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Da Senigallia a Tripoli: Stefano Sartini dirige in TV la riapertura del Museo Nazionale Libico

Regia televisiva senigalliese per un evento storico che ha celebrato la cultura libica: "Felice e orgoglioso del risultato"

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Stefano Sartini, regista TV

Una serata storica ha segnato a Tripoli la riapertura del Museo Nazionale Libico presso la Saraya al-Hamra, il celebre Palazzo Rosso nel cuore di Tripoli. L’evento, seguito in diretta televisiva su tutti i canali libici e sulle principali piattaforme social, è stato un vero spettacolo di portata internazionale, curato dal regista televisivo senigalliese Stefano Sartini.

Con una regia orchestrata su ben 22 telecamere, Sartini ha guidato una produzione articolata che ha coinvolto troupe italiane, turche e libiche, un’orchestra di oltre 70 musicisti e più di 60 artisti, tra ballerini ed esibizioni aeree fino a 20 metri di altezza. Lo show, durato oltre due ore, ha ripercorso la storia della Libia fino ai giorni nostri, celebrando la cultura e il patrimonio del paese.

Felice ed orgoglioso di aver curato la regia televisiva in diretta della cerimonia internazionale di apertura del Museo Nazionale della Libia a Tripoli – ha dichiarato SartiniRingrazio Balich BWS per la fiducia, Studio Festi per le incredibili coreografie, e tutti i reparti luci e audio. Ma soprattutto un grazie speciale alla mia squadra, composta da grandi professionisti, che ha reso possibile questo evento storico”.

All’inaugurazione hanno partecipato il Primo Ministro libico Abdul Hamid Dbeibah, numerosi ministri, membri del Parlamento, dell’Alto Consiglio di Stato, ambasciatori tra cui quello italiano Gianluca Alberini, e rappresentanti diplomatici da tutto il mondo. Parallelamente, diverse ambasciate libiche hanno organizzato celebrazioni simultanee, da Roma ad altre capitali internazionali.

Il Primo Ministro Dbeibah ha definito l’apertura del museo “un ritorno alla casa della civiltà libica”, sottolineando come l’istituzione non sia solo un contenitore di reperti archeologici, ma la memoria di un’intera nazione. La scelta di Tripoli come sede del museo rappresenta un ritorno alle origini e una valorizzazione del ruolo storico della città come centro culturale e punto di incontro internazionale.

L’evento ha consolidato ancora una volta la reputazione di Sartini come regista capace di coordinare produzioni complesse a livello internazionale, portando ancora una volta il proprio nome e quello della sua città, Senigallia, sulla scena culturale.

Luca Ceccacci
Pubblicato Sabato 20 dicembre, 2025 
alle ore 10:00
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