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L’amore di Cristo rende felici

Grande festa per quattro nuove Clarisse nel monastero di Santa Maria Maddalena a Serra 'de Conti.

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Partecipare ad una festa di matrimonio è sempre gioioso ed entusiasmante, ma se lo sposo è il Signore e le spose prescelte quattro giovani che con profonda convinzione ed umiltà pronunciano il loro –Sì-, l’emozione non ha limiti!
Suor Maria Cardina Olivi, Suor Maria Teresa Boglis, Suor Maria Lucia Spinozzi, Suor Maria Chiara Ventriglia sono state le protagoniste di queste nozze che si sono celebrate domenica 6 Luglio nel Monastero di S. Maria Maddalena di Serra de’ Conti; la celebrazione della Professione Perpetua Solenne è stata presieduta dal vescovo diocesano Mons. Giuseppe Orlandoni, alla presenza dell’intera Comunità monastica, di numerosi Sacerdoti e Padri conventuali, di familiari, di tanti amici e conoscenti che, provenendo da varie parti d’Italia e d’Europa, hanno preso parte alla grande festa.
-La vita di clausura non è una vita di rinuncia – ha detto il Vescovo nell’omelia – bensì una vita di scelte e di libertà-, ricordando a tutti i presenti che la chiamata vocazionale è stata una proposta del Signore rivolta a Cardina, Teresa, Lucia, Maria che, spontaneamente e con gioia, hanno accolto e fatta propria, lasciando germogliare quel seme posto nel loro cuore fin dal giorno del loro Battesimo.
La cerimonia, preparata e curata in ogni piccolo particolare dalle Sorelle Clarisse, è stata intensa e toccante in alcuni momenti salienti: la chiamata individuale delle giovani da parte della Abbadessa e la pronuncia del loro -Mi hai chiamato: eccomi, Signore- , il gesto del prostrasi a terra durante il canto delle litanie, come segno del loro abbandonarsi nelle braccia del Padre e della Chiesa terrena e celeste, la Professione pronunciata ponendo le mani in quella della Madre Maria Paola, rappresentante dell’intera Famiglia religiosa delle Sorelle povere di Santa Chiara, conclusa con la consacrazione del Vescovo, la consegna dell’anello nuziale e della corona di spine, segno visibile dell’ amore di Gesù che ha donato la sua vita per la Chiesa, ed infine lo scambio della pace con il Vescovo e le consorelle. Tutta la cerimonia è stata accompagnata da canti e musiche che hanno creato un’atmosfera solenne, di raccoglimento e di intensa preghiera.
Ma il momento, secondo me, più emozionante è stata la preghiera litanica, soprattutto nella parte finale: le due litanie -Piccoli e poveri che avete sperato nel Signore- e -Voi tutti Santi e Sante di Dio-, ci hanno permesso di vivere la comunione con la Chiesa celeste e di sentire particolarmente vicine tutte le persone care che dal Cielo hanno preso parte alla festa.
Mentre rivivo questi momenti e scrivo queste righe, provo di nuovo una forte emozione, e sono convinta di interpretare il pensiero di tutti i familiari delle Neo-Professe: il cammino che in questi anni abbiamo fatto insieme a loro ci ha mutato nel profondo, ci ha introdotto in una nuova dimensione di fede e di familiarità con il Signore. Lo sguardo di Dio si è posato proprio sulle nostre famiglie, è concretamente entrato nelle nostre case, ha scelto una figlia, una sorella…
In un primo momento prevale il sentimento umano, -perché proprio lei, perché proprio noi?-, e assistere alla partenza di chi ha scelto la clausura è una vera stretta al cuore che lentamente lascia la sua presa e ti permette di gustare la grazia e la bellezza della vocazione.Il volto sereno e gioioso di Cardina, Teresa, Lucia e Maria hanno annientato ogni timore e preoccupazione. Prevale allora un sentimento di lode e di gratitudine a Dio per quest’immenso dono e, nello stesso tempo, ci si sente inadeguati e impreparati, come colui che riceve un regalo troppo prezioso. È nato, con ciascuna di loro, un nuovo legame, che va oltre il vivere fisicamente vicini, l’incontro quotidiano; l’unione è ancor più profonda, è un sentirsi vicini nello spirito, nella preghiera, nel Signore. Spesso nella giornata il nostro pensiero parte dalla Campania, dalla Romania, da Senigallia e vola verso Serra de’ Conti, lasciamo le nostre preoccupazioni e pensiamo a loro che pregano, meditano, contemplano, ci –sediamo- per un attimo in Monastero, per ritornare poi con -i piedi per terra-, alle nostre mansioni quotidiane.Ringraziamo Suor Maria Cardina, Suor Maria Teresa, Suor Maria Lucia, Suor Maria Chiara per il loro –Sì- al Signore, per la loro grande testimonianza di fede e di abbandono all’amore di Dio; gli auguriamo di realizzare appieno la propria vocazione, di concretizzare ogni loro sogno nel Signore e di vivere una gioiosa e serena vita comunitaria.
Federica Spinozzi

La Voce Misena
Pubblicato Giovedì 17 luglio, 2003 
alle ore 7:48
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