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Nel primo giorno di scuola a Senigallia in un testo l’appello a “restare umani”

Dalla Scuola di Pace proposta ai Dirigenti una lettura "per non vivere fuori dal mondo e non abituarci all'orrore della guerra"

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La Scuola di Pace del Comune di Senigallia, in occasione del primo giorno di scuola ha inviato ai dirigenti delle scuole senigalliesi di compiere un gesto di vicinanza verso tutti i minori che nel mondo sono privati del diritto allo studio a causa della guerra.

Egregi ed egregie Dirigenti, 

la Scuola di Pace del Comune di Senigallia sottopone alla Vs cortese attenzione una semplice proposta affinché nel giorno in cui i nostri ragazzi e ragazze tornano a scuola possiamo ricordarci di quei moltissimi loro coetanei che a causa delle guerre non possono più tornarci o perché hanno perso la vita o perché le scuole sono state distrutte dalle bombe.

Vi alleghiamo a proposito un testo che può essere letto in classe, non certo per rovinare l’allegria che accompagna i ragazzi quando si ritrovano dopo l’estate, ma solo per non vivere fuori dal mondo e non abituarci all’orrore della guerra, che purtroppo sta tornando sempre più pervasivamente nella nostra vita.

Il testo è solo uno spunto ma chiaramente potete esprimere la vostra solidarietà in qualunque modo riteniate più opportuno e adatto agli studenti delle vostre scuole.

 

Questo il testo proposto:

“Ho la videocamera con me, ma ho scoperto oggi di essere un pessimo cameraman. Non riesco a riprendere i corpi maciullati e i volti in lacrime. Non ce la faccio. Non riesco perché piango anche io”. Così scriveva Vittorio Arrigoni 17 anni fa. Parlava dei palestinesi che visitavano le celle frigorifere per riconoscere i loro morti. Molti non erano interi. Di alcuni restavano frammenti.

Scriveva il primo gennaio 2009: “come pacifista e non violento aborro in maniera più totale e convinta qualsiasi attacco di palestinesi contro israeliani, ma quaggiù siamo stanchi di sentire la cantilena che questa strage di civili è la risposta di Israele ai lanci dei modesti ‘razzi’ artigianali palestinesi. Per inciso, dal 2002 sino ad oggi i Qassam su Israele hanno prodotto 18 morti, qui sabato in una manciata di ore di civili morti negli ospedali ne abbiamo contati più di 250”.

Una settimana dopo gli israeliani morti di quei giorni erano 4, i palestinesi 768 di cui 219 bambini.

Alla fine dell’operazione militare piombo fuso i morti tra i palestinesi sono circa 1300. Mille volte di più rispetto alle vittime israeliane.

Restiamo umani era l’appello di Vittorio Arrigoni, che sarebbe stato ucciso dagli Israeliani 2 anni dopo.

Oggi ci risiamo. In 23 mesi oltre 1.200 morti israeliani e almeno 60.000 morti palestinesi (tra cui 250 giornalisti). Di questi 20.000 sono bambini. È la solita macabra sproporzione. Una sete di sangue e vendetta, mascherata da diritto alla difesa, che ci lascia attoniti per il livello di disumanità che alla fine assomiglia a quello che si vuole combattere.

La solita macabra sproporzione. Una sproporzione subdolamente razzista per cui la vita di alcuni vale meno di quella di altri. E una sproporzione tra vittime colpevoli e vittime innocenti, tra civili e militari.

Gli attacchi diretti ai civili e gli attacchi indiscriminati contro obiettivi civili sono assolutamente vietati dal diritto internazionale umanitario e possono costituire crimini di guerra.

In considerazione di ciò, la società civile e le organizzazioni per i diritti umani ribadiscono la necessità di un cessate il fuoco immediato e prolungato, come unico strumento per garantire che tutti i civili siano protetti, che gli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas e di altri gruppi armati palestinesi siano liberati e che la popolazione di Gaza possa ricevere gli aiuti umanitari di cui ha disperato bisogno.

È necessario agire subito, esercitare pressioni sui governi e ribadire che il diritto internazionale esiste per proteggere tutte le persone e fermare questo tipo di catastrofe. Ripristinare il senso di umanità è il prerequisito imprescindibile per un futuro incentrato sui diritti umani di tutte le persone.

È ormai chiaro a tutti che si tratta di un genocidio ovvero di un tentativo di eliminare o cacciare il popolo palestinese per realizzare il disegno sionista di impedire la nascita dello stato di Palestina.

60.000 morti e di questi 20.000 bambini.

Già i bambini, di cui celebriamo, sulla carta, ogni 20 novembre i diritti.  Ma quali diritti?

I bambini vittime impotenti e innocenti di tutte le guerre. Non solo quelli che muoiono a causa delle bombe ma anche quelli che sopravvivono, magari orfani o mutilati, perché costretti a credere che la violenza sia l’unica strada possibile. Alcuni di loro un giorno si trasformenranno in adulti carnefici di altri bambini in una spirale senza fine.

Bambini e bambine sono vittime della guerra a Gaza, in Siria, in Yemen, in Nigeria, in Sudan, Ucraina, Myanmar, in Messico, in Afghanistan, in Etiopia, in Congo e negli altri 100 e oltre conflitti che infettano la nostra terra.

Bambini che sono così tanti che diventa inutile contarli. C’è un punto di saturazione per cui 1.000 o 100.000 non fa più differenza. Bambini che ci supplicano di restare umani e di guardarli in faccia. Non sono numeri ma persone; non numeri ma volti che ci implorano di fermarci. Per moltissimi bambini, bambine ragazzi e ragazze oggi non c’è nessun primo giorno di scuola

Restare umani è ancora un appello attuale che ci riguarda in prima persona perché il virus della violenza e della guerra ci disumanizza, deturpa la nostra natura.

Ricordarli oggi, nel giorno in cui si ritorna a scuola, è un modo picolo e semplice per portarli nel cuore e rimanere umani.

Non arrendiamoci, non collaboriamo al male, non smettiamo di aspirare ad un mondo liberato dalla violenza. Partecipiamo al loro sogno di un mondo fraterno in cui nessuno uccide più i bambini.

Commenti
Ci sono 7 commenti
stanley 2025-09-12 21:13:34
Il 7 ottobre c’erano pacifiche ragazze ebree che ballavano in festa, improvvisamente quelli di Hamas le hanno prese, le hanno violentate e, alla fine, hanno infilato il mitra nella vagina ed hanno sparato. La Scuola di Pace di Senigallia dovrebbe fare riferimento anche a questo altrimenti non si può capire a pieno quello che sta succedendo a Gaza. Il comunicato è palesemente orientato soltanto da una parte, un dirigente equilibrato dovrebbe rifiutarsi di leggerlo.
barbara51 2025-09-12 22:08:12
L'infamia della "Scuola di Pace" la conosco da sempre, e sempre ho saputo che è sconfinata, e tuttavia ogni volta che vi manifestate riuscite a superare voi stessi. Nel mondo ci sono oltre mezzo centinaio di guerre, qualcuna anche con MILIONI di morti, ma voi nei cervelli dei bambini ne infilate solo una, casualmente l'unica che riguarda gli EBREI. Fenomenale poi l'idea di riprendere il famigerato motto di Arrigoni. Quando l’ho visto per la prima volta mi è venuto freddo. Quando l’ho visto per la prima volta mi è venuta prepotentemente alla memoria la frase di quel pezzo grosso nazista – di cui non ricordo il nome – che aveva detto (cito a memoria): “Il miracolo è che abbiamo potuto fare questo e restare umani”. Il “questo” erano gli stermini di massa, uomini e donne, vecchi e bambini strappati a migliaia dalle loro case, portati sul bordo di una fossa comune, fatti spogliare e ammazzati a colpi di mitra, fila dopo fila, ogni fila a cadere sui cadaveri della fila precedente, continuando a sparare col sangue alle ginocchia, e ricoprendo poi tutto di terra, quelli completamente morti con quelli ancora vivi da far morire poi soffocati. Restiamo umani. Chi conosce Arrigoni e la sua banda SA che il suo concetto di umanità era esattamente lo stesso: odio antiebraico senza limiti, desiderio di sterminio, complicità attiva coi prosecutori dell’opera di Hitler. Chi conosce Arrigoni ricorda perfettamente come invocava i cani lupo sugli ebrei. Chi conosce Arrigoni ricorda perfettamente anche tutte le sue menzogne. Che ora voi riuscite addirittura a superare con la vostra lurida, schifosa menzogna sulla sua morte: Arrigoni non è stato ucciso dagli israeliani, è stato strangolato con un filo di ferro dai suoi amici di Gaza quando hanno scoperto che era checca. E questo non è successo due secoli fa, è successo meno di 15 anni fa, quando eravate tutti pienamente adulti ed è sempre stato noto, quindi state mentendo sapendo di mentire, unicamente per gettare ulteriore fango su Israele, così come mentite ogni volta che parlate di Israele: consapevolmente e intenzionalmente. Vi direi di vergognarvi, ma per potersi vergognare bisogna avere una coscienza, e bisogna avere un'anima, e voi non avete né l'una né l'altra.
s.nigajes
s.nigajes 2025-09-12 22:32:50
giusto stanley: quello che ha fatto Hamas è orribile, inaccettabile, disumano... come può rispondere uno Stato civile a tale violenza, se non sterminando migliaia e migliaia di innocenti, in buona parte bambini?
quello che sta accadendo a Gaza deriva solo dal 7 ottobre? mi ci stai serio?
barbara51 2025-09-13 01:21:51
Giusto s.nigajes: per sapere che cosa succede a Gaza informarsi rigorosamente dalle veline di hamas, anche quando sono così clamorosamente false che se ne accorgerebbe anche un bambino di 5 anni ritardato e ubriaco, se solo avesse mezza briciola di buona fede, anche quando danno numeri che si contraddicono tra di loro, anche quando le loro patacche sono clamorosamente sbufalate. Ed evitare meticolosamente qualsiasi fonte di informazione onesta, qualsiasi notizia documentata, qualsiasi controllo su ciò che viene raccontato. E soprattutto evitare accuratamente di parlare dei "civili" palestinesi che hanno gioiosamente partecipato ai massacri del 7 ottobre, delle strade di Gaza rigurgitanti di "civili" che festeggiano pazzi di gioia per la riuscita mattanza di ebrei, dei "civili" che hanno generosamente ospitato nelle proprie case gli ostaggi rapiti affamandoli, seviziandoli, violentandoli, catturando chi riusciva a scappare e riconsegnandolo a hamas. Ed evitare di parlare di un bambino di 8 mesi rapito insieme alla madre e al fratello di 4 anni, strangolato a mani nude e poi fatto a pezzi per simulare che fosse rimasto ucciso da un bombardamento israeliano. Ed evitare di parlare degli ostaggi ancora prigionieri dopo oltre 23 mesi, e delle donne incinte sventrate e i feti fatti a pezzi, e degli stupri non solo di gruppo ma proprio di massa, fino a spaccare le ossa, delle mutilazioni da vivi, della gente tirata giù dal letto e decapitata a colpi di zappa, tutte cose che conosciamo alla perfezione perché hanno provveduto loro stessi a filmarsi mentre facevano tutto questo per poi pubblicare le proprie prodezze. E non chiamiamoli nazisti, perché nessun nazista, neanche tra gli ucraini, neanche tra i lituani è mai arrivato a fare quello che hanno fatto loro. È per questo, esattamente per questo che state anima e corpo dalla loro parte e inventate ogni favola possibile per sostenerli: perché come massacrano gli ebrei loro nessun altro al mondo è mai arrivato a fare.
barbara51 2025-09-13 07:52:18
Ecco, questi sono i civili palestinesi in festa per i massacri del 7 ottobre
https://youtu.be/dMxPUzEBWDU
https://www.facebook.com/francolondei.ufficiale/videos/855581189308091
So di averne pubblicati altri ma al momento non li ho sottomano, ma penso che questi bastino per dare almeno un'idea. Notare che a Gaza "manca carburante" per via dell'embargo israeliano, ma ogni volta che c'è da festeggiare qualche massacro la benzina per i caroselli c'è sempre.
barbara51 2025-09-13 07:55:01
E questi sono sempre loro 14 anni fa, in festa per la strage dell'11 settembre
https://www.facebook.com/reel/1940056103123523
barbara51 2025-09-13 17:21:16
ERRATA CORRIGE: 24 anni fa, naturalmente.
ATTENZIONE!
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