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Perchè a Senigallia è una colpa essere fiumi? Video intervista a Mauro Rognoli e Marco Lion

"Progetti di opere pubbliche inutili, dannose e costose. Cittadini le pagano due volte: con le tasse, poi subendone danni da alluvioni"

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Ottica Casagrande Lorella - Ottica a Senigallia
Marco Lion e Mauro Rognoli intervistati da Massimo Mariselli

“La colpa di essere fiumi” è il titolo del libro di Mauro Rognoli, recentemente pubblicato, che è stato presentato all’Auditorium San Rocco lo scorso 24 settembre e che ha fornito lo spunto alla Redazione di Senigallia Notizie per l’intervista che proponiamo ai nostri lettori.

I protagonisti sono Marco Lion, presidente di Italia Nostra, sezione di Senigallia, e lo stesso autore del libro, Rognoli, con i quali si è tracciato un excursus che parte dalle pagine del libro e arriva lungo le sponde del Misa e alle alluvioni del 2014 e del 2022, parlando di opere pubbliche passate e future, utili e inutili, presentate e contestate, come ponti, vasche di espansione, escavi e interventi al porto, e soprattutto di denaro pubblico riversato nel corso degli anni lungo l’asta fluviale, con modalità che fanno denunciare a Lion e Rognoli sprechi e costi per la collettività, oltre a finanziamenti persi dall’Amministrazione Comunale.

Questo un passaggio del libro letto da Lion: “Progetti di opere pubbliche inutili, dannose e costose. Sono opere che i senigalliesi pagano doppiamente: prima contribuendo come ogni cittadino, attraverso le tasse, poi come residenti, subendone i danni delle alluvioni”.

E nell’intervista video, che invitiamo i nostri lettori a guardare sia in questo articolo che sul canale YouTube di Senigallia Notizie, Marco Lion annuncia anche l’arrivo di proposte alternative per la realizzazione del nuovo ponte Garibaldi, che una coppia di progettisti sta elaborando e che presto saranno rese pubbliche.

Marco Lion è una figura di riferimento per l’ambientalismo marchigiano e nazionale. Attivo fin dagli anni ’70 con l’Associazione per la Difesa della Natura e del Paesaggio di Senigallia, ha contribuito alla nascita dei parchi del Conero e dei Sibillini e, successivamente, all’istituzione del Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi.

Fondatore delle Liste Verdi e poi del Partito Verde Europeo, ha ricoperto importanti incarichi istituzionali: Assessore e Vicepresidente della Provincia di Ancona, deputato alla Camera, presidente della Commissione Agricoltura e membro di commissioni parlamentari sull’ambiente e sul ciclo dei rifiuti. È stato inoltre Responsabile Ambiente del Touring Club Italiano e componente del direttivo del Parco Nazionale del Gargano. Dal 2024 guida la sezione di Senigallia di Italia Nostra, proseguendo il suo impegno nella difesa del paesaggio e della biodiversità.

L’ingegner Mauro Rognoli è una voce che ha man mano preso campo nel dibattito cittadino sui temi della sicurezza idraulica e della prevenzione del rischio idrogeologico. Laureato in Ingegneria Civile all’Università di Pavia, con orientamento all’ambito Ambientale, fondatore della società Mediterranea Service, ha ricoperto il ruolo di presidente di Gestiport, l’ente pubblico che gestiva il porto di Senigallia, ora mutato in Senigallia Servizi, dal quale si dimise in polemica con l’Amministrazione Comunale, che additò di scarso interesse nella struttura portuale.

Autore del volume La colpa di essere fiumi, dedicato alla gestione dei corsi d’acqua e ai rapporti spesso conflittuali tra comunità e ambiente, ha più volte espresso posizioni critiche sulle scelte progettuali riguardanti il fiume Misa e le infrastrutture legate al rischio idraulico.

Commenti
Solo un commento
sauro 2025-10-02 21:56:53
Ho ascoltato l'intervista e faccio queste considerazioni:
Aspetto con ansia di vedere i nuovi progetti alternativi all'orrendo ponte a brugola.
Confermo l'assoluta indifferenza del nostro sindaco rispetto al nuovo ponte Garibaldi e mi chiedo se considerarlo ancora il "primo cittadino" di Senigallia.
Avete detto che è possibile costruire ponti senza il rispetto del franco idraulico di metri 1,50 e mi chiedo come sia possibile.
Nella conferenza dei servizi di Novembre si è deciso di fare le vasche di espansione per impedire che in città non arrivino più di 300 mcs di acqua, benissimo, peccato che ancora i progetti non sono nemmeno nella carta.
Barra di fiume, spesi tanti soldi per trasportarla con autocarri dalla foce altrove, perché trattasi di materiale da trattare prima dello smaltimento, ma se la porta a largo il fiume durante una piena e considerato un processo naturale.
In sostanza da questa intervista emerge tantissima incompetenza, tantissima indifferenza nei confronti dei problemi di Senigallia a partire dal nostro sindaco.
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