E’ stato rimesso in libertà in attesa del processo con rito direttissimo fissato per domani davanti al Tribunale di Ancona. Nei confronti del quarantottenne Franco P., arrestato la notte tra sabato e domenica nella sua abitazione di Montemarciano per detenzione illegale di armi e ricettazione, ieri è stato convalidato l’arresto prima della scarcerazione. E’ difeso dall’avvocato Amos Benni. Intanto si sono chiariti i contorni della vicenda che in un primo tempo sembravano poter nascondere retroscena inquietanti.Gli scenari ipotizzati in un primo tempo facevano pensare ad eventuali amicizie dell’arrestato con ambienti malavitosi. Tutto però è venuto a cadere. L’irruzione dei carabinieri sarebbe scaturita più semplicemente da una diatriba familiare tra Franco P. ed il figlio. Al culmine di un acceso diverbio, il figlio sabato si è rivolto ai carabinieri di Montemarciano, presentando una querela nei confronti del padre per minacce.Per questo, sapendo che il quarantottenne avrebbe potuto detenere armi in casa, i militari hanno effettuato un sopralluogo nell’abitazione e nel garage, rinvenendo un fucile Beretta calibro 12 rubato a Camerano nel ’99, una pistola Smith & Wesson con matricola abrasa e canna chiusa con materiale ferroso e 62 cartucce.Franco P. originario di Monte San Vito, ma residente a Montemarciano è stato così arrestato, per detenzione illegale di armi da fuoco e ricettazione. L’uomo, risultato incensurato, è stato rinchiuso nel carcere di Montacuto a disposizionedell’autorità giudiziaria e ieri, come detto, ha riacquistato la liberta’.I carabinieri hanno bussato verso l’una di notte di domenica all’abitazione di Franco P. Quando ha visto davanti i militari, il 48enne non ha potuto fare altro che seguirli nel minuzioso sopralluogo nelle stanze nel garage.