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Guida dell’auto dopo aver fumato uno spinello, assolto in Cassazione

Per una condanna non bastano le analisi: occorre dimostrare l'alterazione dello stato psicofisico

Marcheinfesta.it
Carabinieri, auto, gazzelle

A distanza di tre/quattro giorni dall’assunzione di uno spinello, un giovane si mette alla guida dell’auto. I carabinieri, sapendo che era un assuntore abituale, lo sottopongono ad accertamenti medici (esame delle urine) dai quali risulta in effetti una presenza di cannabinoidi nei metaboliti in ragione di 172 ng./ml.

Essendo il limite consentito pari a 50 ng/ml i militari denunciavano il giovane per guida sotto l’influsso di sostanze stupefacenti.

Tuttavia, dagli esiti della visita medico – neurologica cui l’imputato veniva sottoposto (come previsto dalla legge), non era riscontrato alcuno stato di alterazione psico-fisica; al contrario egli risultava vigile, eupnoico, collaborante, in buone condizioni generali, con lo stato di coscienza integro, privo di deficit mnemonici oltreché orientato nello spazio e nel tempo senza dispercezioni o segni di delirio – allucinazione e con linguaggio normale.

Per tale motivo in primo grado il giovane veniva assolto, ma il procuratore generale proponeva ricorso in Cassazione che, tuttavia, è stato rigettato con la recente sentenza del 3 settembre.

La Cassazione ha infatti affermato che le analisi delle urine erano certamente idonee a provare che il ragazzo aveva assunto sostanze stupefacenti, ma da tale accertamento non poteva dirsi dimostrata l’epoca precisa in cui tale accadimento si era verificato.
Ebbene, afferma la Cassazione, ai fini della configurabilità del reato di guida in stato di alterazione psicofisica determinato dall’assunzione di sostanze stupefacenti, è necessario dimostrare, previa analisi dei liquidi biologici dell’imputato, non solo la precedente assunzione di sostanze stupefacenti, ma anche il fatto concreto ed attuale della guida sotto l’effetto psicotropo delle stesse.

da Avv. Mirco Minardi
www.mircominardi.it

Commenti
Ci sono 7 commenti
O. Manni
Paul Manoni 2012-09-11 03:32:58
Al di là della notizia che trovo addirittura liberatoria nel dettaglio della sentenza della Cassazione, vorrei esprimere il mio personale entusiasmo per il fatto che un Avvocato (Mirco Minardi), scriva regolarmente per "SenigalliaNotizie".
Reputo la scelta della redazione di far pubblicare degli articoli scritti da persone autorevoli e competenti in materia di giustizia e giurisprudenza, una scelta eccellente ed azzeccatissima. I miei più sentiti complimenti.
BlackCat
Dionisio 2012-09-11 10:03:06
Questa sentenza mette giustizia ad una legge alquanto bizzarra in materia. Essendo il cannabinoide una sostanza che richiede molto tempo per essere completamente smaltita dal nostro organismo c'è il rischio che una persona, a distanza di 4/5 giorni dall'assunzione, sia ancora positivo agli analisi senza che si riscontri alcuna alterazione psicofisica alla guida. In tal caso il sequestro della patente può essere visto come un "processo alla intenzioni". Ma in legge non si possono fare processi alle intenzioni altrimenti chiunque può essere accusato di chissà cosa.
Michele 2012-09-11 10:26:01
Pensavo che il cannabinoide fosse una sostanza vietata dalla legge, secondo me in questo modo si incoraggia all'uso di droga e a questo punto perchè non viene applicato lo stesso principio per l'alchool? Sappiamo tutti che il valore limite imposto dalla legge in realtà potrebbe essere raggiunto senza essere in stato di alterazione ma anche solo bevendo un bicchiere di vino prima di mettersi alla guida. In questo modo evitiamo il "processo alla intenzioni" e introduciamo le leggi alla "come mi girano oggi"
BlackCat
Dionisio 2012-09-11 11:48:42
Secondo me il punto è quando è stato assunto. Se poco prima di essersi messo alla guida o giorni prima. Il limite attualmente imposto per i cannabinoidi non tiene in considerazione questo. L'alcool è una droga come il cannabinoide. Non stiamo facendo promozione all'uso, stiamo ragionando sui "limiti" delle leggi che non tutelano del tutto il cittadino ed anzi, a volte, a causa dell'ignoranza e presunzione del legislatore, diventano armi contro il cittadino.
O. Manni
Paul Manoni 2012-09-11 18:01:24
Si, vabbè...Resta il fatto che non si può accusare e condannare qualcuno per aver guidate in "stato di ebrezza", se l'ebrezza ce l'avevi 4 o 5 giorni prima che ti fermassero. L'effetto stupefacente e psicotropo di uno spinello, a distanza di 5 giorni dall'assunzione, dove sarebbe??? Magari è per questo che in alcuni paesi anglosassoni, oltre a farti il cosidetto "palloncino", o urinare dentro le provette, ti fanno fare anche degli esercizi motori sul posto appena fermato, come camminare con una gamba sola o toccarti la punta del naso con le dita e via dicendo. Questa sentenza poi, farebbe in modo di favorire l'uso di droga, quanto la presenza di pirati nel Mar dei Sargassi, favorirebbe lo sciogliamento dei ghiacciai del Circolo polare Artico. ENTIENDES??? E' un pò come chi sostiene che i matrimoni tra gay, favorirebbero la scomparsa della famglia, la diminuzione di figli e cose di questo genere. Lo dico solo perchè in altri paesi, i detrattori omofobi di tali riconoscimenti, avanzavano di queste argomentazioni, poi abbondantemente smentite, a distanza di anni, dagli stessi dati statistici in merito. Mpf!
Michele 2012-09-11 20:10:02
Non sono affatto d'accordo con Paul Manoni anche se sembra essere uomo di mondo che tutto sa, se ti fai uno spinello dopo 4-5 giorni l'ebrezza ti è passata ma la sostanza è ancora nel sangue, se ti fai un bicchiere di vino l'etilometro misura i "fumi" e non il contenuto di alchool nel sangue quindi potrebbero toglierti la patente comunque. Personalmente quando vado in bici o cammino per strada vorrei andare tranquillo e non affidare la mia sicurezza ad un drogato o un alcolizzato.
O. Manni
Paul Manoni 2012-09-12 23:02:20
Michele, non penso che sia necessariosere dei gran "viveur" per conoscere le cose, prima di andarle ad analizzare. Nel merito, basterebbe farsi un giro fuori dall'orticello delle proprie convinzioni, ed andare a ricercare le informazioni più approfondite. In rete, per esempio, ci saranno almeno 10.000 siti che potrebbero fornirti dettagli sulle droghe leggere. Occhio semmai a non visitare il sito di Giovanardi, per informazioni in tal senso, altrimenti si rischia di aumentare la disinformazione in maniera esponenziale. Per esempio, se fai un salto sulla pagina di wikipedia (l'enciclopedia on line più famosa) alla voce "Effetti della Cannabis", ed al capitolo "Uso di Cannabis e guida", potrai leggere tu stesso di come uno studio condotto in Inghilterra (e non solo!), determini in circa UNA SOLA ORA, gli effetti negativi dell'assunzione di cannabis alla giuda. Non GIORNI quindi, ma ORE...UNA, per la precisione. Tu, stando a ciò che scrivi, ritieni che la presenza di tracce di una sostanza nel sangue, significhi direttamente il suo effetto...Capisci da solo che non può essere. Una cosa è il punire un individuo alla guida sotto l'effetto ed in stato di alterazione derivante di sostanze stupefacenti e dall'uso di droghe ed alcol. Altra cosa è punire eventualmente la presenza di tracce di droga ed alcol nel corpo di un individuo che guida a distanza di giorni. Di sicuro quell'individuo, nel secondo caso, non sarà in "stato di ebbrezza", pur avendo tracce di sostanze stupefacenti nel corpo. Ritengo che i giudici chiamati ad esprimersi su questo caso, ne abbiano tenuto conto....FINALMENTE. Anchio vorrei andare in giro tranquillo e beato, e non affidare la mia sicurezza a CHI E' SOTTO L'EFFETTO di droghe ed alcol (non drogato o alcolizzato). Ed infatti al ragazzo protagonista del caso, non gli si può assolutamente contestare che guidava in "stato di ebbrezza", pur essendo un consumatore, magari abituale, di droghe leggere.
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