Fosso Sant’Angelo: “Nulla è cambiato…anzi”
L'ing. Mauro Rognoli: "Il problema della esondazione del S. Angelo si riconduce ad una cattiva manutenzione dell’alveo"

Dal ‘’CONSIGLIO GRANDE’’ del 2 febbraio 2025. Intervento del Sindaco Olivetti:
‘’… e ancora di più siamo una Città che per avere bella una spiaggia è riuscita a interrare dei fossi, non ultimo Fosso Sant’Angelo e, sulla base di questo, noi ci siamo trovati di fronte a delle calamità incredibili. Io vi dico che è una Città strana……’’ Il Sindaco disse allora che non capiva i cittadini. L’ incomprensione però è reciproca poiché interventi sul territorio comunale sono stati fatti nonostante la contrarietà di molti cittadini. Ad esempio cito il taglio di un centinaio di pini per i lavori di ‘’RISANAMENTO CONSERVATIVO!!!’’ del Viale A. Garibaldi che diventerà tra poco, tra calura e asfalto, insostenibile per i cittadini residenti in quella zona. La questione del rilascio del permesso a costruire dell’antenna del Cavallo avvenuta senza alcun avviso e trasparenza amministrativa che ha alterato il versante prospiciente il water-front, e altre situazioni analoghe…….
In questo stralcio dell’ intervento, il Sindaco Olivetti, contestava la ‘’tombinatura’’ del fosso S. Angelo a valle del ponte sulla SS. Adriatica e il lungomare, eseguita dalla Regione Marche alla fine degli anni 80. Il Comune poi nel 2000 risanò la parte a mare, su richiesta degli operatori della zona stante le precarie condizioni igienico – sanitarie che si avevano per la difficoltà, soprattutto nel periodo estivo, di deflusso a mare delle acque del fosso. Furono allora poste in opera 6 tubazioni interrate nella spiaggia per il tratto che dal lungomare arriva fino al manufatto in calcestruzzo realizzato a pochi metri dalla battigia, idonee per il transito della portata in arrivo da monte in caso di piena.
L’All.1 mostra le ‘’portelle’’ aperte in modo da poter far fuoriuscire la portata in arrivo.
E’ evidente che tutte le opere hanno bisogno di manutenzione per mantenere efficienti le sezioni delle tubazioni dalla sedimentazione di trasporto solido e vegetale e, nel caso del S. Angelo, per evitare l’intasamento delle tubazioni, è stata posta una griglia (All.2) capace di intercettare le ramaglie più grossolane e far defluire le sole acque. E’ altrettanto chiaro che ’’ l’intrappolamento’’ della griglia per l’accumulo di materiale trasportato può avere l’effetto di ridurre il deflusso delle acque ed è per questo motivo che il Piano di Protezione Civile Comunale prevede, in caso di allerta meteo, la presenza di un mezzo meccanico capace di disostruire la griglia dai materiali bloccati e quindi garantire il deflusso a valle.
Nell’ultima piena, quella del 27 marzo 2025 il S. Angelo aveva raggiunto un livello di guardia prossimo ad esondare, ma non appena arrivato, con ritardo, un automezzo munito di ‘’ragno’’ e rimossi, gli arbusti e rifiuti vari che ostruivano la griglia posta sotto il ponte di via Podesti (All.2) la portata in arrivo è transitata ed il livello si è regolarizzato.
All. 2 foto del 26 aprile 2025
Pertanto il problema della esondazione del S. Angelo si riconduce ad una cattiva manutenzione dell’alveo, ma il fatto di tenere pulite le grate e garantire l’apertura delle ‘’portelle’’ è un problema che riguarda Lei Sindaco.
In questo momento l’uscita a mare di una eventuale piena del fosso è impedita da sabbia accuratamente riportata a ridosso del manufatto in calcestruzzo lasciando libera solamente la ‘’portella centrale’’ All.3 e All.4
All.3 foto del 26 aprile 2025
all.4 foto del 26 aprile 2025
La domanda che ora sorge spontanea, dopo che lei ha annunciato qualche mese fa (fine 2024) all’Auditorium S. Rocco la realizzazione del progetto per la sistemazione del tratto in spiaggia prima dell’ estate, è la seguente: ‘’Ma se si dovesse ora verificare una piena nel fosso S. Angelo come verrebbe smaltita, atteso che l’uscita a mare è praticamente chiusa’’. Lei Sindaco non avrebbe alcuna giustificazione essendo consapevole del problema e allora, dato che Lei ha promesso ma poi in realtà non si è visto nulla mi permetto di suggerire di effettuare almeno dei lavori di manutenzione per ripristinare gli scarichi a mare e di prevedere, in caso di allerta, un mezzo meccanico sul posto per disostruire la griglia come previsto dal Piano di Protezione Civile. Diversamente si dovrà assumere la responsabilità degli eventuali danni provocati dalle piene del S. Angelo perché non potrà appellarsi al solito ritornello: “è colpa di quelli di prima’’.
Senigallia 4 maggio 2025
ing. Mauro Rognoli
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