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“Sulla terapia del dolore la giunta Acquaroli penalizza tanti centri della nostra Regione”

Mangialardi (PD): "Ci chiediamo i motivi che hanno portato a individuare in Macerata l’unico hub"

Maurizio Mangialardi - Candidato Consigliere Regionale - Elezioni Regionali Marche 2025
Maurizio Mangialardi

Con una delibera ferragostana approvata senza alcun coinvolgimento della commissione consiliare competente, dei medici, delle associazioni la Giunta Acquaroli ha deciso di revisionare la Rete della Terapia del Dolore delle Marche assegnando al Centro di Macerata il ruolo di unico hub regionale e relegando tutti gli altri centri al ruolo di comprimari (spoke), assegnando compiti e funzioni estremamente limitativi e che comporteranno una drastica riduzione dell’operatività.

Un vero e proprio atto di forza, tipico di questa Giunta che diserta i tavoli, evita la collegialità delle decisioni che preferisce prendere al chiuso dei palazzi del potere senza coinvolgere nessuno.

Ci chiediamo i motivi che hanno portato a individuare in Macerata l’unico hub, ragioni che, se ci sono, non vengono minimamente articolate nella delibera.

La destra, che aveva promesso maggiore distribuzioni dei servizi e maggiore prossimità ai territori, in questo come in altri casi ha invece centralizzato inspiegabilmente tutto su un solo luogo. I pazienti che vogliono rivolgersi agli strumenti della terapia del dolore dovranno affrontare lunghi spostamenti per raggiungere Macerata, visto che nei centri spoke potranno fare la prima visita e poco più.

Una decisione in aperta contraddizione non solo con le promesse non mantenute, ma anche con l’impostazione che la destra ha voluto imprimere alla riforma sanitaria. Avendo creato 5 AST e 2 aziende totalmente indipendenti e apertamente in competizione tra di loro, essendo la terapia del dolore una prestazione inclusa nei LEA e non tempo-dipendente, non si capisce per quale motivo l’AST di Macerata dovrebbe essere così privilegiata a scapito delle altre realtà territoriali.

L’effetto immediato di questa delibera, che la Giunta ha improvvidamente voluto approvare senza attendere l’esito delle elezioni e che farebbe meglio a ritirare avviando un confronto vero, avrà l’effetto immediato di precludere attività e prestazioni che venivano fino ad oggi erogati nei vari centri della Regione.

Un altro, l’ennesimo esempio di malgoverno nel merito e nel metodo in ambito sanitario.

 

Maurizio Mangialardi

Commenti
Solo un commento
frulla_48
frulla_48 2025-09-17 07:53:29
https://www.senigallianotizie.it/1327639111/sulla-terapia-del-dolore-la-giunta-acquaroli-penalizza-tanti-centri-della-nostra-regione
Ancora una volta l'ex-sindaco interviene sulla sanità e questa volta su quella più dolorosa: la terapia del dolore che molti cittadini provano sulla loro pelle soprattutto anche per malattie invalidanti da affrontare anche per lungo tempo.
Ma intervine sbagliando ancora una volta e quasi solo per spot elettorali, visto il momento.
E vado a spiegare.
La terapia del dolore ha negli ultimi 5 anni due determine che sostanzialmente dicono la stessa cosa e cioè che per i pazienti NON CAMBIA NULLA nella gestione della terapia.
La prima del 2021 da gli indirizzi, in base ai LEA, dice che ci sono prestazioni erogate da servizi e strutture in grado di garantire la presa in carico del paziente con dolore acuto e cronico nei diversi setting assistenziali previsti dai LEA (ospedaliero, ambulatoriale, domiciliare /residenziale) e che a questo scopo ci sono gli HUB e SPOKE ambulatoriali e ospedalieri di riferimento.
La seconda di quest'anno (mese di agosto, questo l'ha detto giusto) da un nome e cognome a questi centri ma riporta pedissaquemente tutto quando proposto dalla prima e che, ripeto, afferma che NULLA è CAMBIATO PER I CITTADINI a Senigallia, Ospedale che monitoriamo da anni anche come Comitato Cittadino.
La sanità pubblica è di tutti e non può essere strumentalizzata, politicamente parlando, a piacere secondo i momenti senza i dovuti oggettivi riscontri.
Ora se l'ex-sindaco se non è d'accordo e si vuole confrontare pubblicamente con me sono sempre disponibile, come da 8 anni a questa parte con chiunque voglia parlare di sanità del nostro Ospedale.
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