratteristiche architettoniche principali:
– Struttura orizzontale a basso profilo visivo, in acciaio e calcestruzzo, con linee pulite e coerenza materica con l’ambiente urbano.
– Assenza di rampe imponenti.
– Accesso alle quote esistenti come nel ponte Garibaldi demolito.
– Illuminazione diffusa dal basso, a luce calda, per esaltare la materia e l’atmosfera serena del luogo.
– Approccio formale: architettura sobria, equilibrata e contemporanea, integrata nel paesaggio fluviale.
Caratteristiche di questo progetto:
1. Viene mantenuta la viabilità su via Rossini, che nel progetto Acquaroli Olivetti verrà invece chiusa all’altezza del “lavatoio del Coppo” fino a via Montenero facendo così impazzire il traffico e scaricandolo tutto lungo i Portici Ercolani.
2. Viene conservato lo stesso sedime del precedente Ponte Garibaldi garantendo così la visuale prospettica da Porta Mazzini al ponte così come era stato previsto nell’allargamento settecentesco della città.
3. Non ci sono rampe di accesso.
4. E’ prevista una seduta panoramica che guarda a valle, e cioè ai Portici Ercolani fino al Foro Annonario. Questa balconata panoramica sarà sicuramente un importante punto di forza dal punto di vista del godimento del nostro patrimonio storico artistico e un nuovo polo di attrazione turistica.
La proposta introduce un sistema di sollevamento dinamico dell’impalcato, in grado di garantire il Franco Idraulico richiesto solo in caso di piena, mantenendo invece un profilo basso e armonico in condizioni ordinarie.
Sistema di Sollevamento (Franco Idraulico Dinamico)
– Tecnologia: martinetti idraulici ad alta capacità integrati nelle spalle e/o nelle pile.
– Funzionamento: in caso di allerta idraulica, il sistema si attiva automaticamente, innalzando l’impalcato fino alla quota di sicurezza prevista (H_{FI}).
– Gestione: controllo automatizzato e interfacciato con i sistemi di allerta meteo-idrologica della Protezione Civile.
Sicurezza Idraulica Complementare
– Elemento di protezione: paratie mobili anti-esondazione, collocate presso le spalle e le banchine fluviali.
– Funzione: chiusura automatica dei varchi generati dal sollevamento del ponte, prevenendo l’ingresso dell’acqua sulla sede stradale.
– Attivazione: sincronizzata con il sistema di sollevamento, per garantire continuità di protezione.
Massimo Buratti:
Membro dell’Istituto Italiano dei Castelli, Massimo Buratti consegue la laurea in Architettura presso l’Istituto Superiore di Architettura Saint-Luc di Bruxelles.
Dopo aver svolto il praticantato presso lo studio ETAU di Bruxelles, nel 1983 rientra in Italia, collaborando con lo studio dell’architetto Carancini di Roma.
Nel corso della sua attività, Buratti ha curato il restauro di numerose chiese e collaborato con amministrazioni pubbliche per progetti di recupero di castelli, rocche, mura, torri, musei, giardini storici e piazze.
La sua esperienza abbraccia inoltre la riqualificazione urbana ed architettonica, la progettazione residenziale e la redazione di Piani dei Centri Storici e Piani del Colore.
Adriano Pepe
Ha seguito corsi specialistici in Architettura e Design dello Spazio presso lo Swiss Institute for Disruptive Innovation (SIDI).
Si occupa di design architettonico residenziale, con un approccio orientato ai principi della bioarchitettura e alla sostenibilità ambientale e collabora con diversi studi di architettura nazionali per ottimizzare il linguaggio estetico dei progetti.
È titolare di Solaria Group, studio di project management dedicato alla realizzazione di edifici ecosostenibili e di alto valore estetico, e di APdesign, studio di progettazione focalizzato sull’innovazione formale e sulla qualità dello spazio abitativo.
Marco Lion
Presidente Italia Nostra
Sezione di Senigallia




























Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!