“Rsa, solo briciole”
"Forse sarebbe stato meglio che i membri di FdI si fossero presentati alla conferenza stampa semplicemente come candidati alle prossime elezioni regionali in cerca di consenso"

Avevamo scritto che finalmente si erano svegliati: dopo 5 anni di malgoverno e di silenzio a tutte le proposte giunte da ogni livello (comunale, regionale, enti gestori) era arrivato il comunicato stampa di Fratelli d’Italia sull’ “eccezionale” contributo uscito dal cappello di Acquaroli e company per sostenere le RSA.
Naturalmente ce ne eravamo rallegrati, ma servono alcune puntualizzazioni, perché alcuni aspetti lasciano perplessi.
Con tono trionfale, in conferenza stampa il candidato di Fratelli D’Italia per le prossime elezioni regionali Corrado Canafoglia e l’ipotetico candidato Massimo Bello dello stesso partito, con rara solerzia se guardiamo ai provvedimenti di questi anni della regione Marche per le tematiche sociali, avevano strombazzato il provvedimento, senza naturalmente far mancare un attacco a Mangialardi e Carancini, consiglieri di minoranza, che quindi non governano, rei di aver espresso riserve su questo operazione.
Sono 5 anni che gli enti gestori chiedono un maggior intervento economico per il servizio importantissimo che stanno svolgendo; soprattutto dopo che gli eventi del COVID e l’inflazione li hanno messi in enorme difficoltà, tanto che molte strutture stanno minacciando di chiudere, ma finora hanno ricevuto tante promesse e solo le “briciole”.
Miracolosamente a tre mesi dalle elezioni, arriva la manna dal cielo. Ma se andiamo a vedere tutta questa “ricchezza” restiamo esterrefatti. Dei 3 interventi presentati, l’aumento della quota sanitaria, ovvero il contributo quotidiano che la regione elargisce alle strutture, arriva alla fantasmagorica cifra di 2,87 € al giorno, molto al di sotto della richiesta degli enti gestori e del contributo dato alle strutture in altre regioni. Sempre meglio di niente, ma con gli aumenti del carrello della spesa e gli stipendi fermi, è una goccia nel mare.
Anche sul contributo alle famiglie, capitolo di intervento che ha molta presa sugli elettori, se andiamo a vedere i termini del finanziamento, vediamo che sarà erogato solo in base al reddito ISEE, previa domanda da fare in regione che farà una graduatoria regionale, in base alla quale saranno erogati fondi “fino a” 250 € mensili per gli anni 2026 – 27; alla faccia della semplicità e della sburocratizzazione!
Da ultimo poi l’intervento “2”, per il miglioramento dei servizi. Riguarda un contributo agli enti gestori “per assegnare contributi a fronte dell’avvio di servizi nuovi e/o aggiuntivi”, ad enti che non “non hanno beneficiato di alcun incremento tariffario negli ultimi due anni”; sarà però per un periodo limitato e senza alcuna garanzia che venga approvato né reiterato. In altre parole gli enti devono fare progetti innovativi che saranno “forse” finanziati per 2 anni, senza nessuna garanzia di continuità, previa presentazione di domanda ed eventuale approvazione.
Quindi, in definitiva, un’azione minima, che non va a coprire l’enorme aumento delle spese di questi 5 anni, con interventi complicati da ottenere e limitati nel tempo. Forse sarebbe stato meglio che i membri di FdI si fossero presentati alla conferenza stampa semplicemente come candidati alle prossime elezioni regionali in cerca di consenso.


























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