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Volti e nomi di Senigallia celebri ma modesti n°11: Christian Magnoni

Sconosciuta è 'sta disciplina, ma non chi la insegna…

Christian MagnoniLa location dell’incontro è la palestra Perticari e l’oggetto del colloquio dovrebbe essere un’intervista. Ma quello che viene fuori è più l’immagine dell’amore verso uno sport e di quella Società sportiva che l’ha visto nascere e divenire atleta ed ora lo vede nei panni di istruttore e divulgatore. Lui è Christian Magnoni ed, in verità, non è neppure un nostro concittadino (per questo ho modificato il titolo!), ma ciò dice poco e nulla.

Classe 1986, nasce a Fabriano, risiede a Sassoferrato, studia alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Ancona, ed è istruttore di Taekwondo, una delle tante arti marziali provenienti dalle terre dell’Oriente e di cui è Cintura Nera 2° Dan. Pizzetto, baffi, mosca, capelli raccolti in una specie di chignon, fisico asciutto e nervoso da atleta, portamento eretto, me lo fanno apparire come una via di mezzo tra l’eroe di Dumas, D’Artagnan, e uno dei misteriosi Samurai di Akiro Kurosawa.

A tradire questa mia specie di “miraggio”, è la sua inflessione umbro-marchigiana da uomo di frontiera regionale e l’assoluta mancanza di armi da taglio. Più tento di portarlo a raccontarmi di lui, più tende a parlarmi della sua Società sportiva, del suo Presidente, della specialità.

TaekwondoCapisco allora che è meglio lasciarlo sfogare.

L’Associazione A.S.D. Taekwondo Fabriano, dove Christian muove i suoi primi passi (nel 2000), nasce nel 1978, per volontà del suo presidente il Maestro Giovanni Berardi una delle prime e poche Cintura Nera 7° Dan e l’unica in un raggio di circa 200 km.
Associazione che conta oggi oltre 50 praticanti e che nell’arco dei suoi 30 anni di vita circa, ha visto cingersi la vita di oltre 50 atleti con l’ambita fascia di color nero. Società che ha iscritto sul suo Albo d’Onore atleti di grido, di caratura internazionale, anche se poco conosciuti in un Paese, il nostro, ma non solo, dove queste arti sono ritenute sport “minori“.
Fortunatamente “Minori“, perchè segno evidente che sono ancora immuni dal contagio di quel “business”, che se da una parte fa crescere la conoscenza dello “sport“, dall’altra ne affloscia contenuti e motivazioni da cui e per cui essi sono nati, esaltando solo i guadagni ed il “vincere a tutti i costi“.

Ecco che allora dico che in quell’Album figurano nomi come:
Francesca Pisani, Argento Campionati Italiani 2000–2001, Oro Campionati Italiani 2002, Argento Campionati Italiani 2003 nel “Comattimento” ed ancora Bronzo nel 2001, Argento nel 2004-2005, Bronzo nel 2008 ai Campionati Italiani, nonché Oro agli interregionali 2006 nelle “Forme”;
– e Luca Massaccesi, Campione d’Italia 1983 – ’85 – ’88 – ’89 – ’90 – ’91 – ’92 Oro Internazionale d’Olanda ’87 e d’Italia ’88 – ’90, Oro alla coppa del Mediterraneo ’88, Bronzo ai Mondiali Universitari ’90, Bronzo alla World Cup del ’90 e se non bastasse, Bronzo alle Olimpiadi di Barcellona ’92 (presentato per la prima volta come sport dimostrativo, poi divenuto ufficiale in quelle di Sydney del 2000).

Colgo l’occasione di un suo inaspettato, quanto per me fortunoso, “abbassare la guardia“, per un controllo e richiamo a tre suoi giovanissimi allievi che si rincorrono sul parquet della palestra, per riportare il colloquio sulla sua persona.

Ed allora chiedo: “Christian, ora parliamo un po’ di te…“. Ecco che allora sorridendo comincia a raccontarmi: “In verità, io ho cominciato a frequentare la palestra un po’ in ritardo, a 14 anni. Ma sembra che la passione per questo sport, l’impegno che in esso ho profuso, mi abbiano fatto recuperare il tempo perso“.

Christian Magnoni e i suoi giovanissimi allieviInfatti leggendo il suo Palmares si può notare che è risultato Bronzo ai Campionati Italiani 2003, Oro al Campionato Regionale 2004, Bronzo Internazionale Cup Senigallia 2005, Argento Campionato Interregionale 2006 nella specialità “Combattimento“.
Nell’altra variante del Taekwondo le “Forme” si è così distinto: Oro Campionato Regionale 2004, Argento Interregionale 2006 e 2009, Oro interregionale 2010. E tutti questi allori conseguiti sia come cintura Rosso-Nera, che come cintura Nera.

La seconda domanda mi viene dettata dalla mia curiosità: “Scusami, sai, ma mi dici come tu, nato a Fabriano, residente a Sassoferrato, studente ad Ancona dove trascorri abbastanza del tuo tempo, hai scelto proprio Senigallia per la divulgazione di questo sport?
Mi fissa con quei suoi occhi neri, e stringendosi i due lembi della cintura nera del suo kimono (mi sono dimenticato di chiederlo e spero si chiami così) mi risponde: “Più semplice di quello che pensi. A Fabriano, Sassoferrato ed Ancona già ci sono palestre in cui si pratica il Taekwondo. Non solo, ma ci sono anche a Chiaravalle, a Jesi, Falconara, Sirolo, Fano… insomma Senigallia era terra da conquistare. Almeno questa è la mia speranza“.

Non è vero che la curiosità è donna, anche noi maschietti, almeno io… ed allora chiedo: “Ma mi spieghi come ci si “inventa” di mettere su un corso di uno sport, passamelo, poco conosciuto. Come hai fatto per farti conoscere, come sei riuscito ad avvicinare i primi adepti?“.
TaekwondoLa risposta mi giunge immediata, frutto di una prontezza di riflessi maturata con l’esercizio: “Con tanta pazienza, altrettanta tenacia, un po’ di volantinaggio fatto in casa e il solito passaparola anche nelle scuole. Alcuni sono venuti a vedere, altri si sono iscritti e lo sono ancora, altri ancora, del resto fa parte del gioco e non bisogna abbattersi quando ciò accade, si sono iscritti e poi hanno abbandonato. Ma tengo a dire solo una cosa importane, contrariamente a quanto si può pensare, questo sport non è assolutamente violento, ed il fatto che sia frequentato da bambini ne è una dimostrazione. E’ oltre tutto uno degli sport, e non lo dico io, ma pubblicazioni scientifiche sportive, meno rischiosi e con il minor numero di incidenti“.

Allora, per darmi un po’ di tono, gli faccio una domanda tecnica: “Quali sono le doti che uno deve possedere per iniziare questa attività?“. Indicandomi i giovanissimi allievi sul parquet che stanno giocando in attesa che inizi la lezione: “Da come puoi ben vedere osservando le nostre mascotte: Elisa (5 anni), Cristopher (7 anni), Michele (8 anni) ed Alex (10), non si può pretendere doti soprannaturali. E’ il Taekwondo quello che aiuta a far emergere certe nostre attitudini che magari non sapevamo di possedere: Attenzione, Concentrazione, Riflessi e soprattutto la capacità di percezione del pericolo e l’Autocontrollo. Autocontrollo che dà sicurezza all’individuo che si trova in pericolo, quindi un “senso si superiorità” che gli permette la gestione di una difesa misurata. Voglio anche dire che questo corso è riservato quindi a tutti, dai 4 ai 55 anni, anche se l’età consigliata è quella dei 5/6 anni. E’ da poco che ho iniziato, appena da Ottobre, ma l’interesse è vivo. Quindi l’invito è d’obbligo. Per chi è interessato, sono tutti i mercoledì e venerdì pomeriggio qui in questa palestra“.

di Franco Giannini

Commenti
Ci sono 4 commenti
Andrea Contardi 2011-03-04 07:03:06
Informazioni.
Buongiorno!
scrivo per informare sia il giornalista che l'intervistato che il Taekwondo è presente a Senigallia da circa 20 anni, con maestri internazionali riconosciuti dal Kukkiwon (organizzazione mondiale con sede in Corea).
Pregherei quindi di prestare attenzione a divulgare informazioni non veritiere, come dipingere Senigallia alla stregua di una terra di conquista o il Taekwondo come uno sport sconociuto.
Se il fine dell'articolo era fare della pubblicità, forse era più opportuno esaltare tale aspetto.
Chiunque volesse replicare può contattarmi al mio indirizzo email:
andrea.contardi@libero.it
Andrea Contardi 2011-03-04 14:38:49
Sempre per correttezza di informazioni
Mi scuso di nuovo per l'intervento, ma mi ero dimenticato di correggere un'altra affermazione non veritiera e riportata nell'articolo. Nel raggio di 200 Km, non solo vi sono altre cinture nere 7°DAN, ma vi è un 9° DAN (che tra l'altro è il pioniere del Taekwondo nelle marche e in Italia).
Solo per precisare.
Saluti.
Christian 2011-03-04 20:41:12
buonasera. volevo sottolineare che dall'articolo non voleva emergere il fatto che a senigallia non esistono altre palestre di taekwondo o che nessuno l'abbia mai praticato. Inoltre dal momento che questo sport ha due federazioni chiedo scusa se non ero ben informato della presenza di palestre affiliate alla ITF. So per certo che a Senigallia esiste un'altra palestra, oltre la nostra, affiliata alla WTF e riconosciuta dal CONI, e per il bene e per la crescita di questo sport spero che ci siano sempre più appassionati a sostenerci.
Anonimo2011-03-05 07:21:04
Buongiorno. volevo precisare che il messaggio dell'articolo non voleva essere quello di far apparire il taekwondo uno sport non conosciuto o mai praticato a Senigallia. Inoltre dal momento che questo sport si divide in due federazioni mondiali mi scuso se non ero a conoscenza di palestre affiliate alla ITF. So che oltre alla nostra, c'è solo un'altra palestra affiliata alla WTF e alla FITA,federazione italiana taekwondo, riconosciuta dal CONI (se non è così mi scuso). spero comunque che l'amore per questo sport avvicini sempre più appassionati alle palestre, stili o federazioni che siano.
christian
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