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"Che sia Napoli o Senigallia, è sempre M’arcord Mario"

L'apprezzamento di Antonio Bassolino per la mostra dedicata a Giacomelli

Antonio Bassolino a Senigallia per la mostra di GiacomelliCambia la pronuncia dal senigalliese al napoletano, ma si scrive allo stesso modo quel "M’arcord Mario", titolo che accompagnerà tutte le iniziative dedicate a Giacomelli durante l’estate 2011. Lo fa notare Antonio Bassolino intervenendo alla presentazione del catalogo della mostra "Vita del pittore Bastari".

La mostra, in corso alla Rocca Roveresca di Senigallia fino al 10 luglio, è stata infatti visitata lo scorso 28 maggio dall’ex-Sindaco di Napoli ed ex-Governatore della Regione Campania Antonio Bassolino, in veste però di presidente del Comitato d’onore della mostra in cui furono esposte opere di Mario Giacomelli, che fu allestita nel 2003 al Museo di Capodimonte.

Antonio Bassolino a Senigallia per la mostra di GiacomelliUna sala della Rocca ha poi ospitato la presentazione del catalogo della mostra che si sta svolgendo nelle stanze della antica dimora dei Della Rovere, a cui hanno preso parte lo stesso Bassolino, la Presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande Esposto, l’Assessore alla Cultura di Senigallia Stefano Schiavoni, il direttore del Musinf Carlo Emanuele Bugatti. Inoltre in platea figuravano le Senatrici Silvana Amati ed Anna Maria Carloni.

Bugatti, introducendo l’intervento di Bassolino, ha ricordato il grande impegno profuso negli anni in cui egli era Sindaco di Napoli, promuovendo la grande mostra di arte moderna del 2003 e poi ponendo le fondamenta di quella sezione contemporanea che ora, nella Reggia di Capodimonte, accanto alle collezioni di arte classica, è uno dei centri espositivi più apprezzati d’Italia.

Antonio Bassolino è partito dall’assonanza dialettale di "M’arcord Mario" per parlare della "vita avventurosa e di provincia" che ha caratterizzato il percorso artistico di Giacomelli. Una vita trascorsa in luoghi "apparentemente statici, in cui regna la lentezza della quotidianità, isolati rispetto ai grandi centri urbani", che hanno segnato molto l’opera giacomelliana, dove i forti contrasti del bianco e nero parlano di esperienza a talento puro dell’autore, che sembra quasi volersi prendere qualcosa, strappandolo al soggetto che immortala.

L’ex-Sindaco di Napoli ha preso poi a parlare dell’iter che aveva portato le foto di Giacomelli a Capodimonte. Grande sostenitore ed intenditore di arte contemporanea, Bassolino nel 2003 volle fortemente "sfidare" alcuni luoghi sacri dell’arte classica: organizzò esposizioni di artisti moderni nelle stanze del Museo Archeologico di Napoli, in quelle di Capodimonte e a Castel Sant’Elmo. Fu un successo, a cui Mario Giacomelli, unico fotografo nel ventaglio di artisti proposti nell’esposizione partenopea, contribuì con i suoi scatti.

Antonio Bassolino a Senigallia per la mostra di GiacomelliIl passo successivo, per Bassolino, fu quello di inaugurare la sezione di arte contemporanea all’interno del complesso di Capodimonte, attualmente unico museo classico italiano ad includere al suo interno uno spazio dedicato agli artisti moderni. Fu affidato all’architetto Alvaro Siza il compito di ristrutturare un grande immobile nel cuore della Napoli greca, le cui stanze sono ora destinate all’arte dei giorni nostri.

Il monito finale di Antonio Bassolino è a respiro nazionale: "Occorre unire gli sforzi, a partire dal locale, risalendo le istituzioni fino al Governo, per far sì che la Cultura torni ad essere risorsa principale del Paese non solo nei momenti di ricchezza economica, ma anche in periodi di crisi come questo".

Un inno alle proprie passioni, l’arte e la cultura, così come lo è il video realizzato dal regista e fotografo senigalliese Lorenzo Cicconi Massi, che si intitola, per l’appunto, "Mi Ricordo Mario Giacomelli", dedicato a quello che è il suo idolo ed ispiratore. La proiezione del docufilm di Cicconi Massi è seguita all’intervento di Bassolino.

di Luca Ceccacci

Luca Ceccacci
Pubblicato Lunedì 30 maggio, 2011 
alle ore 17:37
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Commenti
Ci sono 2 commenti
Paolo 2011-05-31 07:08:54
incredulo
Mi è bastato leggere il nome del testimonial per NON leggere l'articolo. Ma è possibile che ancora sia dia credito a certi "personaggi"?
marco 2011-05-31 12:54:03
infatti
Infatti si oh che tristezza!!!
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