Dove il digitale ha fatto davvero la differenza in Italia
Una vera trasformazione di processi, abitudini e produttività

Negli ultimi anni la digitalizzazione italiana ha compiuto un salto di qualità misurabile: dalla connettività ai pagamenti, dai servizi pubblici alla sanità, fino all’adozione di tecnologie avanzate nelle imprese.
Non si tratta solo di nuovi strumenti, ma di una vera trasformazione dei processi, delle abitudini e della produttività. La strategia europea per il Decennio Digitale e le risorse del PNRR hanno dato un’accelerata importante, con progressi tangibili su infrastrutture e servizi.
Reti e connettività: la base dell’accelerazione
Secondo AGCOM, a fine 2024 il 95,8% delle famiglie italiane è raggiunto da reti di almeno 30 Mbps, il 90,8% da reti superiori a 100 Mbps e la copertura in fibra ad altissima capacità ha superato il 70%, più che raddoppiata rispetto al 2020. Restano divari nelle aree rurali, ma il salto infrastrutturale ha creato le condizioni per la diffusione di nuovi servizi digitali e per la competitività delle imprese.
Cittadini sempre più online
Anche sul fronte degli usi quotidiani i dati confermano la crescita. Istat rileva che nel 2024 l’86% delle famiglie italiane ha accesso a Internet e quasi una persona su due ha acquistato beni o servizi online nell’ultimo anno. Aumenta anche l’utilizzo del web per dialogare con la Pubblica Amministrazione e per i servizi bancari. Restano forti differenze legate all’età e al territorio, ma la tendenza generale è chiara: il digitale è ormai parte integrante della vita di milioni di italiani.
Pagamenti digitali: meno contante, più sicurezza
Il 2024 segna un momento simbolico: per la prima volta i pagamenti digitali hanno superato il contante in termini di valore transato, raggiungendo il 43% contro il 41% del denaro fisico. Carte, wallet e sistemi contactless hanno accelerato questa transizione. La Banca d’Italia evidenzia inoltre che le frodi restano contenute, con un’incidenza molto bassa sulle operazioni con carta. Si tratta di un cambiamento che porta benefici sia in termini di comodità che di tracciabilità e sicurezza.
PA digitale: servizi più vicini al cittadino
La Pubblica Amministrazione è uno degli ambiti che più ha beneficiato della digitalizzazione. Oggi milioni di italiani accedono ai servizi grazie a SPID o CIE, pagano tributi e multe online tramite pagoPA e consultano referti e documenti in modalità digitale. Nel 2024 la piattaforma pagoPA ha gestito oltre 400 milioni di operazioni, per un valore superiore ai 90 miliardi di euro. Questi numeri raccontano una realtà che, fino a pochi anni fa, sembrava irraggiungibile.
Sanità digitale: fascicolo elettronico e telemedicina
Uno dei fronti più innovativi è la sanità. Il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 ha reso accessibili e interoperabili i dati clinici dei cittadini in tutto il Paese, mentre la telemedicina sta entrando a regime con linee guida nazionali e progetti di telemonitoraggio e televisivi. L’obiettivo è migliorare la presa in carico dei pazienti cronici, ridurre i tempi di attesa e garantire cure anche in aree difficili da raggiungere. Un passo avanti che può incidere concretamente sulla qualità della vita.
Imprese tra cloud, e-commerce e intelligenza artificiale
Il tessuto produttivo italiano sta accelerando sulla trasformazione digitale. Secondo Istat, nel 2024 più del 20% delle imprese con almeno dieci addetti ha venduto online e oltre il 70% delle PMI ha raggiunto un livello “di base” di intensità digitale. Cresce anche l’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale, ormai presenti in quasi una grande impresa su tre. Questi dati raccontano una transizione che va oltre la semplice tecnologia: le aziende italiane stanno ripensando i modelli di business.
Giochi online: tra regolazione e tutela
Il comparto dei giochi online e delle slot è un banco di prova particolare della digitalizzazione. L’Italia ha scelto un approccio basato su regole chiare e strumenti di protezione: il divieto di pubblicità introdotto con il Decreto Dignità e il Registro Unico delle Autoesclusioni hanno dato forma a un sistema che mette al centro la trasparenza e la responsabilità. I dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli mostrano una crescita significativa della raccolta sul canale online, a conferma di un consumo che si è spostato sulle piattaforme digitali.
























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