Il terzo dei quattro progetti alternativi del nuovo ponte Garibaldi presentati a Senigallia
Associazioni ambientaliste e di tutela rendono pubblica un'altra soluzione sviluppata dall'arch. Buratti e dal designer Pepe

Il progetto sviluppato dall’arch. Massimo Buratti assieme al designer Adriano Pepe, che qui presentiamo, è il terzo dei quattro resi pubblici al convegno dello scorso giovedì a San Rocco.
La proposta, elaborata dall’arch. Massimo Buratti assieme al designer Adriano Pepe, è concettualmente analoga alla precedente presentata da questo gruppo di lavoro prevedendo una quota del ponte più contenuta, allineata all’altezza del parapetto esistente.
Caratteristiche di questo progetto con altezza ridotta del ponte e maggiore integrazione ambientale:
1. Questa soluzione prevede il posizionamento del nuovo ponte all’altezza degli attuali argini e potrebbe anche prevedere l’utilizzo di martinetti prima di una eventuale piena del fiume Misa.
2. Viene mantenuta la viabilità su via Rossini, che nel progetto Acquaroli Olivetti verrà invece chiusa all’altezza del “lavatoio del Coppo” fino a via Montenero facendo così impazzire il traffico e scaricandolo tutto lungo i Portici Ercolani.
3. Viene conservato lo stesso sedime del precedente Ponte Garibaldi garantendo così la visuale prospettica da Porta Mazzini al ponte così come era stato previsto nell’allargamento settecentesco della città.
4. Le rampe di accesso hanno una pendenza minore rispetto al ponte con franco idraulico massimo e sono anche di minore lunghezza.
5. Sono previsti due percorsi ciclo-pedonali, a norma, sia nel lato a monte che in quello a valle del ponte. Questo a differenza del progetto Acquaroli Olivetti che prevede un solo percorso pedonale lato monte del ponte. Un percorso, questo previsto dal progettista Anas, che, per la ridotta dimensione, non potrà essere utilizzato per la viabilità ciclabile!
6. E’ prevista una seduta panoramica che guarda a valle, e cioè ai Portici Ercolani fino al Foro Annonario. Questa balconata panoramica sarà sicuramente un importante punto di forza dal punto di vista del godimento del nostro patrimonio storico artistico e un nuovo polo di attrazione turistica.
Grazie alla realizzazione delle vasche di espansione, il ponte beneficia di un franco idraulico ridotto, che consente di abbassare l’altezza complessiva senza compromettere la sicurezza idraulica, migliorando l’inserimento e la percezione visiva nel contesto urbano.
Le rampe di accesso hanno una pendenza minore rispetto al ponte con franco idraulico massimo e sono anche di minore lunghezza, ciò permette di eliminare i vani ascensore, semplificando la fruizione e riducendo gli elementi tecnici a favore di un linguaggio architettonico.
In corrispondenza degli assi viari principali (Via Felice Cavallotti e Via Montenero) sono previsti elementi scultorei — statue o installazioni da definire in fase esecutiva — concepiti come presenze simboliche e punti di riferimento urbani.
Nel complesso, la soluzione mira ad ampliare la qualità architettonica e la percezione armonica del fronte fluviale.
Massimo Buratti
Membro dell’Istituto Italiano dei Castelli, Massimo Buratti consegue la laurea in Architettura presso l’Istituto Superiore di Architettura Saint-Luc di Bruxelles.
Dopo aver svolto il praticantato presso lo studio ETAU di Bruxelles, nel 1983 rientra in Italia, collaborando con lo studio dell’architetto Carancini di Roma.
Nel corso della sua attività, Buratti ha curato il restauro di numerose chiese e collaborato con amministrazioni pubbliche per progetti di recupero di castelli, rocche, mura, torri, musei, giardini storici e piazze.
La sua esperienza abbraccia inoltre la riqualificazione urbana ed architettonica, la progettazione residenziale e la redazione di Piani dei Centri Storici e Piani del Colore.
Adriano Pepe
Ha seguito corsi specialistici in Architettura e Design dello Spazio presso lo Swiss Institute for Disruptive Innovation (SIDI).
Si occupa di design architettonico residenziale, con un approccio orientato ai principi della bioarchitettura e alla sostenibilità ambientale e collabora con diversi studi di architettura nazionali per ottimizzare il linguaggio estetico dei progetti.
È titolare di Solaria Group, studio di project management dedicato alla realizzazione di edifici ecosostenibili e di alto valore estetico, e di APdesign, studio di progettazione focalizzato sull’innovazione formale e sulla qualità dello spazio abitativo.
Marco Lion
Presidente Italia Nostra
Sezione di Senigallia































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