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Alla Piccola Fenice di Senigallia venerdì 23 dicembre tornano le “Storie di Natale”

Donate alle Brigate Volontarie per l'Emergenza Marche le offerte raccolte in tre mesi dall'Associazione di Storia Contemporanea

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Maria Laura Belloni, Vittorio Sergi, Simona Spalletti (Foto di Vincenzo Prediletto

L’Associazione di Storia Contemporanea conclude il proprio anno di impegno, ricerca e attenzione verso la comunità, venerdì 23 dicembre, alle ore 18.00, con la presentazione dell’ormai classico libro “Storie di Natale”, edizione 2022.

L’evento, aperto a tutta la cittadinanza, si tiene alla Piccola Fenice, gentilmente concessa dall’Amministrazione comunale per la quale porterà i saluti il consigliere comunale Filippo Crivellini.

Con oltre cento titoli pubblicati negli ultimi undici anni e 75 eventi organizzati nel 2022 sul territorio nazionale e internazionale, l’Associazione ha recato un contributo innovativo e versatile alla riscoperta della storia contemporanea: non più storia di uomini e di maschi, ma anche e soprattutto di donne; non più storia evenemenziale, cioè fondata su dati ed eventi, ma realtà complessa fatta di idee, cesure e mutamenti che hanno cambiato il corso dell’esistenza; non più accezione monolitica e unilaterale, ma disciplina dialogante con le altre accezioni della contemporaneistica e gli altri saperi, dunque interdisciplinare.

Questa moderna idea di storia l’Associazione l’ha portata nelle università (partecipando, tra l’altro, in ottobre con un panel interamente gestito dai suoi soci al Festival of the Humanities a Macerata), nelle scuole e nei luoghi di formazione, venendo ospitata da ultimo, martedì 20 dicembre, al Liceo “Leopardi” di Recanati per inaugurare un corso di formazione per i docenti, con oltre cento partecipanti da tutta Italia.

Presentazione Storie di Natale edizione 2022Questa edizione delle “Storie di Natale”, impaginata da una socia che lavora nella Polinesia Francese (a 16.816 km e 21 ore di volo dalla nostra penisola), è stata scritta da sedici socie e soci, alcuni lavoranti e residenti nelle più diverse regioni italiane (Campania, Veneto, Emilia-Romagna…oltre alle Marche), altri all’estero: c’è chi ha scelto di raccontare una storia strettamente natalizia, chi un’altra con qualche addentellato con la festività più amata dell’anno e chi ne ha firmata una che con il Natale ha un labile, quasi impercettibile legame; ma il fine benefico giustifica ogni scelta. Autrici e autori presenti – alcuni faranno un lungo viaggio per essere a Senigallia – racconteranno la loro storia di Natale.

L’attenzione alla comunità è stata esplicitata mercoledì 21 in Biblioteca “Antonelliana” con la donazione delle offerte raccolte nell’ultimo trimestre dell’anno (ottenute presentando le ricerche associative in diverse località italiane) al professor Vittorio Sergi, referente locale delle Brigate Volontarie per l’Emergenza Marche, uno degli enti che si è più speso per fronteggiare l’alluvione che ha recentemente colpito il nostro terremoto: la busta oblativa è stata consegnata al professor Sergi dalla consigliera Maria Laura Belloni e dalla socia Simona Spalletti (nella foto di Vincenzo Prediletto), protagoniste del pomeriggio culturale insieme al giornalista Nicolò Scocchera, tutti autori del nuovo numero della rivista ASC “il materiale contemporaneo” (che si potrà ritirare anche nel pomeriggio del 23 alla Piccola Fenice).

Con l’evento pre-natalizio, l’Associazione formula i migliori auguri di serene festività a tutta la cittadinanza, invitandola a partecipare a quest’ultimo appuntamento come a quelli, che si preannunciano particolarmente numerosi, del 2023. Non casualmente, l’impegno dell’Associazione, che ha celebrato il 150° anniversario della morte del padre della patria Giuseppe Mazzini, ripartirà nel mese di gennaio da Roma, la città che ha ospitato il patriota genovese nella sua prima, unica – e fondamentale – esperienza di governo; quando le forze armate invocate a gran voce da una restaurazione papalina già condannata dalla storia deposero il governo mazziniano i cui membri presero la via dell’esilio, Charles Dickens scrisse che Mazzini doveva essere immediatamente riportato nella sua Italia, perché il mondo non poteva “permettersi di perdere uomini come lui”.

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