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Il liceo Medi si rialza dall’alluvione anche conoscendo meglio Senigallia

Un'esperienza formativa ha favorito la socializzazione tra studenti e la scoperta del territorio

Manzoni Group
Liceo E.Medi di Senigallia

Benché colpito al cuore dalla valanga di fango che il 3 maggio 2013 si è riversata sulla nostra città, il Liceo Medi ha rialzato la testa e, forte del successo ottenuto lo scorso anno scolastico, ha deciso di puntare ancora sulle “nuove leve”.

Parliamo dei 260 nuovi iscritti, che nei mesi di settembre e ottobre hanno avuto l’opportunità di vivere esperienze formative finalizzate non soltanto a conoscere meglio il territorio di Senigallia, ma anche a favorire la socializzazione per un approccio il più possibile sereno alla nuova realtà scolastica.

Prima tappa, la spiaggia: un ambiente da conoscere e salvaguardare. Accompagnati dai docenti di scienze, i ragazzi sono stati impegnati in varie attività, tra le quali l’orientamento (individuazione dei punti cardinali con o senza l’uso della bussola), e l’analisi dell’ecosistema marino attraverso la raccolta di resti di vita animale “spiaggiati”, cioè finiti sulla spiaggia. La verità è che una cosa è vivere la spiaggia da bagnanti un’altra è farlo da studenti. E’ questo che hanno scoperto i ragazzi del Medi.

Tanto per fare un esempio, lo sapevate che nel nostro mare esistono i predatori e le prede, come i leoni e le gazzelle della savana africana? La differenza è che si tratta di quelle che a occhio nudo sembrano banali conchiglie. E invece no: dietro un’innocua “neverita” – è questo uno dei nomi scientifici di una delle suddette conchiglie – può celarsi un avido e spietato predatore che succhia letteralmente la vita di un povero indifeso mollusco trapanando lentamente l’involucro in cui è racchiuso. “Perché il ciclo vitale rimanga inalterato, è importante mantenere tutte le specie e far sì che bagnanti e pescatori rispettino il delicato ecosistema del nostro mare” – ha sottolineato il prof. Ferretti, il docente di scienze naturali che ha guidato i ragazzi nella breve esplorazione dell’ambiente marino.

Dopo la meritata merenda all’ombra (assai ridotta) degli scogli del Pennello (la linea di costa artificiale che separa le due «Marine» di Senigallia),  la seconda tappa dell’itinerario: il Foro Annonario, la piazza del mercato cittadino costruita nella prima metà dell’Ottocento, la cui struttura circolare con porticato si ispira alla pianta tipica dell’antico mercato romano, come hanno fatto notare i docenti di lettere.

La lettura dell’epigrafe, che ricorda il bombardamento alleato dell’aprile del 1944, le cui tracce sono ancora ben visibili sulle pareti di uno degli edifici del Foro, è stata poi l’occasione per una riflessione sulla violenza devastante della guerra che ha toccato da vicino anche la città di Senigallia.

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